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Interrogazione parlamentare sugli sgomberi di Pisa
by RebeldiaMediaCrew Wednesday, Dec. 10, 2003 at 5:09 PM mail: rebeldia@inventati.org

Testo dell'interrogazione parlamentare presentata in data odierna dai parlamentari del PRC Giovanni RUSSO SPENA e Titti DE SIMONE in merito agli sgomberi avvenuti a Pisa nella giornata di sabato 6 dicembre u.s.:



INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA



Al Ministro dell'interno



Per sapere - premesso che:



- il 6 dicembre u.s., a Pisa, gli agenti della Questura di Pisa e i reparti della squadra mobile di Firenze hanno eseguito due sgomberi in meno di un'ora, mettendo, così, fine a due esperienze di occupazione;


- alle ore 6,15 sono stati sgomberati gli stabilimenti dove era ubicata l'ex fabbrica farmaceutica Guidotti. Gli occupanti del "Laboratorio delle disobbedienze Rebeldìa" hanno opposto resistenza passiva: tutti e undici sono stati portati presso la Caserma di Polizia, a strattoni e pedate;


- alle 7,00 circa, toccava allo stabile dell'azienda per i servizi all'ambiente (ex-Gea) occupata giovedì dal Coordinamento dei Collettivi Medi. La Digos è arrivata con quattro blindati e agenti in tenuta antisommossa, ha rotto la catena del cancello che permette l'accesso all'ex-Gea ed ha portato fuori dallo stabile tutte e venti le persone presenti, mentre i poliziotti battevano, in modo intimidatorio, il manganello sulle gambe. Dopo i due sgomberi i nove studenti medi maggiorenni hanno raggiunto in caserma gli undici di Rebeldìa: per tutti loro identificazioni con tanto di impronte digitali e foto segnaletiche, nonché denuncia per occupazione. In totale 42 sono le persone denunciate. I provvedimenti emessi sono stati, invece, ben 51: 35 per occupazione di edificio (art. 633 del Codice penale) e 16 denunce per resistenza a pubblico ufficiale;



- il blitz voluto in prima persona dal Questore di Pisa, dott. Eugenio Introcaso, e coordinato dal dirigente della Digos, dott. Gianluca Greco, ha palesemente scavalcato le trattative fra gli occupanti dei due immobili e le istituzioni cittadine. Il Coordinamento dei Collettivi Medi, infatti, aveva raggiunto un'intesa di massima con gli enti locali che hanno seguito l'intera vicenda con la presenza dell'assessore provinciale Aurelio Pellegrini e dell'assessore comunale, Salvatore Montano, il quale ha personalmente consegnato ai ragazzi le chiavi del capannone per l'utilizzo temporaneo. I Disobbedienti di Rebeldìa avevano informato il Rettore dell'occupazione, incontrato il Vicepresidente dell'Amministrazione provinciale, Silvi, e l'assessore comunale alla Cultura, Angiolini. Avevano in corso relazioni e possibilità di concertare una stabilizzazione della propria posizione;


- questi atti di forza sono stati un'iniziativa voluta esclusivamente della Questura di Pisa: non c'è stato nessun mandato dalla Procura della Repubblica e, infatti, entrambi i locali non sono stati posti sotto sequestro per questioni di sicurezza;


- questo atto di intromissione nell'autonomia degli organi i governo dell'ateneo e degli enti locali rappresenta, a parere degli interroganti, un vero e proprio salto di qualità nella gestione dell'ordine pubblico e si inserisce in un quadro di gestione dello stesso che non ha risparmiato, in passato, azioni di forza e di criminalizzazione del dissenso attraverso denunce, multe, atti violenti. Più volte, negli ultimi mesi, agenti della Digos sono entrati nei locali del Rettorato: intromissioni senza precedenti che, giustamente, il Senato Accademico ha condannato in maniera ferma, proprio perché ledevano quell'autonomia e quella sovranità di cui sopra. Inoltre, in queste ultime settimane, numerosi provvedimenti (decreti penali di condanna, multe, denunce, avvisi) sono stati recapitati a esponenti del movimento pacifista che si sono contraddistinti nelle iniziative del "trainstopping" e nelle manifestazioni pubbliche contro la guerra preventiva all'Iraq. Numerosi provvedimenti hanno anche colpito i ragazzi e le ragazze di Rebeldìa, nonché due parlamentari della Repubblica e una consigliera comunale, per le occupazioni di luglio dello stabile della ex azienda per lo smaltimento dei rifiuti di via Emanuele Filiberto;


- a parere degli interroganti, il tema del governo dell'ordine pubblico in relazione al governo politico della città sembra la vera posta in gioco per ricostruire forme dialettiche di confronto. In questo senso il difficile, ma ambizioso, tentativo messo in atto dall'Ateneo, dal Comune di Pisa e dall'Amministrazione provinciale attraverso la convocazione di un tavolo cittadino sugli spazi sociali coglieva e coglie questa necessità. Tutto il contrario del clima che si sta creando nella città di Pisa -:


- quali siano i motivi che hanno portato ai due sgomberi;

- se siano decisioni prese altrove, ovvero se la stretta repressiva messa in atto dal governo sperimenti Pisa quale banco di prova;

- se non si ravvisi la volontà, da parte della Questura, di scavalcare o, peggio ancora, sovradeterminare le autonome decisioni ed i percorsi di mediazione propri delle istituzioni pubbliche cittadine. Nel caso degli studenti medi, infatti, ci si è intromessi con la forza e la prevaricazione in una intesa già raggiunta fra l'amministrazione comunale e i ragazzi dei Collettivi.



On.li Giovanni Russo Spena e Titti De Simone

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BUFFONI 2 SGOMBERI LI CHIAMATE REPRESSIONE
by antirepressivo Wednesday, Dec. 10, 2003 at 5:23 PM mail:

QUANDO TEMPO FA A PISA SOLO PER UN VOLANTINO ATTACHINATO HANNO ARRESTATO 2 COMPAGNI SOLO PERCHE' NON ERANO DISOBBEDIENTI.

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distinguere
by tra Wednesday, Dec. 10, 2003 at 5:32 PM mail:

Distinguere tra compagni e filo-terroristi.
gli sgomberati sono compagni
gli arrestati a cui ti riferisci avevano scritto un volantino filo-BR, forse non andavano arrestati ma chiusi nel manicomio quello si'.

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comprensione per la follia
by i filo-br Wednesday, Dec. 10, 2003 at 5:54 PM mail:

chi scrive volantini che esaltano la lotta armata vanno chiusi nei manicomi (anche se questi non bisognerebbe mai riaprirli, ma per questi facciamo l'eccezione!!!)

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chi scrive le interpellanze?
by altro pensiero Thursday, Dec. 11, 2003 at 3:34 PM mail:

Vorrei che qualcuno mi rivelasse chi ha scritto questa interpellanza! Se l'hanno vergata ben 2 alti onorevoli ... beh .... allora hanno ragione gli anarchici quando dicono che è meglio che ognuno fa quello che cazzo vuole ...

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siete chiusi di mente!
by red King Friday, Dec. 12, 2003 at 2:41 PM mail:

Non occorre essere disobbediente, anarchico o per la lotta armata per esprimere solidarietà a chi è colpito dalla repressione. La repressione colpisce tutti indistantamente perchè vuole distruggere il movimento e le divisioni giovano solo ed esclusivamente alle forze controrivoluzionarie. A Viareggio il 15 Novembre abbiamo fatto una manifestazione unitaria (dal PRC ai CARC passando per i centri sociali, collettivi studenteschi, anarchici, immigrati e ultras) E lo abbiamo fatto in nome della solidarietà di classe non della condivisione della linea politica. La solidarietà di classe prima di tutti.
Un operaio spoliticizzato che vota AN o FI licenziato dai padroni ha sempre la mia solidarietà perchè bisogna ragionare in una logica di classe. Dopo il 15 novembre il movimento farebbe bene a riflettere su ciò che il comitato contro la repressione di Viareggio e Versilia ha fatto? Invece di bisticciarsi su linee politiche tutte fallimentari compresa la mia. L'unità prima di tutto e non un unità astratta ma di classe. Poi se pensate alla casarini o alla bombarola (io non la penso in nessuno dei due modi) sono affari vostri ma quando siete colpiti sono affari di tutta la classe.

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SOLIDARIETA' AL QUESTORE
by Marco Balestrieri Friday, Dec. 19, 2003 at 1:04 PM mail:

SONO UN CITTADINO PISANO ED ESPRIMO PIENA SOLIDARIETA' AL QUESTORE DI PISA CHE HA LA SOLA COLPA DI AVER FATTO RISPETTARE LA LEGGE...ANCHE A QUELLE PERSONE CHE ERANO STATE ABITUATE A NON FARLO.
TROVO SCONCERTANTE CHE MEMBRI DEL PARLAMENTO FACCIANO UN INTERROGAZIONE PER CONTESTARE ED INTIMIDIRE CHI FA' SEMPLICEMENTE IL PROPRIO DOVERE NEL RISPETTO DELLE LEGGI.

MA CHI CE LI HA MANDATI A ROMA QUESTI ??

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IN galera
by law and order Friday, Dec. 19, 2003 at 1:32 PM mail:

I delinquenti devono stare in galera, altro che girare per le piazze!
Per cui chiedo formalmente che il questore e la polizia siano mandati in carcere essendosi macchiati di abusi e torture e falso in atto pubblico al g8 genova.

Basta col garantismo! La polizia in galera!
Il cittadino deve essere difeso da questi mostri psicopatici in divisa!

Mandiamoli in galera ora, prima di avere altre uno bianche.
Teniamo le citta' pulite... se vedi una divisa digli di vergognarsi e cambiare mestiere.
Riconvertiamoli prima che facciano ancora danno.
Non sono tutti cattivi, alcuni sono solo scemi.

Law and Order

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law and order
by altro pensiero Friday, Dec. 19, 2003 at 3:31 PM mail:

Ma sei veramente imbecille di tuo o prendi delle pillole per esserlo?

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No ciccio
by law and order Friday, Dec. 19, 2003 at 3:47 PM mail:

No ciccio, io posso provare quello che dico.
Tu dimmi una questura a caso di una grossa citta' in italia e io ti tiro fuori le informazioni che dimostrano quello che dico.

Milano?
Piazza Fontana. Questura e cc direttamente implicati in stragi, omicidi, violenze carnali e strategia della tensione.

Bologna?
Uno bianca e ho detto tutto (secondo il prefetto Serra la questura peggiore d'italia)

Napoli?
Torture nel 2001.

Genova?
g8, ma prima raket delle discoteche con la digos e traffico di opere d'arte da parte di Gaggiano (uno degli assassini di Carlo Giuliani) passate in giudicato.

Venezia?
Collusioni con la mafia del brenta da parte di La Barbera + omicidi spacciati per operazione di polizia. + Racket contro commercianti.

mmmh... vediamo....
Dimmi tu... vuoi altre citta'?

La realta' e' che piano piano, lemme lemme, le *forze dell'ordine* sono diventate organizzazioni apertamente criminali, come dimostra il fatto che periodicamente i loro capi finiscono dentro, dal Gen. Delfino al Dott Contrada.

Vuoi ordine? Elimina le forze dell'ordine e ci vai vicino.

Law and Order
Il paradosso e' la realta quando ti investe di colpo.

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