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galline in fuga
by lucignolo Saturday, Jun. 14, 2003 at 6:15 PM mail:

streetola il controllo

galline in fuga...
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galline in fuga

Un tetro allevamento di polli immerso nella campagna inglese come un campo di concentramento immerso nell'Europa della seconda guerra mondiale.Il pollaio di concentramento e' gestito dall'avida signora Tweedy:quando una delle internate non produce piu' la quantita' di uova richieste,e' la pena capitale:la pentola!

"Sono galline...sono le creature più stupide di questo pianeta: non complottano, non cospirano e non sono organizzate "dice la signora Tweedy al marito che invece ha più di un sospetto sui propositi di fuga del pollaio.

In realta' ,a dispetto di quel che pensa la signora Tweedy,innumerevoli sono i tentativi di fuga ed altrettanto innumerevoli sono i fallimenti fatti dalle galline.Il loro sogno è fuggire da quello che è un vero e proprio campo di concentramento, verso un'esistenza libera.


A tutto ciò si aggiunge anche l'avidità della Signora Tweedy, che decide di aumentare i profitti trasformando la ditta da "Produzione Uova" a "Produzione Pasticci di pollo", condannando così a morte tutte le galline.I fattori ,due terribili aguzzini nazisti,e soprattutto la signora Tweedy in nome della logica spietata che la produzione capitalistica comporta comprera' "l'incubo tecnologico"che fa rabbrividire l'intero pollaio:la macchina per fare pasticci di pollo!

Il passaggio attuato dall fattoria dei Tweedy dal fordismo esasperato della produzione in serie di uova al postfordismo della nuova linea di prodotti( che si affida alla pubblicità ed ottimizza, grazie alla tecnologia, i modi e i tempi della produzione) porta con se' l'installazione della macchina che trasforma i pennuti in tortini di gallina.La fuga diventa tanto piu' urgente :Le galline, pur essendo state dotate da madre natura di un paio d'ali, non sono in grado di volare :il loro peso specifico non permette ai pennuti che brevi e imbarazzati balzi verso l'alto:gli insuccessi si susseguono.

Una notte, dal cielo piove nel pollaio Rocky, bel galletto americano che fa intravedere a Gaia(pollastrella volitiva il cui motto e': "vivere da galline libere o morire nel tentativo!!") una speranza di salvezza.Il gruppo di pennute, capitanate da Gaia si illude così di poter imparare a volare per evadere dalla prigionia. Rocky tenta di insegnare alle dolci e sgraziate comari l'arte del volo. Un'impresa impossibile. Fisica e matematica non depongono certo a favore dei pennuti. Salvo poi accorgersi che anche Rocky non è autonomamente in grado di spiccare il volo. Serve anche a lui una spinta, magari data da un cannone da circo(come accadeva a lui stesso, gallo da circo e ora gallo in fuga dai suoi aguzzini ed erroneamente precipitato nell'azienda Tweedy)..

Che delusione e che beffa la sua fuga solitaria dal pollaio. Non resta a Gaia ed alle sue comari che tentare di evitare lo sterminio collettivo, rappresentato da una complicata ed enorme macchina in grado di preparare autonomamente succulenti tortine di pollo, mettendo in moto il proprio ingegno. Solo la dimensione del sogno permettera' ai personaggi di uscire dal regime della necessità tecnica produttiva funzionale a cui sono costretti, sfuggire allo sterminio sistematico e programmato di una "razza" in ottemperanza alle leggi del profitto.

Come massa amorfa il gruppo di galline è destinato a perire, come insieme omogeneo di individui è inevitabilmente portato alla "fuga per la vittoria". Chi progetta, chi cuce, chi intaglia il legno, chi martella i chiodi, tutti, secondo le loro capacità, concorrono alla costruzione del marchingegno volante che le portera' verso la salvezza... Un monito molto forte rivolto verso tutte quelle forme di oppressione totalitaristiche, politiche ed economiche, che riducono l'individuo ad una statistica, ad una scheda elettorale, ad un potenziale consumatore:Paradossalmente sarà grazie al loro intelletto ed alla loro capacità manuale il popolo delle galline riuscirà a salvare testa, penne e petto.

Privi di qualsiasi "sex appeal", buoni solo per il girarrosto o la pentola con il loro coraggio e testardaggine il popolo delle galline riuscira' a sopravvivere e a conquistare la sua terra promessa.A dispetto di quello che pensa la Signora Tweedy (alta, segaligna, il perfetto quadro dell'avidità, tratteggiata come un capitano delle SS.) le galline non sono affatto sceme .

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complimenti
by e grazie Saturday, Jun. 14, 2003 at 7:20 PM mail:

grande lucignolo! ottimo lavoro -
un saluto a pugno chiuso

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macelli
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 3:42 AM mail:

macelli...
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galline in fuga non è solo una metafora della condizione degli sfruttati umani, ma è quello che succede giornalmente in tutti gli allevamenti del mondo, diritti per tutti ma anche per gli animali, non facciamo il piantino al cinema e poi ci abbuffiamo di sangue, tutti i macellai sfruttano e uccidono, non solo mcdonalds. Basta con l'ipocrisia del razzismo animale! Se uccidi un cane sei un mostro, se uccidi una mucca è normale. Evviva. Ricordatevi che il nazismo non è mai finito per gli animali.

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macelli
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 3:45 AM mail:

macelli...
piantavitello.gif, image/png, 320x240

foto

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macelli
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 3:46 AM mail:

macelli...
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sangue

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ancora macelli
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 3:48 AM mail:

ancora macelli...
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galline in fuga?

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catena di montaggio
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 3:50 AM mail:

catena di montaggio...
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sterminio continuo

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materia prima
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 3:54 AM mail:

materia prima...
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vivo

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prodotto finito
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 3:56 AM mail:

prodotto finito...
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morto

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bugs bunny
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 3:59 AM mail:

bugs bunny...
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bellino il coniglino!

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bugs bunny in fuga
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 4:02 AM mail:

bugs bunny in fuga...
bocconcini-coniglio.jpg, image/jpeg, 166x138

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paperino o duffy duck
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 4:04 AM mail:

paperino o duffy duc...
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questo è il ballo del qua qua.....

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babe e piggy
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 4:08 AM mail:

babe e piggy...
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babe e piggy
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 4:10 AM mail:

babe e piggy...
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del maiale non si butta via niente

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modello nazi
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 4:14 AM mail:

modello nazi...
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mi ricorda qualcosa, entrano vivi ed escono morti

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scarti
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 4:20 AM mail:

scarti...
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liquidati perchè non utili alla produzione

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scarti2
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 4:23 AM mail:

scarti2...
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ma io volevo fare le cartoline per la pasqua!

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non ha mai fatto male una fetta di salame
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 4:29 AM mail:

non ha mai fatto mal...
medolago.gif, image/png, 242x193

cazzo, ma mi ricorda qualcosa?!?!

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c'è anche la vivisezione, non facciamoci mancare nulla
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 4:36 AM mail:

c'è anche la vivisez...
foto40_vivisez.jpg, image/jpeg, 400x263

molti sono contrari alle pellicce, molti sono contro le pellicce e la vivisezione, qualcuno mi spieghi la differenza tra la sofferenza di un visone e quella di un gatto e quella di un coniglio e quella di un vitello e quella di un agnello e quella di un cane .......

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snoopy
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 4:39 AM mail:

snoopy...
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scegliete bene
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 4:55 AM mail: plath@hotmail.com

scegliete bene...
gammone.jpg, image/jpeg, 400x246

non sono un frikkettone, odio la new age,non sono un salutista , fumo e bevo, non sono di destra, sono uno sfruttato che domani voterà sì al referendum, anche se per me non cambierà niente, sono un lavoratore atipico.....boicottate McDonalds e ......Beretta e.......Amadori e Arena e Montorsi e Fiorucci e tutti i macellai di merda. Non me ne frega niente di convincere qualcuno di smettere di mangiare pezzi di carne, volevo solo evidenziare l'ipocrisia che impera, ciao a tutti e spero che le foto possano servire a qualcuno.

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evitate commenti tipo......
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 12:38 PM mail: plath@hotmail.com

evitate commenti tip...
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evitate commenti tipo: ma invece di pensare agli animali pensa agli esseri umani; ma non si può vivere senza carne; ma il prosciutto lo mangi?; anche hitler era vegetariano; e tutte le frasi fatte sull'essere vegetariani che sono circa venti anni che le sento che c'ho due palle ci potrei fare il patè e mangiarmele da quanto sono piene.

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per glo
by lucignolo Sunday, Jun. 15, 2003 at 12:51 PM mail:


Scusa glo(giusto per precisare) ma, la metafora di galline in fuga ha a che fare con la violenza dell'ANIMALE UOMO sui suoi simili e sugli altri animali.Non ha una visione "antropocentrica"dell'universo(l'uomo come "misura di tutte le cose"),neppure in negativo.L'economia del profitto,sottopone tutte le cose, nessuna esclusa ,alla legge della pura funzionalita',riduce qualsiasi rapporto ed esperienza a manipolazione.

La metafora di galline in fuga poi ha a che fare con una domanda terribile:che livello di autonomizzazione ha raggiunto il sistema nei confronti degli uomini?quanto e' possibile ancora fare appello ai sentimenti(ivi compresa l'ipocrisia) per spiegare la brutalita' del mondo?

Galline in fuga paradossalmente e' anche una rivalutazione della dimensione del sogno,del desiderio contro la pretesa superiore oggettivita' della scienza;della matematica e del "peso specifico" che non depone a favore della possibilita' dei pennuti di volare.E anche l'avvertimento che la "stupidita'"vera e' quella del pensiero che elimina la fantasia e il desiderio;o che pretende di fare di queste un che' di acritico e infantile dato in pasto ad una "massa amorfa"che non sa' mettersi insieme e "tagliare,cucire,usare martello e chiodi"per costruire quella macchina volante che porta oltre il filo spinato dei recinti dell'inebetimento collettivo.

Forse e' la storia di un'equilibrio difficile o impossibile....


La disponibilita' immediata su ogni cosa ha buttato tra i ferri vecchi qualsiasi spiegazione consolatoria...
Hamm"ti ricordi di tuo padre?"
Clov(stancamente)Stessa risposta(pausa).Mi hai fatto queste domande milioni di volte.
Hamm Mi piacciono le vecchie domande.Ah, le vecchie domande,le vecchie risposte,che c'e di piu' bello!!!
(Beckett-finale di partita)

La natura non esiste piu'-o meglio per parafrasare Adorno,la nostra e' la condizione in cui "non c'e piu' natura".Non e' piu' possibile distinguere la fase della completa reificazione del mondo,che non lascia nulla dietro di se' che non sia opera dell'uomo,e cioe' la fase della "catastrofe permanente" da un processo catastrofico prodotto aggiuntivamente dall'uomo."Quel chiamiamo "natura"oggi e' poco piu' di una cicatrice di una mutilazione sociale gia' avvenuta da molto,molto tempo.

E voglio anche dire glo,che oggi ci si puo' permettere di "assoggettare unita' naturali sempre piu' vaste,e lasciarle-in questa soggezzione-apparentemente intatte,dove una volta la selezione e l'addomesticamento testimoniavano ancora della necessita' di vincere la natura".MA questa"conservazione civile"della natura e degli animali ha ha che fare con lo spietato dominio su di essi piu' di quanto tu possa immaginare

.Per quanto tu possa sentirti schierato dalla parte della "difesa"della "natura"la tua testimonianza corre il rischio di rimanere nella logica della prigionia inevitabile di uomini e animali.
"chi non collabora corre il rischio di sentirsi migliore e di fare della critica della societa' una ideologia al servizio del suo interesse privato."

"la natura sopravvive solo nell'irrazionalita' della cultura stessa,nel groviglio di mura e di vicoli a cui appartengono anche le torri e i bastioni dei giardini zoologici disseminati nella citta'.La razionalizzazione della cultura,che apre le finestre alla natura,assorbe definitivamente anche quest'ultima,ed elimina con la differenza,anche il principio della cultura,la possibilita' della conciliazione."Si chiama la "zona di equivalenza assoluta"di societa' e natura,singolo e collettivo,
interiorita' ed esteriorita':ovvero lo stadio della alienazione totale e dell'annientamento.
Il confine che separa il singolo individuo dall'esterno e' scomparso,dileguato...


Il punto e' che l'assassinio degli ebrei,omosessuali,comunisti,anarchici nei campi di sterminio e' l'apriori totale di questa societa'.Non e' questione d'ipocrisia dei singoli che giudicano se mangiare o no i salami beretta.La perdita' di ogni "qualita' ",nelle ciminiere fordiste della germania nazista, ha prosciugato anche la "vanita' di ogni singolo che accusa la societa' ...".Le deformazioni arrecate dalla forma della societa' ai singoli,i "tic"del carattere normale dilatati a dismisura solo l'unica universalita' esistente,anche quando essa nega questa"cattiva universalita'" e la consolazione generale che le cose potrebbero andare anche peggio ,diventa un verdetto di condanna.

"l'insetticida, che sin dall'inizio tende implicitamente al campo di sterminio,diventa il prodotto finale del dominio dell'uomo sulla natura,dominio che liquida se stesso.Tutto cio che ' va' livellato a una vita che e' morte,al dominio astratto."Il predominio sulla natura gia' consumato diventa obbligo di sterminio.

La questione del rapporto degli uomini con la natura e' sempre esistita nell'industria,"e in ciscuna epoca e' esistita in maniera diversa a seconda del maggiore o minore sviluppo dell'industria..."
Un determinato modo di comportarsi verso la natura e' condizionato dalla forma sociale e viceversa.L'identita' di uomo e natura emerge ovunque ..cosi diceva Marx.Ma quella che che pr Marx era una tensione continua,una dialettica storica in perenne evoluzione oggi e' si e' dissolta nella pura identita'...Per questo si ciancia tanto di fine della storia,di comunismo morto,di disperati tentativi di un ritorno alla natura primigenia e incontaminata...E gli intellettuali,i politici che ieri tanto credevano nel progresso e nell'elevazione delle masse oggi credono esattamente nel contrario,e credono nell'impossibilita' antropologica della felicita'.

Comunque punto vero e' che bisogn afare attenzione che anche le nostre crociate non diventino,involontariamente,il lubrificante indispensabile al sistema per continuare a riprodursi.
Su una cosa ho cannato a riguardo di galline in fuga il non dire esplicitamente che la dimensione del sogno e' medium della liberta' solo quando Gaia(il cui motto e' "vivere da galline libere o morire nel tentativo)ha vinto su Baba ( una gallina veramente semplice, che sferruzza in continuazione, enorme, ma con una vocina chiara ed innocente).Cioe' quando il gruppo delle galline rinuncia al "principio dell'autoconservazione" che(paradosso dei paradossi) e' cosi' cieco da non vedere la grande macchina(o i forni crematori)che li ridurra in succulenti pasticci di pollo.

In fondo le tue stesse immagini che cosa mostrano,prima dell'ipocrisia-della pura e semplice cattiveria umana ,se non il dispiegamento del principio di autoconservazione:principio del "soggetto assoluto"che subordina a se' le cose,gli uomini.gli animali e se stesso...
Ma non pensi che qualsiasi discorso "animalista",o "vegano"o chiamalo come ti pare debba fare i conti con questa autoconservazione che annulla ogni vita?

Prima di denunciare la brutalita' del mondo non dovremmo in qualche modo tener sempre presente della pervasivita' di questa"volonta' di vivere",di questo principio di autoconservazione che e' fin dentro la nostra psicologia piu' profonda? la "vanita' di ogni singolo che accusa la societa', senza questa riflessione,al di la' dei suoi contenuti ,non si aggiunge inevitabilmente al cumulo dei torti di tutti?

A me personalmente non fa specie la denuncia della violenza degli uomini sugli animali,ma certo mi fa porre delle domande.Perche' mi sembra fatta ad occhi chiusi,senza uscire davvero dal culmine della reificazione capitalistica;ancora spinta da un'impulso di autosalvezza individuale,in cui opera quello spirito di autoconservazione che contiene in se' tutte le condizioni della violenza e del male che denuncia.

Non mi piace cullarmi nella mia bonta'.E a te?












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è molto più semplice
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 1:46 PM mail:

è molto più semplice...
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penso che un mondo diverso sia impossibile,lo lascio credere ad Agnoletto e co., è nella natura degli esseri viventi la crudeltà. C'è sempre qualcuno che sarà sfruttato anche nelle migliori delle società(e qual'è la migliore?) e la dimostrazione è la tua lettura del film sopra: non fai assolutamente cenno alla situazione reale dei milioni di animali sacrificati e maciullati. sono troppo buono? sono troppo sensibile? no credimi, io odio a morte tanta gente, non mi interessa per niente sensibilizzare qualcuno con delle foto, non serve a niente. pensa alla guerra e ai corpi fatti a pezzi dei bambini, credi che i guerrafondai cambino vedendo un bambino senza testa. La storia non serve a niente, l'unica soluzione è l'estinzione dell' umanità, anzi invito tutti(lo farei anch'io ma mi fa troppo schifo)ad abbuffarsi il più possibile di salami e frattaglie e palle di toro..... finiamolo questo mondo morente comprando le cose peggiori, tutto quello che sappiamo che sfrutta uccide schiavizza. Supportiamo le multinazionali. lo slogan dello spot potrebbe essere "Scegliamo il peggio e sarà meglio!" Sono stanco sì sono stanco, il ripetersi continuo dei cicli storici mi nausea, e i consigli dei tg su come combattere il caldo.....

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signora Tweedy? ultima foto giuro
by glo Sunday, Jun. 15, 2003 at 2:08 PM mail: plath@hotmail.com

signora Tweedy? ulti...
evviva.jpg, image/jpeg, 345x178

http://www.amadori.it/ provate le alette croccanti, croccanti!!!! pensa che sensazione l'aletta croccante quando ti scrocchia in bocca. Buffalo wings la novità che piace ai ggggiovani, le alette croccanti!!!!!
è fantastico che la carcassa di un pollo abbrustolito possa essere rivenduta in confezioni coloratissime.... vabbè non capite........ per voi è normale, scusate.......

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bella lucignolo
by gattamelata Monday, Jun. 16, 2003 at 10:23 PM mail:

bella lucignolo
stavolta hai fatto prprio un bel lavoro
non mi cago glo...
l'hai fatto egregiamente tu e la sua risposta...

che la potenza del gobbo sia con te fratello

> le connessioni sono instabili fluttuanti contradditorie???
>lunga vita alle connessioni !?!

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n'somma
by xxxxxx Monday, Jun. 16, 2003 at 10:51 PM mail:

n'somma, invece le immagini e i commenti di glo sul consumo della carne sono interessanti (molte foto le conosco), io che sono carnivoro sto cercando di mangiare solo carne che proviene da allevamenti non industriali e biologici, risultato? mangio molta meno carne ;)

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non mi cago glo?
by glo Tuesday, Jun. 17, 2003 at 2:53 PM mail:

non mi cago glo?...
agnellini2.jpg, image/jpeg, 389x242

ripeto il mio era solo il tentativo di aprire una finestra sull'olocausto degli animali. nessuna intenzione di togliervi la carne dalla bocca.
Sono intervenuto rispondendo a lucignolo perchè lui in Galline in fuga vede una metafora della situazione umana senza citare minimamente il vero senzo del film, ovvero che Amadori e co. sono delle merdacce naziste che si arricchiscono uccidendo milioni milioni milioni milioni milioni di animali ogni giorno ogni giorno pensate ogni giorno. non vi fa schifo tutto questo? OK ma non citate Galline in fuga per i vostri verbosi saggi.
L'idea poi della carne proveniente da allevamenti dove gli animali vengono trattati meglio è veramente ipocrita.
Ma quello che non sopporto è il "non mi cago glo" venendo da una certa area politica mi aspetterei un confronto come è avvenuto tra me e lucignolo, mentre quel "non mi cago glo" chiarisce il tipo di confronto che possiamo avere quindi CREPA! non sono mica un buonista.

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VIVISEZIONE
by ratto nostalgico Tuesday, Jun. 17, 2003 at 3:04 PM mail:

ESSERI UMANI MALEDETTI!!!!!!!!!
Utilizziamo la nostra intelligenza per torturare i nostri fratelli più deboli, anzichè prenderci cura di loro, maledetti!
Inesprimibile l'orrore che provo, fate benissimo a mostrare quelle abominevoli immagini

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NEW YORK
by lucignolo Tuesday, Jun. 17, 2003 at 7:55 PM mail:

Il macellaio Amadori e' il risultato concreto di una cultura dominante.Voglio dire che Amadori e i suoi compari,le sevizie e le crudelta' gratuite sugli animali sono tutte dentro ad un contesto,legate a determinati rapporti sociali,integrate e riprodotte all'interno di uno specifico assetto socio-culturale.

Galline in fuga non credo che si limiti alla denuncia delle violenze sugli animali;fa' di piu':denuncia "l'industria del cadavere"che e' un modello di societa',una costellazione di relazioni sociali e private con un loro,consapevole o no,progetto di esistenza.

Volente o no dietro Amadori c'e una totalita' sociale.Limitarsi a denunciare il boia di turno significa ancora consolarsi con l'idea che dopotutto il mondo non e' cosi' schifoso,che si puo' tirare avanti,accettare l'immutabilita' dei rapporti sociali vigenti.Lo dici tu stesso che te ne freghi di un mondo diverso o migliore ecc.Allora pero' non si capisce come vuoi sottrarre gli animali al principio generale che li rende carne da macello.E' un po' come volere la pioggia senza i lampi e i tuoni o il raccolto senza arare la terra.

Galline in fuga per me, non e' come dici tu, una metafora antropomorfa e per la semplice ragione che mette tutti uomini e animali nello stesso destino,sullo stesso piano,sotto lo stesso principio di dominio.Perche' c'e pur sempre un momento di uguaglianza uomo/natura.
Sono d'accordo che per un'altro verso le cose sono molto piu' semplici:che la liberta' diventa concreta nella "resistenza"alla repressione,e alla brutalita'.Ma dare per scontata la possibilita' immediata di questa liberta' e' un'illusione.E si finisce con l'agire ingenuamente.Credendo a dun'immediatezza soggettiva che non c'e.

Non ci si puo' limitare a capovolgere il modello del dominio,a fare di quest'ultimo anche se in negativo-il modello della propria liberta'..E non dimentichiamoci anche che esiste/e' esistita l'animale uomo, con sua una natura interna .......

Penso che la idea di possedere per principio un punto di vista sottratto al dominio e' una cosa falsa.E il mondo non e' in bianco e nero.Anche "l'apoliticita'"e' politica.

E poi sulle immagini truculente:non so se sono il modo migliore di promuovere un comportamento...Purtroppo la "cruda rappresentazione"contiene per quanto lontanamente il potere di spremere piacere....E' un'immagine quella che tu butti in faccia a chi apre il post,qualcosa di "estetico"pur nella sua brutalita':Non si sente il lezzo dei cadaveri,ne' l'odore del sangue.

VUELTA A LA CIUDAD
NEW YORK
Oficina Y Denuncia
.
Debajo de las Multiplicaciones
hay una gota de sangre de pato.
Debajo de las divisiones
hay una gota de sangre de marinero,
Debajo de las sumas, un río de sangre tierna
un río que viene cantando
por los dormitorios de los arrabales,
y es plata, cemento o brisa
en el alba mentida de New York.
Existen las montañas, lo sé.
Y los anteojos para la sabiduría,
lo sé. Pero yo no he venido a ver el cielo
He venido para ver la turbia sangre,
la sangre que lleva las máquinas a las cataratas
y el espíritu a la lengua de la cobra.
Todos los días se matan en Nueva York
cuatro millones de patos,
cinco millones de cerdos,
dos mil palomas para el gusto de los agonizantes,
un millón de vacas,
un millón de corderos
y dos millones de gallos
que dejan los cielos hechos añícos.
Más vale sollozar afilando la navaja
o asesinar a los perros en las alucinantes cacerías
que resistir en la madrugada
los interminables trenes de leche,
los interminables trenes de sangre.
y los trenes de rosas maniatadas
por los comerciantes de perfumes.
Los patos y las palomas
y los cerdos y los corderos
ponen sus gotas de sangre
debajo de las multiplicaciones;
y los terribles alaridos de las vacas estrujadas
llenan de dolor el valle
donde el Hudson se emborracha con aceite.
Yo denuncio a toda la gente
que ignora la otra mitad,
la mitad irredimible
que levanta sus montes de cemento
donde laten los corazones
de los animalitos que se olvidan
y donde caeremos todos
en la última fiesta de los taladros.
Os escupo en la cara.
La otra mitad me escucha
devorando, cantando, volando
en su pureza,
como los niños de las porterías
que llevan frágiles palitos
a los huecos donde se oxidan
las antenas de los insectos.
No es el infierno, es la calle.
No es la muerte,
es la tienda de frutas.
Hay un mundo de ríos
quebrados y distancias
inasibles
en la patita de ese gato
quebrada por el automóvil,
y yo oigo el canto de la lombriz
en el corazón de muchas niñas.
Oxido, fermento, tierra
estremecida.
Tierra tú mismo que nadas por
los números de la
oficina.
Qué voy a hacer, ordenar los
paisajes?
Ordenar los amores que luego
son fotografías,
que luego son pedazos de
madera y bocanadas de
sangre?
No, no; yo denuncio.
Yo denuncio la conjura
de estas desiertas oficinas
que no radian las agonías,
que borran los programas de
la selva,
y me ofrezco a ser comido por
las vacas estrujadas
cuando sus gritos llenan el
valle
donde el Hudson se
emborracha con aceite.
.



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meatsource
by glo Tuesday, Jun. 17, 2003 at 9:34 PM mail:

meatsource...
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è una questione di metodo:tu preferisci il testo io preferisco l'immagine http://www.meatsource.com/ e non per convincere nessuno ma solo per far vedere quello che nessuno vuol vedere. Esiste una censura verso i macelli, perchè cio che si vedrebbe potrebbe turbare. ma se la visione dell'uccisione di un animale colpisce la sensibilità di molti che mangiano carne perchè continuano a mangiare carne?
Perchè è necessaria? Perchè tutti la mangiano? Perchè si è sempre mangiata? Perchè gli animali sono stati creati per questo? Perchè l'uomo è omnivoro? Perchè la donna c'ha le mestruazioni e ha bisogno di ferro? Perchè l'atleta ha bisogno di energia?......................
Non è facile smettere di mangiare carne, tutti ti chiederanno le stesse cose a cui io ho smesso di rispondere: "ma se un giorno avrai un figlio non gliela dai la carne?" "Ma di salute come stai?" "ma lo fai per religione?" e poi frasi del tipo "io una volta ero vegetariano ma ho dovuto smettere per motivi di salute" ma come fai a rinunciare alla carne a me piace tantissimo" "ti faccio una bistecchina?" e i genitori? un ragazzo o una ragazza che smette di nutrirsi di carne spesso è una disgrazia, "mangia la fettina ti fa bene"..........
mi piacerebbe andare in un ristorante e avere qualcosa da mangiare anch'io senza dover andare nei ghetti dei circoli vegetariani dove non puoi fumare non puoi bere, che palle.
ecco per ultimo vorrei dire che per molti non mangiare carne non è una scelta salutista, religiosa, moda, ma semplicemente una cosa spontanea come non ammazzare il proprio cane o mettere in forno un neonato..........
leggi anche questa risposta che mi è piaciuta: http://www.anarcotico.net/ecoanimalismo/animal/amica.html

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un tossico dell'autorita'
by lucignolo Sunday, Jul. 13, 2003 at 12:16 PM mail:

Un'onesto cittadino con un problema di tossicodipendenza:un caso di tossicomania dell'autorita'.
Appena sente i sintomi dell'astinenza salire chiama il 113.
Gli si attorcigliano le budella,suda,trema.....alza la cornetta del telefono,compone il 113 cosi' finalmente puo'inniettarsi nel cervello la sua dose giornaliera di poliecstasi.Quando il pusher non risponde al centralino corre giu' per strada a cercare il vigile di quartiere...

Ha scoperto questo anestetico sociale fatto di nuovi manicomi privati e carceri , comunità terapeutiche coatte e centri di detenzione per immigrati, manicomi giudiziari e il codice penale:e non sa' piu' farne a meno.

Questo cittadino modello che paga le tasse:
"Gode quando gli anormali sono trattati da criminali,
chiuderebbe in un manicomio tutti gli zingari e gli intellettuali.
Ama ordine e disciplina, adora la polizia
tranne quando deve indagare su di un bilancio fallimentare.
Sa rubare con discrezione, meschinità e moderazione,
alterando bilanci e conti, fatture e bolle di commissione.
Sa mentire con cortesia, con cinismo e vigliaccheria,
ha fatto dell'ipocrisia la sua formula di poesia."


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e perchè i nanetti?
by MALAG Sunday, Oct. 05, 2003 at 1:08 PM mail: info.malag@libero.it

e perchè i nanetti?...
mort_physicsgnome.jpg, image/jpeg, 410x579

Lo so che a confronto con la vivisezione, il macello, lo sfruttamento degli animali, la violenza, le cavie da laboratorio e tutti gli orrori compiuto dall'uomo (globalizzato o no, non ci importa), questo messaggio può sembrare stupido e fuori posto...
Ma anche i nani da giardino meritano libertà e rispetto. E nel film sono loro ad aiutare le galline a fuggire.
Libertà ai nani
MALAG --> http://www.malag.it

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VEGANISMO
by FJ Thursday, Nov. 27, 2003 at 9:41 PM mail: mrjurassicpark@yahoo.it

Salve a tutti.
Io sono stato vegano da quando avevo 5 anni, per il motivo che miei genitori, quando avevo 3 anni circa, incominciarono a pensare di introdurre il fenomeno del veganismo nella nostra famiglia.
Dopo anni di ricerche sia sul campo che su tutti i mezzi di comunicazione e dopo 26 lunghissimi anni di veganismo, ho cambiato idea, perchè mi sono accorto che essere vegano è sbagliato.
Ho scritto questo messaggio per far capire ai vegani che anche se non si mangia carne e non si beve latte, si fa comunque del male agli animali.
Ci sono diverse ragioni per capire la realtà dei fatti, vi cito le più importanti:

La prima cosa che pensa un vegano, è sicuramente non far soffrire gli animali.
Il vegano mangia frutta e vedrura, pensando che hanno il ditritto di mangiarle sensa lo stesso rimorso che hanno quando guardano una bistecca : NIENTE DI PIù ERRATO .
Un'insalata, quando è arrivato il momento, viene strappata dalla terra e portata al mercato.
La piata, ha un grosso trauma vitale, perchè le sue radici vengono tagliate e di conseguenza non possono più recuperare i sali minerali e l'acqua di cui hanno bisogno.
Nella metà dei casi le piante rimangono in vita, fino a quando non vengono comprate e fatte a pezzetti per essere mangiate.
Un vegano si giustificherebbe dicendo che le piante, a differenza di una mucca che grida, non hanno gli organi recettivi al dolore.
Nonostante tutto, grida di mucca o no, tutti noi compresi i vegani siamo assassini.
Uccidiamo insalate,patate,lattughe, carote e chi ne ha più ne metta.
Nonostante potremo decidere di essere vegani, saremo comunque assassini, anzi, mangiando solo ed esclusivamente ortaggi, saremo degli assassini ancor più viscidi, perchè uccidiamo esseri viventi che non sono nemmeno in grado di difendersi.
Stessa cosa capita per i frutti, che, raccolti, vengono privati del loro compito, ossia far nascere altre piante, quindi viene privata la vita a molte altre piante.

Ho notato che una delle cose che i vegani dicono più spesso è che se noi tutti saremo vegani, la fame nel mondo non ci sarebbe più, perchè (secondo loro),utilizzando la stessa quantità di frumento utilizzata per nutrire gli animali d'allevamento, si potrebbe sfamare tutta la popolazione umana.
La cosa è errata, perchè se tutti gli abitanti della terra fossero dei vegani, succederebbero cose davvero drammatiche per gli stessi animali che loro sostengono di amare.

L'uccisione di animali innocenti,accade anche quando si viene ad usare l'agricoltura come mezzo di propaganda di cibi.
Eccoti alcuni dei tanti problemi che l'agricoltura influisce sull'ecosisetema ambientale.
Se tutta la popolazione mondiale esistente diventerebbe vegana,questi sarebbero in numeri da capogiro:

il 48% della specie animale esistente sul pianeta,si estinguerebbe,per casi di cambiamento radicale di ecosistema ambientale e della catena alimentare.
Basta infatti,immettere in un orto biologico degli insetti che combattono altri nocivi(tipo le coccinelle contro moscerini),per cambiare l'ecosistema ambientale.
Difatti animali insettivori come i pipistrelli del mediterraneo,non troverebbero nulla da mangiare,e si estinguerebbero in pochissimi anni,con l'estinzione dei pipistrelli,avremo la catena alimentare completamente sgretolata,con sovrappopolazioni di instetti,migrazioni di altri animali e tantissime estinzioni.

Un gruppo di scienziati,ha affermato che,se tutta la popolazione mondiale diventasse vegetariana,o peggio,vegana,entro il 2020 succederebbe questo:

del 30%dei rettili vegetariani oggi esistenti solo il 3%,si salverebbero,in quanto si estinguerebbero sia per le modificazioni ambientali,sia per prodotti chimici immessi negli orti.

Per allargare il territorio di agricoltura,inoltre,il 43% delle giungle e dei boschi oggi esistenti,verrebbero abbattuti per la costruzione di spazi per l'agricoltura.

In Italia,si è calcolato che ogni anno,30% degli animali selvatici muoiono per danni immessi all'allargamento dei campi per l'agricoltura,e solo il l'8% muore per la caccia,che oggi è particolarmente controllata.


Da ricordare che entro il 2020, la popolazione girerà sugli 8 miliardi di persone,se non di più.

Inoltre, i vegani affermavano del fenomeno del veganismo anche in personaggi famosissimi, per citarne alcuni ricordiamo : Ippocrate, Pitagora, Leonardo Da Vinci e molti altri... che però hanno un punto in comune: Non sono contemporanei, e, anche se molti di loro sono stat dei grandi maestri intramontabili dalla storia dell'arte alla scienza, nel mondo in cui vivevano, c'era molta ignoranza, e, purtroppo, anche loro furono vittime inconsapevoli, penando che solo gli animali fossero esseri viventi e che Dio avesse creato la frutta a la verdura per loro.
Io sono onnivoro, mangio di tutto, confesso di essere un assassino e non diventerò MAI un vegano, perchè è la cosa più sbagliata.
L'unica cosa che si può fare,è mantenere un equilibrio costante di agricoltura e di allevamento.
In pratica,sia i vegani,che i vegetariani che gli onnivori,sono tutti assassini,e tutti hanno lo stesso equivalente di uccisioni di animali e modificazioni ambientali.

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