"Prima di votare vogliamo abitare". La vergogna dell'"Hotel Africa".

Una trentina di migranti, insieme ad attivisti di Action, hanno interrotto questo pomeriggio la conferenza stampa indetta dal sindaco Veltroni che 'festeggiava' la chiusura dell'iscrizione alle liste elettorali per l'elezione del consigliere aggiunto.
I migranti hanno esposto uno striscione con su scritto "vogliamo abitare prima di votare", sottolineando l'emergenza abitativa di migliaia di persone che vivono nella città. Inoltre, é stato denunciato il comportamento della prefettura che, non riconoscendo le residenze degli immigrati presenti nelle occupazioni, di fatto nega il diritto di voto a centinaia di persone. Questo avviene mentre, contemporaneamente, il comune ha avviato un parziale percorso di 'riconoscimento giuridico' di alcune occupazioni.
Infine, é stato sollevato il caso dell'"Hotel Africa", il complesso di tre edifici, all'interno del cantiere della stazione Tiburtina, in cui "vivono" quasi 400 richiedenti asilo in condizioni inimmaginabili: senza luce, acqua e servizi sanitari. In seguito alla denuncia degli attivisti, il consigliere ds Bartolucci, presidente della commissione per l'elezione del consigliere dei migranti,ha promesso che domani incontrerà sul posto Medici senza frontiere e le altre associazioni impegnate nell'occupazione, per definire interventi immediati di emergenza.
(L'inchiesta "Hotel Africa" su Carta di questa settimana)

Ho visto le immagini in una Tv locale e mi sembra che i migranti abbiano davvero esagerato nell'aggressività e nel giudicare male l'iniziativa di Veltroni.
Mi è sembrato davvero un gesto antipatico, dopo tutto quello che il sindaco ha fatto per loro. C'era una signora che continuava a dirgli che è stata fatta poca reclame e che non si capisce nulla, mentre i manifesti e gli stand sono presenti più o meno ovunque e sui giornali , anche quelli tipo Metro e Leggo c'era una martellante campagna di informazione, e i 33.000 la dicono lunga sul fatto che "non si capisce niente". I migranti avrebbero dovuto ringraziare Veltroni invece di criticarlo, è stata proprio una forzatura, diciamolo.

E' vero che sono 30.000 gli immigrati che si sono iscritti nelle liste per votare, però Le sfugge caro Signore che quel dato è solo IL 12% (DICO DODICI PER CENTO CIO' SIGNIFICA CHE RESTA FUORI L'88%) degli "aventi diritto"; ho virgolettato gli aventi diritto perchè da questi sono esclusi tutti gli immigrati che vivono nelle occupazioni che IL SINDACO VELTRONI STA PER CENSIRE (e speriamo che dia seguito alle promesse fatte!) MENTRE LA PREFETTURA NON RICONOSCE.
La cosa che gli immigrati nel pomeriggio volevano chiedere a Veltroni è di attuare le cose che mette in cantiere (le cose lasciate a metà non servono a garantire il diritto di una casa a chi non ce l'ha) perchè solo così possono essere apprezzate (come Lei ci suggerisce di fare...).
Veltroni molto spesso dice più cose di quelle che poi riesce a fare dando così spazio alla prefettura di tagliare fuori le persone che lavorando a Roma avrebbero anche il diritto di "abitare" e di "votare".
Per quanto riguarda l'informazione, il fatto che "SOLO" il 12% degli "aventi diritto" è riuscita ad iscriversi, significa che non è stata fatta come si deve! Non solo, nei Municipi molto spesso anche gli impiegati non sapevano cosa fare (e da qui il dato ridicolo!).
Allora prima di scrivere provi ad informarsi meglio perchè magari potrebbe impiegare le energie ad aiutare non solo gli immigrati ma il Sindaco Veltroni che sta facendo qualcosa ma è poco rispetto a quello che potrebbe fare (perchè le idee non gli mancano) per far diventare questa Città una vera Capitale europea.
E soprattutto prima di dire che è stata una "buffonata" l'interruzione fatta dagli immigrati alla conferenza stampa di Veltroni provi ad andare a visitare l'Hotel Africa così, forse, riuscirà a capire il disagio espresso dalla signora che Lei descrive.

Felice notte!

Una diessina obiettiva