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[Bolivia]: sciopero settore trasporti e accordo con governo
by econoticiasbolivia(trad.garabombo) Thursday, Feb. 12, 2004 at 12:55 PM mail:

da econoticiasboliva.com

GOVERNO E LAVORATORI DEL SETTORE DEI TRASPORTI

PUBBLICI RAGGIUNGONO UN ACCORDO.

La Paz, 11 febbraio 2004:
Il governo del presidente Carlos Mesa e la
Confederazione dei Trasportatori hanno raggiunto una
tregua di 15 giorni, superando al momento la
situazione conflittuale che aveva causato la
paralisi del trasporto pubblico in quasi tutte le
città del paese e colpito il regolare svolgimento
delle attività pubbliche e private.

[scuole e uffici hanno visto le loro attività interrotte. la gente è andata al lavoro fin dalle prime ore del mattino a piedi o in bicicletta. El Alto, Cochabamba, Sucre, Potosì e qualche zona della capitale La Paz anche se non nel centro, sono state le zone più colpite dallo sciopero]

L'accordo prevede la formazione di una commissione
tecnica, formata da rappresentanti del governo e
della Confederazione, per studiare nel giro di due
settimane delle misure per affrontare la
dollarizzazione e gli aumenti del prezzo dei
carburanti, in modo da tener conto dell'impatto
avuto sui costi del trasporto e farli presente all'Esecutivo.

Qual'è il nodo centrale della protesta? La
liberalizzazione dei prezzi del carburante che
varieranno adesso senza limiti in base alla
svalutazione della moneta locale e ai meccanismi di
prezzificazione del mercato internazionale del
petrolio in merito ai prezzi. Da sempre la
Confederazione dei lavoratori dei trasporti pubblici
hanno rifiutato questo progetto, considerandola un
vero attentato ai diritti e alle possibilità del
settore e del popolo boliviano tutto. E' forte il
timore che durante tutto il 2004 si verifichino
aumenti sensibili ai prezzi della gasolina, del
diesel e del gas liquido ad uso dmestico, anche se
le autorità scartano del tutto questa possibilità.
Angel Villacorta, responsabile della Confederazione
degli autisti, poco dopo aver firmato l'accordo ha
dichiarato di voler allentare le forme di sciopero e
pressione sul governo per vedere cosa accadrà con il
lavoro della commisione.
Questo è il primo momento di sciopero che la Bolivia
vive dopo che da un mese circa le organizzazioni
popolari e sociali si erano rimesse in moto contro
il governo nazionale di Carlos Mesa e il sistema
neoliberista alla base delle sue scelte politiche.
In particolare la situazione è precipitata quando il
presidente Mesa ha annunciato l'approvazione di una
serie di provvedimenti economici che avrebbero
significato per il popoli "sangue, sudore e
sacrifici". Davanti a questa possibilità le
organizzazioni di minatori, operai, lavoratori,
gruppi di quartiere, consigli regionali dei
lavoratori, lavoratori dei trasporti, campesinos e
cocaleros avevano rimesso in moto la macchina della
mobilitazione che storicamente in bolivia è sempre stata capace di mettere in ginocchio tutta la rete di comunicazione stradale nazionale, come forma di pressione estrema verso le atuorità nazionali.
Davanti alla risposta popolare Mesa ha approvato timidamente solo una parte dei provvedimenti economici e finanziari promessi, timoroso del possiblie scatenarsi dei conflitti sociali. Il risultato delle paure di Mesa è stata l'approvazione di un mini aumento sui prezzi di gasolina, diesel e gas liquido, un appello alla finanza internazionale affinchè appoggi il governo Boliviano, e l'istituzione di 3 nuove tasse, di cui una graverà sulle transazioni finanziarie e i risparmi, una sulle classi medie e alte che hanno un patrimonio superiore ai 50mila dollari e una terza anche se modesta sulle imprese straniere legate allo sfruttamento delle risorse petrolifere.


->Intanto questo primo sciopero organizzato dai lavoratori dei trasporti pubblici ha anche evidenziato la precarietà dell'organizzazione tra le varie strutture sociali di lotta che oggi fanno subito autocritica rispetto al coordinamento e al fare fronte comune in un momento così difficile da affrontare. vedremo più avanti....













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