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Presidio Lavoratori Linkweld
by Alessandro Thursday, Oct. 16, 2003 at 10:23 PM mail:

Domani 17 ottobre 2003 alle ore 17.30 i Lavoratori della linkweld organizano un presidio davanti alla provincia di Terni


Domani 17 ottobre 2003 alle ore 17.30 i Lavoratori della linkweld organizano
un presidio davanti alla provincia di Terni, in concomitanza della riunione
delle istituzioni con le organizzazioni sidacali e dove sarà ancora una
volta assente la proprietà aziendale sempre più inaffidabile. I lavoratori
chiamano tutti i cittadini a sostenere le ragioni della lotta ed a
partecipare al presidio.
Vi ricordo che la Linkweld è occupata da oltre un mese e che i lavoratori
non prendono gli stipendi da diversi mesi e che quella di domani è una
ulteriore iniziativa di sensibilizzazione dopo che si è bloccata una delle
strade principali di Terni.

di seguito il contenuto del volantino che sarà distribuito al presidio:

DIGNITA' E LEGALITA'

I lavoratori della LINKWELD riuniti in assemblea permanente ormai dal
lontano 16 Settembre ed a fronte dell?annosa situazione occupazionale che li
vede senza stipendio da MESI !!! Stanchi di essere in ostaggio di una
situazione in cui non vedono via d'uscita hanno deciso di manifestare ancora
una volta fuori dai cancelli della loro fabbrica, in concomitanza dell'
ennesima riunione con le istituzioni in cui la proprietà dell'azienda e
LATITANTE?



Questa è diventata una situazione per noi insostenibile dove anche la
DIGNITA' UMANA sta per svanire !!!!!
COME SFAMIAMO LE NOSTRE FAMIGLIE?
COME PAGHIAMO LE NOSTRE BOLLETTE?

NON CHIEDIAMO ELEMOSINA, MA UN POSTO DI LAVORO CHE VALGA LA NOSTRA DIGNITA'
Chiediamo con forza che le Istituzioni anche attraverso gli istituti di
credito Regionali trovino soluzioni che possano porre fine alla vicenda.
Credendo ancora nelle istituzioni ternane e Regionali speriamo che questa
sia l'ultima riunione in modo che la LINKWELD non faccia più parlare di
crisi ma di nuove assunzioni??

CHIEDIAMO ALLA CITTADINANZA TUTTA DI FARE PROPRIA LA NOSTRA PROTESTA CONTRO
QUESTO IMPRENDITORE VENUTO DAL NORD EST CHE ANZICHE' PORTARE BENEFICI AI
LAVORATORI TERNANI E' VENUTO ESCLUSIVAMENTE PER FARE I SUOI INTERESSI CON LA
PARTECIPAZIONE DI SOLDI PUBBLICI??

Le RSU della LINKWELD


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Linkweld, gli operai non mollano: «Vogliamo gli stipendi»
by La nazione 02/10 Sunday, Oct. 19, 2003 at 8:23 PM mail:

TERNI — Non si sblocca la vicenda dei lavoratori della Linkweld (foto a destra), senza stipendio da alcuni mesi e senza copertura della cassa integrazione. Per questa mattina le rappresentanze sindacali aziendali e le segreteria di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno organizzato una nuova manifestazione davanti ai cancelli dell'azienda di Maratta allo scopo di portare in piazza tutta la loro preoccupazione e protestare contro il perdurare dello stato di crisi.
«I lavoratori — spiegano le tre sigle sindacali — sono riuniti in assemblea permanente ormai da 15 giorni perché dopo tante promesse sul pagamento degli arretrati non hanno visto ancora niente. Sono stanchi di essere ostaggio di una situazione di cui non vedono una via di
uscita. Abbiamo così deciso di manifestare e di intensificare la lotta a partire dalle 9.30 di questa mattina».
Sono ben 28 le maestranze in attesa da 3, 4 mesi di ricevere lo stipendio. Alla ripresa dell'attività produttiva a settembre avevano sperato che la situazione si potesse sbloccare. «Invece siamo stati costretti — dicono i sindacati — a indire l'assemblea permanente».
I dipendenti della Linkweld esprimono «tutto il loro rammarico per i ritardi che sono inaccettabili e inspiegabili. Il tavolo di confronto ha portato fino ad ora un nulla di fatto, visto che dalla proprietà non riusciamo ad avere risposte certe dal punto di vista occupazionale e sul futuro produttivo dell'azienda». da qui, dunque, le ragioni di una protesta che a questo punto sembra assumere toni decisamente più pesanti.

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Linkweld, arriva la cassa integrazione
by IL MESSAGgERO Friday, Oct. 24, 2003 at 6:52 PM mail:

Giovedì 23 Ottobre 2003 Chiudi

Crisi nera
Linkweld, arriva la cassa integrazione



di MARCO TORRICELLI


Due novità in arrivo, per la Linkweld di Maratta. Anzi, tre.
La prima è che verrà avanzata all’Inps la richiesta di cassa integrazione per i trentatrè lavoratori: sette mesi di “cassa”, per il periodo gennaio-luglio di quest’anno, che permetterebbero loro, aggiungendo le somme che verrebbero a percepire con i vari acconti ricevuti dal titolare dell’azienda, di recuperare gran parte dei soldi che equivalgono ai sei mesi di stipendio che non gli sono stati corrisposti.
L’anomalia, che peraltro rende l’esito della richiesta tutt’altro che scontato, è rappresentata dal fatto che a rivolgersi all’Inps non sarà il titolare della Linkweld, Alessandro Felicani, ma che a farlo saranno l’Associazione degli industriali di Terni e le organizzazioni sindacali e che la motivazione sarà la latitanza dello stesso Felicani.
La seconda novità è che, forse, questa latitanza sta per terminare. Domani, infatti, l’imprenditore padovano dovrebbe essere a Terni per formalizzare la proposta che aveva fatto circolare nei giorni scorsi: trentamila euro per i lavoratori, che corrispondono, più o meno, a un terzo delle spettanze arretrate, in cambio della rimessa in marcia dello stabilimento. A quella somma, ovviamente, dovrebbe essere aggiunto un altro mucchietto di euro, necessari a tener buoni i fornitori e, magari, per far riattaccare la corrente.
La terza è ultima novità è decisamente curiosa e, per certi aspetti, inquietante: la Linkweld, i cui impianti sono fermi da settimane, ha annunciato al Centro per l’impiego della Provincia di Terni di avere bisogno, a tempo pieno e con contratto a tempo indeterminato, di un operaio generico ed ha richiesto che gli venga segnalato un disabile da poter assumere.
A quelli che, assunti lo sono già, ma che non vedono i soldi da mesi, forse non è venuto nemmeno da ridere.

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Agli operai della Linkweld nemmeno un acconto
by IL MESSAGGERO Friday, Oct. 24, 2003 at 6:54 PM mail:

Martedì 21 Ottobre 2003 Chiudi

LAVORO
Agli operai della Linkweld nemmeno un acconto



di MARCO TORRICELLI


Un’altra gelata. L’ennesima, che ha colpito la Linkweld, è calata ieri. Per i 33 lavoratori, che da una quarantina di giorni occupano la fabbrica ormai ferma e che da oltre sei mesi non ricevono un euro è stata, peraltro: «Solo la conferma dei timori che hanno più volte espresso – dice Alessandro Rampiconi, della Fiom-Cgil – in relazione all’affidabilità del proprietario dell’azienda».
Il proprietario, Alessandro Felicani, avrebbe fatto sapere alla Gepafin di non essere in grado di mantenere l’impegno, preso nei giorni scorsi, di versare ai lavoratori quei 50mila euro, che rappresentano meno della metà degli stipendi arretrati, posti come condizione dai lavoratori stessi per permettere il riavvio degli impianti.
«Dice che vuole versarne solo 30mila – spiega Rampiconi – ma la nostra risposta non può che essere negativa, perché quel signore ha solo dato l’ennesima dimostrazione di inaffidabilità».
La Linkweld, nata grazie ai benefici previsti dal contratto d’area, avrebbe assorbito qualche milione di euro di contributi pubblici e, in poco più di tre anni di vita: «Ha messo insieme, tra stipendi non pagati, energia elettrica non pagata e fornitori non pagati, una cifra superiore ai 500mila euro di debiti – conclude Rampiconi – e non crediamo che sia giusto aprirle altre linee di credito».
Tanto che la stessa Gepafin, avrebbe iniziato a guardare in giro per cercare una possibile alternativa all’attuale socio di maggioranza di una compagine che la vede, seppur in misura ridotta, impegnata direttamente. L’interesse si sarebbe orientato sulla Esag, azienda tedesca diretta concorrente nelle produzioni di filo per macchine saldatrici.
Trattative per fare in modo che i tedeschi prendano il posto della Femi di Felicani sarebbero già in corso.

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LINKWELD Cambio di proprietà sempre più vicino
by IL MESSAGGERO Friday, Oct. 24, 2003 at 6:56 PM mail:

Venerdì 17 Ottobre 2003 Chiudi

LINKWELD Cambio di proprietà sempre più vicino

Da un mese occupano la fabbrica e, quel che è peggio, da sei mesi non ricevono lo stipendio. Ieri, i 33 lavoratori della Linkweld speravano che l’incontro tra la Gepafin e il socio di maggioranza, Alessandro Felicani, ridesse vita alle speranze. Ma così non è stato.
«Felicani ha solo detto che oggi invierà, via fax, la sue considerazioni - spiega, dalla Fiom-Cgil, Alessandro Rampiconi - ma a questo punto è chiaro che si tratta dell’ennesima manovra dilatoria».
Oggi, nella sede della Provincia di Terni, è previsto un ”vertice” tra la Gepafin e gli assessori Girolamini, Teofrasti e Brega: «Ci saremo anche noi - dice Rampiconi - e diremo che, ormai, l’unica soluzione possibile passa, come detto anche da Gepafin, attraverso una valida alternativa ad una proprietà che non merita che le venga concesso di fare ulteriori danni».
M.Tor.



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