TV: TELESTREET; PECCIOLI RESISTE,PER TECNICI VIAGGIO A VUOTO SINDACO MACELLONI, I DUE FUNZIONARI NON HANNO TROVATO IMPIANTI
TV: TELESTREET; PECCIOLI RESISTE,PER TECNICI VIAGGIO A VUOTO SINDACO MACELLONI, I DUE FUNZIONARI NON HANNO TROVATO IMPIANTI (ANSA) - PECCIOLI (PISA), 26 SET - Peccioli Tv resiste. Renzo Macelloni, il sindaco diessino della cittadina toscana dove sta nascendo la piccolissima tv, stamane ha cortesemente sbarrato la strada ai due funzionari del ministero della Comunicazione inviati a Peccioli per porre i sigilli agli impianti. ''Di fatto - ha spiegato Macelloni - l' ordinanza di disattivazione della nostra tv non era eseguibile perche' gli impianti ancora non li abbiamo. Ne hanno preso atto e se ne sono andati''. Ma Peccioli tv, una delle due telestreet italiane (l' altra e' Disco Volante di Senigallia) colpite dal provvedimento di disattivazione perche' non dispongono della concessione prevista dalla legge Mammi', non si ferma. ''Difendiamo uno spazio di liberta' e democrazia - dice Macelloni - e andremo avanti. Stiamo preparando il palinsesto: trasmetteremo le sedute del consiglio comunale, la messa domenicale e uno spazio aperto dedicato alle attivita' delle associazioni locali. E' assurdo che Roma vieti al nostro Comune di realizzare un servizio sociale come questo''. I due funzionari del ministero, stamane, hanno trovato un centinaio di abitanti ad accoglierli nella piazza del paese, all' ombra del campanile su cui e' stata montata l' antenna di Peccioli tv, per difendere la loro microemittente. Insieme con il sindaco, c'era il parlamentare della Margherita Ermete Realacci, primo firmatario di un' interrogazione al ministro della Comunicazione Maurizio Gasparri sullo spegnimento delle telestreet italiane. Tra i due funzionari, il sindaco e l' onorevole si e' svolto un dibattito al limite del surreale. I tecnici chiedevano di vedere gli impianti, contestando al sindaco l' occupazione abusiva del canale 49, ma gli impianti non c' erano. ''Nei mesi scorsi abbiamo fatto solo una prova trasmissione - spiega Macelloni - facendoci prestare le apparecchiature''. Alla fine, i due funzionari - molto gentili e corretti, ha sottolineato il sindaco - se ne sono andati a mani vuote dichiarandosi disponibili a discutere una soluzione. ''Se non ci permettera' di trasmettere - afferma divertito il sindaco di Peccioli - il ministro Gasparri infrangera' un sogno. Che male facciamo noi a mandare in onda, in un piccolo raggio di 5-600 metri, trasmissioni utili solo ai cittadini di Peccioli? Non possiamo e non vogliamo dare alcun fastidio ai colossi televisivi che hanno ormai ampiamente saturato il mercato. La nostra e' una battaglia di civilta' e siamo certi di non infrangere alcuna regola dal momento che esiste un vuoto legislativo. Noi invitiamo il Parlamento a legiferare e a colmarlo dando la possibilita' a queste piccolissime emittenti di vivere''. Il fenomeno delle telestreet si e' sviluppato in Italia l'anno scorso. Oggi le tv di strada sono circa 120: utilizzano piccoli impianti, idonei a trasmettere solo in un raggio di alcune centinaia di metri, che non equivale neppure ad un quartiere di una grande citta'. Le loro programmazioni sono dedicate ai problemi della piccola comunita' locale che intercetta il segnale. Peccioli tv e' nata da un' idea del sindaco e dei suoi collaboratori. ''Stavamo completando - racconta Macelloni - unnuovo centro per anziani, molto innovativo, che mira a mantenere i nostri vecchietti in casa con un servizio a domicilio. Ci siamo posti il problema di mettere in comunicazione il centro con gli utenti, da qui e' nata l' idea della tv di strada. L'obbiettivo, come ben si capisce, e' positivamente autoreferenziale, interessa solo i nostri concittadini. 50 anni fa la gente, la sera, si trovava per la strada a chiacchierare, a scambiarsi idee. Ora non accade piu'. Per qualcuno, probabilmente, questo nuovo piccolo strumento di comunicazione e' pericoloso''. (ANSA).
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