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Interpellanza Prc su Contini a nassirya
by da Liberazione Thursday, Feb. 26, 2004 at 11:25 AM mail:

«La nomina di Barbara Contini a governatore della provincia di Dhi Qar, di cui Nassiriya è capoluogo, è funzionale allo sfruttamento delle risorse irachene da parte di imprese italiane».

Contini a Nassiriya, interpellanza del Prc
«La nomina di Barbara Contini a governatore della provincia di Dhi Qar, di cui Nassiriya è capoluogo, è funzionale allo sfruttamento delle risorse irachene da parte di imprese italiane».

A parlare è Gigi Malabarba, capogruppo di Rifondazione comunista al Senato, che sulla questione ha formulato un'interpellanza al ministro degli Esteri, Franco Frattini. Il parlamentare di Rofondazione ha chiesto inoltre lumi sul ruolo di Lino Cardarelli, già consulente del ministro delle Infrastrutture Lunardi, nominato dal governo italiano nel Program Management Office, la struttura guidata dall'ammiraglio David Nash per la gestione dei contratti di ricostruzione dell'Iraq.

Il sospetto è dunque che queste nomine siano da attribuirsi alla dichiarata disponibilità data dal ministro della Difesa Antonio Martino al permanere del contingente italiano in Iraq, sotto il comando delle truppe anglosassoni, almeno fino al dicembre 2005. Il Prc chiede al ministro Frattini se «gli esponenti nominati dal governo italiano - si legge nel testo dell'interpellanza - non rispondano agli interessi delle imprese italiane che mirano alla rapina delle risorse irachene, anche attraverso lo smantellamento e la privatizzazione del sistema pubblico di settori di produzione e servizio, senza che nessuna autorità politica, espressione del popolo iracheno possa pronunciarsi in materia».

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BUSINESS GUIDE IRAQ
by autop Sunday, Mar. 07, 2004 at 4:24 PM mail:



Frase di Barbara Contini -nominata governatore di Nassyria-riportata tra virgolette dal Corriere della Sera del 25 febbraio :"Sono convinta che in questa provincia italiana dell'Iraq faremo grandi cose".




BUSINESS GUIDE IRAQ
On-line la Guida agli affari in Iraq edizione 2004
http://www.ricostruzioneiraq.it/



Italiana nominata governatore di Nassyria
Paul Bremer sceglie Barbara Contini
27/02/2004 - È una donna a rappresentare in Iraq la presenza italiana. Si tratta di Barbara Contini, nominata dall’amministratore della CPA Paul Bremer nuova responsabile delle forze d’occupazione nella provincia di Dhi Qar (sud dell'Iraq), di cui Nassiriya è capitale.
A motivare la scelta della Contini un lungo curriculum da cooperante: quarantadue anni, laureata in Scienze Politiche e Lingue e Letterature orientali a Napoli, conosce cinque lingue e vanta vent’anni di esperienze professionali all’estero.
Barbara Contini ha curato per molti mesi del 2003 i progetti del Cesvi, un'organizzazione non governativa) italiana, nella città di Bassora. L'Ong ha curato iniziative nel campo sanitario, scolastico, e per la realizzazione di strutture idriche (il problema dell'acqua è una priorità nell'Iraq meridionale). In passato la Contini ha lavorato anche in Erzegovina per l'Osce, l'organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa. È stato per questa sua esperienza che è stata chiamata alla CPA di Bassora, dove da diversi mesi lavora a stretto contatto con americani e inglesi.

L’Italia assumerà, dunque, la guida politica della ricostruzione nella regione di Nassiriya. Dopo essere rimasto all’ombra nella prima fase del processo di ricostruzione (attualmente sono solo trenta i civili italiani impegnati in progetti di ricostruzione a Bassora, Baghdad e Nassiriya), il nostro paese sembra finalmente radicare la propria presenza in Iraq, con un’incoraggiante rappresentanza femminile.
Mentre le forze d’occupazione garantiscono la sicurezza, Farnesina e Palazzo Chigi si approntano ad assicurare la presenza italiana anche nella competizione per gli appalti. In un recente colloquio tra il segretario generale del Ministero degli Affari Esteri Umberto Vattani e Lino Cardarelli, nominato dal governo provvisorio vicedirettore del Program Management Office (l’organismo della Cpa guidata da Bremer che coordina le attività economiche, finanziarie ed industriali in Iraq), oggetto di discussione sono state, appunto, le prospettive della presenza italiana in Iraq nell’ambito dei progetti di ricostruzione.
Una “task force interministeriale” composta da Esteri, Attività produttive, Istituto per il commercio estero, Sace e Simest coordinerà la ricostruzione nella prospettiva particolare di un potenziamento della presenza di esperti civili italiani, in modo che l’Italia non debba più rimanere all’ombra.

IRAQ
L'Italia rafforza l'occupazione
Barbara Contini al governo di Nassiriya completa la task force per gli appalti
Il ricatto di Bremer Un'italiana governatore di Nassiriya, promesse di appalti per le imprese, ma le truppe devono restare in Iraq almeno fino alla fine del 2005
GIULIANA SGRENA
L'Italia stabilizza la propria occupazione di Nassiriya assumendo anche la guida dell'Autorità provvisoria di coalizione (Cpa). Barbara Contini è stata infatti scelta per succedere al governatore britannico John Bourne che lascia, in anticipo. 42 anni, milanese, poliglotta, esperta di cooperazione, ha già diretto l'ufficio dell'Osce (l'organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa) a Mostar, e dallo scorso anno è in Iraq, prima per coordinare i progetti del Cesvi, e poi a Bassora per il Cpa ha lavorato con americani e britannici. Ed ora la nomina a governatore della provincia di Dhi Qar, di cui Nassiriya è il capoluogo, che è stata molto apprezzata dalla Farnesina: «un significativo riconoscimento del ruolo svolto dal nostro paese in particolare nell'area di Nassiriya, dove opera il contingente italiano». La nomina arriva proprio nel momento in cui alla Camera è in discussione il rifinanziamento della missione italiana che, non solo è tutt'altro che umanitaria, ma che per di più si prospetta molto più lunga dei sei mesi di cui si sta discutendo in parlamento. Di «tempi lunghi» parla anche il ministro della difesa Antonio Martino, rispondendo evidentemente positivamente alla richiesta del proconsole americano Paul Bremer che ha chiesto all'Italia di rimanere, almeno fino a dicembre del 2005 (intervista al Corriere della sera, 20 febbraio 2004). In cambio Bremer nomina - è stato lui insieme al coordinatore britannico Patrick Nixon a farlo - una italiana alla guida della Cpa di Nassiriya e, soprattutto, ha promesso appalti alle aziende italiane, visto che finora i contratti erano riservati a statunitensi e britannici. Entro la fine del prossimo mese gli americani dovrebbero assegnare appalti per 5 miliardi di dollari, mentre sempre di più il Golfo è meta di fiere per uomini d'affari interessati al business della ricostruzione irachena. L'Italia aveva partecipato in massa (con 110 imprese su 1.300 di 45 paesi presenti) alla fiera internazionale «Rebuilding Iraq», che si è svolta a gennaio a Kuwait city. Ricostruzione, sempre se la situazione non peggiorerà ulteriormente.

Per seguire meglio la partita degli appalti, il governo italiano - con le varie strutture interessate - ha messo a punto una «task force» di una trentina di persone e, a metà gennaio, ha piazzato un proprio uomo, Lino Cardarelli, come numero due del Program management office, la struttura guidata dall'ammiraglio David Nash competente nella gestione dei contratti per la ricostruzione dell'Iraq. Cardarelli, già consigliere del ministro delle infrastrutture Lunardi, è arrivato a Baghdad su invito degli americani, per i quali ha sicuramente le carte in regola visto che come amministratore dell'americana Banker's Trust per cinque anni si è occupato di privatizzazioni nei paesi dell'est (Germania, Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia). Ora il quadro si completa con la nomina di Barbara Contini, altra esperta in materia di contratti e appalti.

Ma il compito potrebbe essere più difficile del previsto: a Nassiriya, come nel resto del paese e soprattutto nel sud sciita cresce la tensione per la richiesta delle elezioni - negate da Bremer - in vista del passaggio dei poteri a un governo provvisorio iracheno. I militari italiani che dovrebbero mantenere la sicurezza sono, come le altre forze di occupazione, bunkerizzati nelle loro basi. Soprattutto dopo l'attentato del 12 novembre.

Barbara Contini non si nasconde le difficoltà: «la situazione è molto tesa. Dobbiamo risolvere problemi di sicurezza locali», ammette. Ma anche il consiglio provinciale nominato dalla Cpa e che dovrebbe guidare è contestato dalla popolazione.

E il fatto che l'Italia rafforzi ulteriormente la propria presenza come forza occupante all'interno delle strutture della Coalizione - dove, a livello centrale, c'è già un rappresentante civile e uno militare, oltre a un «vice-ministro» - non migliorerà certamente i rapporti con gli iracheni, sempre più ostili all'occupazione.

il manifesto 25 febbraio 2004

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