APPELLO ALLA MOBILITAZIONE LUNEDI' 7 LUGLIO ALLE ORE 12 E' CONVOCATA UNA CONFERENZA STAMPA PRESSO LO SPAZIO ANTAGONISTA NEWROZ VIA GARIBALDI 72.

APPELLO


Il 23 giugno è stato consegnato a Stefania, una compagna dello spazio antagonista Newroz, un avviso della Questura di Pisa che le intimava di “cambiare condotta” entro 60 giorni, pena l’irrogazione di una delle misure restrittive previste dagli articoli 1-3-4 della legge 1423/56. Questo provvedimento, che secondo una legge di cinquanta anni fa prevede restrizioni per i soggetti che “attentano alla sicurezza e alla moralità pubblica”, da’ di fatto origine ad una limitazione dei diritti civili e delle libertà personali, impedendo la libera circolazione del soggetto sottoposto a tali restrizioni, nonché, attraverso l’impedimento a frequentare i luoghi abituali, la sua socializzazione.
La pericolosità sociale di Stefania, secondo la Questura, è data dall’essere parte attiva , insieme a migliaia di persone, del movimento che si è opposto alla guerra, che ha reclamato i valori della giustizia e della solidarietà, che ha voluto e vuole pensare ed agire in modo che sia possibile un altro mondo.
Per la questura questi comportamenti di dissenso costituiscono reato, nonostante Stefania sia incensurata.
L’attacco a Stefania è un attacco a tutto il movimento.
Stiamo assistendo ad una stretta repressiva inaudita, si respira un clima dittatoriale ed intimidatorio, che lascia impunito l’assassinio di Carlo Giuliani, e cala il silenzio sulle violenze delle forze dell’ordine a Napoli e a Genova, che regala l’immunità alle principali cariche dello Stato, e criminalizza il dissenso di chi, alla luce del sole, esprime e raccoglie il malessere sociale generato da questo sistema.
Secondo la Questura Stefania “si accompagna assiduamente con persone con spiccata propensione a delinquere”: queste persone sono lo Spazio antagonista Newroz, queste persone sono il movimento, sono le donne e gli uomini che hanno lottato contro la guerra e le aggressioni nel sud del mondo, contro il fascismo, la devastazione ambientale, a difesa dei lavoratori e delle lavoratrici…
Facciamo appello a tutto il movimento, al mondo del lavoro e del precariato, ai centri sociali, agli studenti e alle studentesse, alle forze democratiche affinché ci si mobiliti da subito contro questo provvedimento
LUNEDI' 7 LUGLIO ALLE ORE 12 E' CONVOCATA UNA CONFERENZA STAMPA PRESSO LO SPAZIO ANTAGONISTA NEWROZ VIA GARIBALDI 72.
Invitiamo tutti e tutte a partecipare per dare inizio ad una campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica contro questo ennesimo attacco repressivo che colpisce il libero diritto di opposizione.

Solidarietà con Stefania,
dal csoa Godzilla

In questi momenti di stretta repressiva da parte delle questure contro compagni e compagne di tutta italia la coesione del movimento deve essere il più forte possibile.
Purtroppo il giorno lavorativo e la distanza ci impedisce di essere presenti fisicamente per portare la nostra solidarietà a Stefania che conosciamo da tempo per il suo impegno militante all'interno dell'area antagonista, saremo però presenti col pensiero e con la determinazione di chi sa cosa vuol dire lottare contro questo sistema.
Contro la repressione non si tace!
I compagni e le compagne del CSA Mattone Rosso, Vercelli.

quando la repressione si abbatte su chi chi fa politica antagonista ma lontano dal branco di solidarieta' ne vedo poca. Se non sei disobbediente, se non sei del social forum, se non sei del circuito dei centri sociali, se non hai una "famiglia" alle spalle, la solidarieta spesso non si vede, come e' successo per Silvia a bergamo, condannata a 3 anni nell'indifferenza del grande "movimento dei movimenti"

Silvia è stata totalmente dimenticata e ciò mi ha fatto incazzare moltissimo. Abbasso i disobbedienti, io non sono disobbediente e sono sempre a sinistra, sono disdisobbediente.

l'esito del processo intentato nei confronti di Silvia Gurini, che si è svolto il 3 giugno 2002 presso il tribunale di Bergamo: la sentenza definitiva è stata di 3 anni, Il dato comunque rilevante è che Silvia è stata posta in libertà fino al processo d'apello, ed in caso di conferma della condanna non dovrà scontare la pena ma verrà messa sotto tutela di un assistente sociale per i 2anni e 4 mesi restanti avendone scontati quasi 8 agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.
Durante il dibattimento gli avvocati sono comunque riusciti a dimostrare come un forte pregiudizio verso il Movimento Anarchico avesse animato tutta la vicenda giudiziaria e con ogni probabilità (oltre alla giovane età) la cosa è servita ad ottenere questo insperato risultato.
Pertanto Silvia è libera............

solidarietà a stefania.

Solidarietà a Stefania anche dai compagni e dalle compagne del Laboratorio Marxista.

Solidarietà alla compagna e a tutti i frequentatori del Newroz dal csoa S.A.R.S (spazio autogestito di resistenza sociale) di Viareggio.