Indymedia Italia


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Milano: Joint Parade
by uno che c'era Saturday, Nov. 29, 2003 at 8:19 PM mail:

Joint Parade questo pomeriggio a Milano.

La parade antiproibizionista contro la legge Fini sulle sostanze è partita questo pomeriggio dal Ticinese.
Il corteo si è via via ingrossato fino a raggiungere una partecipazione di alcune migliaia di unità.
Il tutto in un clima ironico e rilassato.
Su un camion campeggiava uno splendido striscione che recava scritto lo slogan: "Un impegno concreto: più cocaina per tutti" con i faccioni bolliti del Berlusca e dell'antifascista (?) Fini.
Simboliche piste di cocaina (era farina...) venivano tracciate un po' ovunque in una città che è appunto il crocevia italiano del traffico di coca: sull'asfalto, sulle macchine, vicino ai locali fighetti, nei pressi delle banche...
Il corteo è passato davanti al carcere di San Vittore dove la maggioranza dei detenuti lo è appunto per piccolissimi reati di spaccio (e connessi). Qui si è svolta una scena suggestiva. I detenuti dei raggi hanno salutato il passaggio della manifestazione con le luci degli accendini (era ormai buio). I manifestanti hanno risposto e centinaia di fiammelle si sono accese in strada. Intanto le mura della prigione venivano riempite di scritte/messaggi e di sagome di foglie di Maria.
Il corteo è terminato in Piazza Vetra. Quello che un tempo era un luogo di socialità (come il Sempione) ed ora è una prigione militarizzata con cancellate, telecamere e volanti.
Che dire? E' solo il primo passo di un lungo percorso.



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Stupefatti da una legge allucinante!
by Studenti e Antiproibizionisti Metropolitani Saturday, Nov. 29, 2003 at 8:54 PM mail:

La proposta di legge Fini-Sirchia sulle tossicodipendenze, prossimamente in discussione in Parlamento, spacciata come l’ennesima risposta al 'flagello droga', peggiora i provvedimenti repressivi nei confronti dei consumatori.
Il Governo, in controtendenza rispetto alle politiche di molti Paesi europei, che da anni sperimentano forme di depenalizzazione, somministrazione e attivita' di riduzione del danno, restringe la liberta' personale di chi consuma le sostanze: carcere, comunita' coatta, obbligo di firma o di residenza e, per i migranti, la revoca del permesso di soggiorno o l’espulsione.

L’equiparazione tra sostanze leggere e pesanti e la definizione di una 'dose massima consentita' ( 0.15 grammi di cannabinoidi o 0,5 grammi di cocaina !?!) sono solo due dei cambiamenti che il governo propone.
Al di sotto di questi limiti, scatta il recupero coatto; al di sopra il carcere e fino a 260 mila euro di multa.
Vogliono forse arrestare oltre 5 milioni di italiani?

Questa legge e' in contrapposizione con l'esito del referendum del 1993, che sanci' la depenalizzazione del consumo e consegnera' al business delle comunita' private (come san Patrignano, appoggiata dal ministro Moratti) milioni di consumatori, smantellando i progetti pubblici di riduzione del danno.

Questo disegno ha il marchio della 'War on Drugs' statunitense che, oltre a favorire il mercato delle narcomafie globali, proprio dal proibizionismo trae
la sua forza.

Siamo tutti colpiti da questi meccanismi di guerra globale.
Ora e' il momento di ribellarsi a questa legge allucinante!

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MDMA
by MDMA Saturday, Nov. 29, 2003 at 8:55 PM mail:

http://www.ecn.org/mdma2000/

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si vero
by dan Saturday, Nov. 29, 2003 at 9:04 PM mail:

"I manifestanti hanno risposto e centinaia di fiammelle si sono accese in strada."

si e'stato un bel momento.....

qlc mette le foto??

grz

liberare e legalizzare

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ee
by eee Saturday, Nov. 29, 2003 at 9:58 PM mail:

non c'è qualche modo per far intervenire gli altri stati europei?

almeno in quanto ad un minimo(qui nemmeno un minimo..) di diritti personali (di parola, di scegliere cosa ingerire...) stan messi molto, ma molto meglio "di italia bel paese"

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eee
by eee Saturday, Nov. 29, 2003 at 10:02 PM mail:

aggiungo: oltre ad avere almeno un sostegno minimo (nella maggior parte pare di si) ed un qualche possibilità di abitazione

...bisogna far intervenire gli altri stati per far adeguare l'italia

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Socialità Artificiale
by Uno che si è rotto Sunday, Nov. 30, 2003 at 5:38 PM mail:

Che palle, non potete sparire, votare radicale, sorseggiare cocktail nei centri con in bocca una canna.
Ma la avete mai vista una piazza?
by antipro

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qlc mette le foto?
by FOTO Sunday, Nov. 30, 2003 at 8:47 PM mail:

le foto???

qlc mi dice dove si trovano?

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yeaahh
by yeaahhh Sunday, Nov. 30, 2003 at 10:06 PM mail:

noi andiamo all'indietro mentre i paesi europei vanno avanti
Londra, funghi allucinogeni in vendita al mercato




Peyote e affini in vendita nei supermercati di Londra. Infatti la legge inglese non proibisce la vendita di queste "droghe", precisa solo che i fugni venduti devono essere freschi


LONDRA - Un morso e il mondo si ribalta, si aprono porte misteriose, giganteschi gatti sorridono dagli alberi, come in Alice nel paese delle meraviglie. I funghi allucinogeni, peyote & company, a breve non saranno più confinati nelle pagine dei libri o nei racconti di amici e conoscenti che dicono di averli provati durante un viaggio in centro-America. Presto li si potrà comprare nei supermercati di Londra. La legge inglese infatti non pone limiti in questo senso: dice solo che i funghi venduti devono essere freschi.
Da agosto scorso, una società di nome Psyche Deli rifornisce dei famosi fugni l'altrettanto famoso mercato di Portobello Road nella mitica zona di Nothing Hill. Ma il commercio è stato un tale successo che presto i funghi dello sballo sbarcheranno in altri 30 negozi sparsi per il Paese.

Insomma, in Gran Bretagna, il fungo allucinogeno non è vietato. Secondo il Misuse of Drugs Act del 1971, la psylocina e la psylocibina, le sostanze psicoattive contenute nei funghi, sono di fatto considerate droghe di classe A. Tuttavia, all'epoca era stato stabilito che soltanto i funghi "alterati da mano umana", ovvero essicati o surgelati per essere consumati successivamente, costituiscono di fatto una droga. Così, quando Psyche Deli ha contattato il ministero degli Interni nel marzo scorso per garantirsi di rimanere nell' ambito della legge, i funzionari hanno risposto in una lettera che "non è illegale vendere o regalare un fungo fresco". Ciò che gli Atzechi chiamavano "la carne degli Dei" è diventato così un hobby non più riservato soltanto a pochi hippy, bensì una droga "ricreativa" per i consumatori più improbabili.

LIBERARE E LEGALIZZARE





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ilnairn
by ewen Thursday, Jan. 29, 2004 at 2:18 AM mail:

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