Inizia il processo ai 26 ragazzi indagati per piazza Alimonda e i fatti di Genova.
È iniziata stamane con alcune eccezioni da parte dei difensori, l' udienza preliminare nei confronti dei 26 manifestanti indagati nell' ambito dell' inchiesta sulle violenze di strada durante i fatti di Genova per il vertice del G8. Le eccezioni riguardano per ora presunte irregolarità di alcune notifiche degli indagati. Protestano gli anarchici del centro sociale Buridda di Genova che, sorvegliati a vista da poliziotti, agenti della Digos, carabinieri, hanno allestito un presidio in Largo 12 Ottobre a pochi passi dal tribunale. Un altro "punto informativo" è stato organizzato da "Autonomia di classe" e altri centri sociali in piazza Caricamento, al Porto vecchio.
Intanto il carabiniere che ha ucciso Carlo Giuliani, Mario Placanica, ha fatto sapere che non si costituirà parte civile e per il momento non chiederà risarcimento per le violenze dei manifestanti a Genova. Lo ha annunciato in mattinata il suo avvocato Giuseppe Maria Gallo. Mentre si sono già costituiti parte civile i ministeri che si ritengono danneggiati dagli indagati (Interno, Difesa e Giustizia).
L'udienza di stamattina davanti al gup Roberto Fucigna è la prima di quattro udienze programmate per esaminare la richiesta del rinvio a giudizio avanzata dai Pm Anna Canepa e Andrea Canciani e dal procuratore aggiunto Giancarlo
Pellegrino. Gli indagati sono infatti accusati a vario titolo di devastazione e saccheggio, resistenza aggravata a pubblico ufficiale, porto e detenzione di materiale esplodente, furto aggravato e continuato, e tentativo di lesioni gravi.
Sono presenti a questa prima udienza i genovesi Massimiliano Monai (l' uomo della trave dell' assalto al Defender dei Carabinieri avvenuto in Piazza Alimonda dove morì il giovane Giuliani), e Paolo Fiandra.
