Comunicato gruppo PRC del Comune di Milano
Via Adda: ma il Comune di Milano dove era?
Oggi è un profluvio di dichiarazioni, di indignazioni, di articoli dall'alto valore giornalistico.
Pure quell'11 agosto 2001, i giornali titolavano "E' finita la vergogna di via Barzaghi". Peccato per tutti che quella operazione avesse un che di folle che allora denunciammo, a partire da un censimento irreale. Perchè da lì ha origine via Adda. Peccato per De Corato e per l'assessore Maiolo di cui chiedemmo le dimissioni.
Domani qualcun altro: "E' finita la vergogna di via Adda".
Ma quale è la vera vergogna?
Forse che... Che il Comune di Milano abbia costruito solo 500 alloggi di edilizia residenziale pubblica dal 1997? Che abbia per anni negato che esisteva un'emergenza casa? Che i fondi ex gescal siano rimasti immoblizzati in regione Lombardia per un triennio? Che si annuncino oggi 20.000 nuovi alloggi che, forse, vedremo tra un lustro? Che trentaquattromila cittadini, immigrati o no, aspettino una casa popolare?
Un mix di avventurismo e incompetenza governa la città, speculando di volta in volta sul contrasto tra immigrati e residenti, tra disperazione dei primi e diritti dei secondi. Domani la notizia dovrebbe essere: "Sgomberata via Adda, dimissionati gli assessori"
Duole ricordare che le soluzioni (vere) giacciono nei cassetti, come là restano le positive esperienze di altri comuni. Ma forse a qualcuno va bene così, agitando spettri con l'occhio ad assai più materiali (ma sempre più piccole) rendite elettorali.
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