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Migranti in piazza in tutta Italia contro i Cpt-lager
by dall'unità Friday, Jan. 30, 2004 at 10:45 PM mail:

Migranti in piazza in tutta Italia contro i Cpt-lager.

Migranti in piazza per la libertà, la dignità e i diritti. Questo sabato di fine gennaio, nella giornata europea di mobilitazione indetta dal Forum sociale europeo di Parigi, cortei in molte città italiane. Con un unico slogan: chiusura dei centri di permanenza temporanea per gli immigrati (i famigerati Cpt), regolarizzazione di tutti i migranti in Europa e riconoscimento del diritto d’asilo. A Roma, Torino, Caltanissetta, Bologna e Trapani le iniziative di “punta” della lotta per i diritti dei migranti. È ormai chiaro - si legge in un comunicato - che i centri di detenzione per gli immigrati più che essere luoghi di eccezione del diritto sono diventati dei luoghi di normale repressione, che il governo vuole istituire in ogni provincia». Così venerdì, vigilia della mobilitazione europea, sono stati molti i blitz contro i Cpt.

«No ai viaggi della deportazione». Con questo striscione una cinquantina di giovani aderenti al Bologna Social Forum hanno protestato all’aeroporto Marconi di Bologna. Obiettivo, la compagnia rumena «Valsole» responsabile - secondo Tiziano Loreti del Bsf - del trasporto dei migranti che vengono espulsi dopo averli fatti soggiornare nel Centro di via Mattei, il Cpt finito sotto inchiesta per i sedativi sciolti nel cibo. Mentre i Verdi, con il deputato Paolo Cento in testa, sollecitano il candidato a sindaco del centrosinistra, Sergio Cofferati, ad esprimersi per la chiusura definitiva della struttura. E ancora: in Friuli Venezia Giulia, i disobbedienti hanno abbattuto un pezzo di muro e sono entrati nella caserma «Polonio» a Gradisca d’Isonzo (Gorizia) per protestare contro i lavori per la trasformazione della struttura in Centro di permanenza temporaneo per immigrati. I manifestanti sono saliti sulla cima delle torretta della caserma e dopo aver accesso dei fumogeni hanno srotolato un lungo striscione con la scritta «No lager». Altri manifestanti hanno tracciato scritte contro il Cpt sui muri e sui pavimenti del centro che si estende per diverse centinaia di metri quadrati e che - secondo i manifestanti - potrebbe diventare il più grande d’Italia.

Sabato, dunque, la grande mobilitazione contro i Cpt in concomitanza con le altre città europee. Il senatore diessino Nuccio Jovene visiterà alle 9 del mattino il centro di Isola Capo Rizzuto, allo scopo di monitorare e verificare le condizioni di vita dei cittadini stranieri. «La funzione originaria dei centri con questo governo e con la Bossi-Fini - ha sottolineato il senatore dei Ds - è stata snaturata. Le persone vengono mandate nei Cpt per eseguire una misura di sicurezza che nessun legislatore ha mai disposto». Il raddoppio dei tempi di permanenza poi - trenta giorni con la Turco-Napolitano, sessanta con legge sull’immigrazione della destra - ha generato un prolungamento eccessivo dei trattenimenti dei migranti, insostenibili per le persone che non hanno compiuto nessun reato. E finite nelle “prigioni” dei Cpt solo per essere fuggite dai loro paesi per via della guerra, della carestia o l’oppressione.



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