Indymedia Italia


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Mediatt((i))vismo anti-repressione
by . Tuesday, May. 25, 2004 at 8:31 PM mail:

Pillole di informazione contro la repressione: come gestire materiali video e fotografici e come comportarsi in caso di arresto

Mediattivismo - un paio di riflessioni

Fare un video, scattare fotografie, realizzare interviste ad una manifest/azione per noi sono forme di azione politica, come lo sono fare graffiti, gridare in un megafono o portare uno striscione.
Non siamo persone estranee che osservano quello che succede: siamo parte della manifest/azione e per questo il materiale che registriamo potrebbe essere particolarmente utile alla polizia.
L'abbiamo già sperimentato in occasione di precedenti mobilitazioni: persone che avevano una videocamera o una macchina fotografica sono state arrestate ed il materiale è stato sequestrato (talvolta anche in un secondo momento, con perquisizioni a casa).
Il materiale che viene sequestrato può essere utilizzato come prova dalla polizia o dalla magistratura.

Se stai girando un video o facendo delle foto durante una manifest/azione, hai la responsabilità del materiale che stai producendo ed è importante che ti comporti di conseguenza.
Anzitutto: ricorda sempre che sei parte di un'azione collettiva!
L'ideale sarebbe dunque che prima dell'evento, tu cerchi il confronto con le altre persone che parteciperanno all'azione, in particolare sui contenuti e criteri di realizzazione e pubblicazione. Serate di informazione, riunioni, feste e concerti sono il luogo ideale per farlo.
Il senso del mediattivismo non è certo di consentire a una persona di farsi un archivio personale con dei "cari ricordi".


Mediattivismo in pratica

- Non fare mai un'azione da sol*: agisci in un gruppo, con persone di cui ti fidi.
- Se stai facendo un graffito o un'altra azione, fai in modo che ci siano altre persone intorno a te, per proteggerti da eventuali aggressioni della polizia.
- Programma almeno un minimo la tua giornata militante: fai mente locale su come raggiungere la manifest/azione, su come tornare a casa, su come spostarti in altri posti.
- Pensaci prima: che cosa voglio filmare o fotografare di questa giornata? Ricordati che registrare mentre si svolge un'azione, soprattutto se illegale, è una cosa molto delicata: altre persone possono ritrovarsi (anche inconsapevolmente) in pericolo.
- Chiedi sempre alle persone, prima di filmarle o fotografarle, se sono d'accordo.



Anonimo è bello

In Italia e in alcuni altri Stati Europei (per esempio in Svizzera) è vietato manifestare a volto coperto. Non per questo non vale il classico criterio che "chi non vuole essere riconosciut* può coprirsi il volto". Pensiamo che ci siano molti e diversi motivi per farlo (repressione, fascisti etc), ma questo non significa che una persona che non si copre il volto, ha voglia di ritrovarsi fotografata o filmata in primo piano. D'altronde, non è necessario che i volti delle persone che partecipano ad una manifestazione siano visibili, per raccontarne l'atmosfera o il contenuto politico. È certamente una buona idea pubblicare in rete il tuo materiale: sarà raggiungibile e visibile per tanta gente. Internet è un mezzo di comunicazione veloce e certo non vuoi perdere neanche un po' di tempo. Prenditi però in ogni caso il tempo necessario per anonimizzare le immagini delicate e soprattutto per rendere anonimi i volti delle persone, prima di procedere con la pubblicazione. In particolare, è molto importante che nelle fotografie sia coperta la parte alta del volto: analizzando le immagini, la polizia misura la distanza tra gli occhi per riconoscere una persona. Ricordati anche che le tecniche di riconoscimento vengono perfezionate di giorno in giorno e sembra sia possibile essere riconosciuti da altre caratteristiche fisiche oltre all'analisi dei tratti somatici. Sicuramente fonte di identificazione e' l'abbigliamento che vinee spesso confrontato con quello di filmati o fotografie fatte prima o dopo eventuali azioni o manifestazioni da poliziotti o da altri manifestanti. Anonimizzare tutto quello che hai girato è una parte irrinunciabile e fondamentale del montaggio di un video. Se non sei in grado tecnicamente di farlo contattaci all'indirizzo italy@indymedia.org prima di filmare o fotografare e cercheremo di aiutarti


Qualche consiglio pratico su video e fotografie

- Cambia spesso cassetta o rullino; se ne hai la possibilità, utilizza un nastro diverso per ogni azione.
- Organizzati perché ci siano persone che possano portare in luogo sicuro il materiale.
- L'ideale sarebbe editare subito il materiale che hai registrato in una manifest/azione ed eliminare dal filmato o dalle foto qualunque elemento che potrebbe mettere in pericolo altre persone.
- Se hai bisogno di informazioni o non hai le competenze tecniche per editare fotografie o video contattaci prima della manifestazione o cerca informazioni in rete. Non trascurare la necessita' di ocultare volti e persone, spesso e' una pratica che puo' evitare spiacevoli conseguenze...


Che fare in caso di arresto

- Quando diventa chiaro che la polizia vuole il tuo materiale, cerca di distruggerlo o di nasconderlo.
- Pretendi che ti sia rilasciata una ricevuta per il materiale sequestrato: potrebbe capitare che quando vai a riprenderlo, salti fuori che "purtroppo si è perso". Almeno sarai in grado di provare che la polizia ti ha tolto del materiale che ti apparteneva.
- Chiedi che i tuoi rullini o cassette siano sigillati e chiedilo immediatamente, al momento del sequestro e al più tardi appena arrivi al posto di polizia. Il tuo materiale sarà chiuso in un contenitore sigillato e anche per questo contenitore, pretendi di avere una ricevuta ed il nome dell'agente responsabile. Sappi che il materiale sequestrato potrà essere usato in giudizio solo se sarà stato precedentemente sigillato; se il sarai tu la persona sotto processo, la polizia potrà chiedere di esaminare il materiale, ma tu hai il diritto di fare ricorso.
- fai valere il tuo diritto di rifiutare di rilasciare dichiarazioni! Sei tenut* a dire solo il nome e l'indirizzo che risulta negli uffici anagrafici: non dire nient'altro alla polizia, anche se te lo chiedono. Non farti coinvolgere in discussioni neanche su cose tipo: filmare, fotografare...
- se subisci un controllo o vieni arrestat*, è utile che appena ne hai la possibilità butti giù poche righe su come si sono svolti i fatti. Prendi nota di quello che ti ricordi o hai potuto vedere degli agenti che ti hanno arrestato o controllato: sono particolari che purtroppo non rimangono per sempre nella nostra memoria, ma che possono essere preziosi successivamente.


Per concludere

Ci hai mai pensato, a quante telecamere di sorveglianza ti osservano e controllano, quando cammini in una strada? Hai pensato a che obiettivi proteggono e a chi esamina quelle immagini? Eppure.. una videocamera di sorveglianza non è eterna: basta sollecitarla un po' ;-)

La fantasia non ha limite! reclam your media!



Il testo originale e traduzioni di questo vademecum al mediattivismo le puoi trovare su indymedia svizzera

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Qualche altra indicazione
by . Tuesday, May. 25, 2004 at 8:46 PM mail:

La prima cosa è riempire la borsa? La telecamera è a posto, le batterie cariche, le cassette vergini e l'auricolare nel taschino. Indosso le solite scarpe da ginnastica per rimanere comoda ad ogni evenienza e poter eventualmente correre. Non ho pensato molto a cosa mettermi addosso, sempre all'ultimo minuto: occhiali, maschera anti-gas (il mondo è sempre più inquinato), cappuccio, guanti e cellulare. Classico abbigliamento anonimo, basta la telecamera a rendermi visibile!!

- il giorno prima della manifestazione sarebbe utile effettuare un sopralluogo del posto, seguire il percorso del corteo per individuare punti rialzati da cui filmare, aree di particolare interesse, linee di fuga...
- ricordarsi la sera di mettere sempre in carica le batterie, onde evitare di darsi della deficiente la mattina appena sveglia
- comprare sempre qualche cassetta in più, potrebbero far comodo
- pulire il grandangolo (se si ha) e l'obiettivo della telecamera
- munirsi di un paio di cuffiette (vanno bene anche quelle del walkman) per controllare il livello di registrazione dell'audio, a cui si dà sempre poca importanza, ma che è fondamentale. Se si è intenzionati a fare delle interviste, ricordarsi di portare un microfono o un minidisk.

Sistemo i cavi, non si sa mai, uscite entrate caricabatteria riduttori e riduttorini pin bnc bnc pin sv fire wire grande piccolo femmina maschio scart minijack!! Credo di essere pronta... Non è facile riprendere un corteo ...

- riprendere striscioni cartelli e tutto ciò che può rendere l'idea della demo e delle sue motivazioni
- non dimenticarsi dell'audio: interventi, slogan, impressioni passanti
- munirsi di plastica o gommapiuma per proteggere la telecamera, in caso di pioggia e/o grandine
- non dimenticare mai di essere mediattivista, e non una semplice camera
- prestare particolare attenzione ai personaggi alieni o fuori contesto, gente estranea alla demo: 1°) potrebbero essere degli infiltrati; 2°) magari non lo sono e... diverso è bello!
- riprendere, ed eventualmente intervistare, i passanti che si trovano lì per caso, i quali, infastiditi o incuriositi, rendono un'idea dell'impatto che la demo ha su coloro i quali la vivono dal di fuori

Ciò che si va a riprendere deve essere sempre legato, oltre che alla documentazione dell'iniziativa o della demo cui si partecipa, anche alla protezione dei manifestanti e alle loro rivendicazioni. Questa la prima regola che ho imparato!!!!!

Mentre arrivo mi rendo conto di ciò che accade intorno; preparo la telecamera e nel frattempo do uno sguardo in giro, riconoscendo poca gente... Giro tra striscioni e bandiere colorate verde rosso bianco nero, trattori trasformati in mucche, tubi innocenti montati su camion, monitor e telecamere ovunque. Gente strilla ed urla slogan, il più delle volte incomprensibili. Guida la testa del corteo un lungo camion con sopra molta gente, tirano adesivi, ballano e gridano; tento di raggiungerli ma non ci riesco, mi rifornisco allora di una bottiglietta d'acqua e mi sposto. Da sopra il camion continuano a danzare, nel frattempo un tipo con una tromba che si aggira tra la gente viene seguito, per un po' lo seguo anch'io, scatto una foto sulla memory stick della telecamera e lo saluto. Salgo sul muretto della metropolitana per guadagnare un po' di altezza rispetto alla mia bassa statura. No, lì no, ho il sole in faccia, cerco allora di spostarmi dall'altra parte della strada ma non riesco ad arrivarvi. Costretta a riprendere in controluce cambio il diaframma manualmente, scelgo il mio soggetto e metto a fuoco. Ecco ci sono quasi, un po' più aperto un po' più chiuso, così dovrebbe andare bene. Rimango per qualche minuto ad osservare gli striscioni, le bandiere e la gente passare. La piazza è talmente piena da non contenerci tutt*, dovremmo allargarci per fare spazio a chi deve ancora entrare, ma dal lato opposto ci stringono impedendoci di avanzare ulteriormente. Siamo in tanti e piano piano tentiamo di allargarci per arrivare a togliere le grate che ci stringono, senza però riuscirvi.... Scendo dal muretto, mi avvicino per cercare di capirci qualcosa, la luce va via quindi cambio l'esposizione della telecamera. Speriamo non venga a piovere!

Ma quelli che stanno facendo? Guardo dal monitor della telecamera, zummo e mi concentro sui particolari. Le facce non mi interessano, riprenderle potrebbe risultare compromettente, quindi evito!!!

- la prima regola del mediattivista è tutelare le persone che si riprendono. In qualsiasi momento le guardie potrebbero sequestrare il materiale video, quindi meglio non fargli trovare riprese compromettenti per qualcun*
- alcune persone si infastidisco alla presenza della telecamera: rispettare sempre quest'esigenza ed evitare di riprendere chi non vuole

Il clima è agitato, siamo in tant* e non riesco bene a capire cosa stia succedendo. Ma che fanno tutt*? Perché corrono? Penso subito ad una carica dei celerini. In un attimo vetrine rotte, supermercati assaltati, macchine divelte, sicuramente una bella scenografia per le mie riprese, ma la mia attenzione in realtà si rivolge altrove, catturata dalle urla e dalle grida di gente qualunque picchiata con violenza dalla polizia. Corro verso i cordoni di sicurezza, decisa ad infilarmi in mezzo per riprendere le manganellate. Trovo una mia amica e le dico di mettersi dietro di me per coprirmi le spalle e tenermi nel caos di gente che fugge; il fumo dei lacrimogeni intanto si è alzato e non riesco più a riprendere usando il monitorino, allora guardo solo dal mirino e i miei occhi non si scollano da lì, tutti e due. La tensione sale in un attimo ed avere qualcun* che mi guarda intorno e dietro mi fa sentire più sicura; posso avvicinarmi ancora e cerco di mantenere la postazione il più possibile, nonostante la situazione intorno sia sempre più pesante. L'obiettivo mi guida sempre più vicino ai volti e alle espressioni di paura di manifestanti inermi picchiati selvaggiamente; in mezzo a quel parapiglia riconosco anche dei medici e dei giornalisti.

- avere accanto qualcun* che ti tiene per la maglietta durante gli scontri permette di riprendere da più vicino evitando di zummare eccessivamente. Soprattutto con le telecamere digitali palmari zummare troppo rende la ripresa sfocata e mossa, e bisogna sempre ricordarsi di tenere molto ferma la mano.
- cercare di usare il mirino più che il monitorino: aiuta a rendere chiara la situazione della luce
- quando ci si trova in situazioni difficili conviene settare luce e fuoco automatico per riprendere con maggiore velocità

Mi assale un po' di paura e cerco di superarla; ripeto a me stessa che la scelta di essere lì presente con la telecamera è mia e le riprese che sto facendo sono importanti, quindi coraggio!!! A tre metri da me stanno pestando pesantemente un ragazzo e avrei voglia di intervenire; urlo con tutto il fiato che ho intimandogli di fermarsi, ma allo stesso tempo non riesco a trattenermi dall'istinto quasi maniacale di continuare a riprendere, ed anzi, avanzo di qualche passo per vedere meglio. "Spostati tu non mi fai vedere nulla!!"... botte di adrenalina, non ci penso non mi rendo conto, la mano deve rimanere ferma sul soggetto, apro il monitorino per bilanciare l'immagine e zummare sui particolari. Li seguo: poliziotto manifestante si sposta corre no lo hanno ripreso sono dietro di loro tira fuori il manganello gira punta colpisce colpisce indietreggio ha il casco non lo vedo urlo li seguo non li perdo mai... Un poliziotto mi si avvicina senza che me ne accorga, mi spruzza qualcosa sulle gambe bastardo!! Non riesco più a correre mi bruciano gli occhi tossisco l'aria è diventata irrespirabile, il gas dei lacrimogeni ora copre completamente l'ossigeno. Non vedo più niente, il fumo ha completamente coperto la visuale. Mi fermo per qualche minuto, fortunatamente ho con me del limone e me lo strofino su tutta la faccia. Sollievo! La cassetta nella telecamera non è finita ma la cambio ugualmente, non si sa mai, le riprese sono buone e mi dispiacerebbe se andassero perse o sequestrate proprio adesso.

- quando si pensa di aver girato qualcosa di importante cambiare la cassetta, a questo serve portarne sempre qualcuna in più
- portarsi sempre del limone, aiuta a contrastare l'odiato lacrimogeno

Mi giro ed intorno a me c'e' più nessuno, sono scappati tutt* e sono rimasta da sola. Corro, continuo a sentire rumore di spari ma non riesco a capire bene da dove provengano. Mi faccio spazio, qualcuno mi tira da dietro, chi è?, riconosco _cloutz, che sollievo vederti, l'abbraccio. Mi dice che si trovava in un'altra piazza e che è riuscito a riprendere solo perché aveva la maschera anti gas che io nel frattempo, invece, ho perso. Gira da solo da un'ora e mezza, insieme decidiamo di tornare avanti, lui mi tiene per la maglietta e io cerco ancora di riprendere. Un ragazzo si trova da solo davanti alle guardie, gli sparano un lacrimogeno addosso ma lui lo para con uno scudo che baldanzosamente agita davanti a lui; non contento il carabiniere carica e gliene spara un altro addosso ma il ragazzo coperto di gommapiuma alza lo scudo schivando anche questo!! Le guardie sono avvelenate e ne tirano un altro, il terzo, e' pazzesco, non posso credere a quello che sto riprendendo. Ma che vogliono fare lo vogliono ammazzare? Nel frattempo altri ragazzi si sono avvicinati a noi, tirano pietre nel tentativo di far rientrare il ragazzo e il suo scudo ormai rimasti da soli davanti a camionette e cordoni di polizia e carabinieri, i quali incazzati per non aver raggiunto il loro scopo, si preparano per una nuova spaventosa carica. Io sono davanti con _cloutz che mi tira per la maglietta, andiamo, andiamo via che qui fra poco succede il finimondo!! Vedo le guardie avvicinarsi sempre di più, ci giriamo e ce ne andiamo. Caricano!! Non li vedo ma li sento dietro di me, inizio a correre. Tutti corrono ma non ci sono vie d'uscita: non correte state calmi, urlo che non ce la faccio, inciampo in un ragazzo caduto a sua volta sopra un motorino, non abbiamo tempo di aiutarlo. Li sento, dietro di me percepisco i manganelli che mi sfiorano e che colpiscono a sangue quelli vicini a me. Panico nella mia testa, non ce la faccio più, sto per cadere ma _cloutz mi tiene, se non ci fosse stato lui mi avrebbero calpestata!! A destra andiamo a destra, prendo _cloutz per la maglietta e lo spingo sotto i portici, ho visto qualcuno scavalcare un cancello, li seguiamo ed insieme a noi altri ragazzi e ragazze sanguinanti ma in piedi. Decido di tornare al Media Center per mettere subito in rete il girato. Questa volta le guardie hanno esagerato, hanno picchiato hanno sparato.

- fondamentale è diffondere il girato, cercare quindi di pubblicare tutto il prima possibile
se non si sa che computer si userà, portarsi dietro i software per acquisizione montaggio grafica


Al Media Center non c'è tanta gente, la maggior parte è ancora in piazza...salgo le scale, tre piani con le finestre ai lati, ho perso il conto di quante volte ho fatto su e giù durante questi giorni. Entro con qualche difficoltà nella saletta, non mi sono registrata come indy quindi non vogliono farmi entrare...alla fine passo ugualmente e mi siedo davanti ad un computer. Per fortuna ho tutti i cavi necessari appresso e conosco abbastanza bene il funzionamento dei programmi, e così faccio da sola... La sala è semi vuota e non ri/conosco nessuno dei presenti. Al momento non mi preoccupo di niente, il girato che ho in mano è l'unica cosa che conta, e mi affretto a tirare fuori la telecamera dalla borsa per la visione. Trovo finalmente una spina libera (difficile quando ci sono i computer di mezzo), attacco la fire wire al computer e seleziono il programma di montaggio. Acquisisco subito solo ciò che reputo veramente necessario, in misura ponderata per lasciare spazio sull'hard-disk anche agli altri dopo di me. Montaggio veloce ed essenziale. Esporto. Ho bisogno di un programma di compressione per pubblicare tutto sul sito di Indymedia in modalità Real Video.

- per pubblicare le foto su indy si consiglia una risoluzione di 72 dpi per un max di dimensioni 300 x 300 pixel peso medio 12k. I formati consigliati sono .jpg o .gif
- se possedete programmi di compressione per il web ancora meglio, le foto pesano di meno e la risoluzione migliore
- è possibile uploadare video visualizzabili in diretta (streaming) o in differita (downloading). Se uploadate files per downloading, vi consigliamo di comprimere in dvx (al più presto sarà pubblicato il manuale per comprimere dvx, intanto guardate sul sito http://dvd.box.sk). Se uploadate files per streaming ed usate Real, comprimete tra i 30 e i 40 bps con dimensioni 190 x 144 pixel, formato standard per uno streaming decente buono per un modem a 56k. Queste dimensioni e bitrate (bps) valgono anche se comprimete in Quicktime .mov.

Non sento arrivare gente nella saletta, tanto sono alle prese con il computer. Mano mano le camere tornano alla base, posizionandosi ognuna su un pc, chi sul proprio e chi su quelli messi a disposizione da indy, che figata!!! Mi emoziona l'idea di tutta quella gente che carica scarica video foto cavi che si scambiano prese che si staccano computer che saltano si impallano. È un gran casino, ma tutto ciò è eccitante. Qualcun* è in chat o con il blocco note aperto, c'è chi aggiorna la feature di indy e chi parla ad un microfono in corrispondenza per le radioweb. Appena arrivata in sala mi collego anch'io a radiogap.net per ascoltare in diretta le notizie dal corteo!! Ora devo sbrigarmi perché voglio tornare là.

Quanti cortei durante questi anni, prima le corrispondenze al telefono per Radio Ondarossa, poi il video, e sempre la stessa filosofia: become your media. Non si tratta solo di documentare gli avvenimenti, ma di crearli e di parteciparvi direttamente. Questo vuol dire attivismo!! In soprapensiero non mi accorgo intanto di Nekkah seduto accanto a me, il quale mi riferisce della riunione preliminare di indy il giorno precedente a cui, oltre alla divisione delle zone per le riprese, è stato deciso anche di raccogliere e accorpare tutto il materiale per un futuro global mix. Discutiamo un po' della proposta, mentre ormai la stanza si è riempita completamente. È giunto il momento di uscire di nuovo, fuori abbiamo ancora tanto da filmare, così ci organizziamo. Nekkah svolge un ruolo da coordinatore e insieme decidiamo come dividerci . L'idea mi piace, come anche lo stare lì con loro... Mi preparo di nuovo. La borsa... anzi questa volta le borse!!!!!!

"Indymedia.org nasce con l'esigenze di coprire mediaticamente gli eventi che i media rischiano di deformare, dimostrando così possibile, grazie a internet, la creazione di mass media dal basso, autogestiti, non-profit e indipendenti dai media istituzionali e commerciali. Indymedia deve la sua forza ad una piattaforma web flessibile e user-friendly, ad un database completamente automatizzato, a potenti server per lo streming audio-video, ad un flusso di new sempre aggiornato. La caratteristica principale consiste nella possibilità di aggiornare e controllare i contenuti attraverso un computer collegato a internet. Chiunque può caricare e editare registrazioni audio e video, immagini, articoli, news, comunicati. La redazione non ha bisogno di essere centralizzata, può costituirsi lì dove l'evento accade e organizzarsi a network attraverso email e canali IRC. Tutte le liste sono aperte e pubbliche; chiunque può iscriversi e partecipare; chiunque può consultare vecchie e nuove discussioni e progetti negli archivi; tutte le liste periodicamente riportano lo stato delle discussioni nella lista di discussione generale."

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viceserva - mediapassivismo
by prcd Wednesday, May. 26, 2004 at 12:20 AM mail:

Volete fare foto impertinenti?

Avete paura che una coalizione di energumeni pseudorobotici guidati da un team di agenti segreti di 3 potenze straniere e locali + o - ignobili vi massacri di botte prima che voi possiate pubblicare la foto che li incrimina sulla grande rete ?

La digos vi chiama un giorno si' e 29 no? I cinesi vi perseguitano? James bond e' sulle vostre tracce?
Vedete strani omini a forma di nanerottolo osservarvi pronti ad assalirvi? La vostra ragazza vi assilla?

Desiderate comunicare solo in ssl su tunnel ssh su vpn pptp.. in codice, con pgp?

Smettetela! Ma se proprio dovete..

Dotatevi di un bel cellulare gprs + digicam e abilemessenger di http://www.agilemobile.com ! <<<

Vi ammazzeranno di botte uguale, ma almeno prima che vi prendano la loro faccia bruta e cativa sara' gia' sparsa per l' etere globale, a prova di censura.

non e' a prova di cell jammers e shutdown di gprs, quindi
hm.. correte veloci.

this note brought to you by..

"
In 1972, a crack commando unit was sent to prison by a military court for a crime they didn't commit. These men promptly escaped from a maximum security stockade to the Los Angeles underground. Today, still wanted by the government, they survive as soldiers of fortune.
If you have a problem, if no one else can help, and if you can find them, maybe you can hire... The (A)-Team.
BRATATATATATATATATATA
Pattuglione Radical Ch* Dis*
Mediatt* Deviat* Neurali^2
dont hate the secret service
become the secret service
"

(we rent /Affittiamo jammers bluetooth a forze militari, hotels, conglomerati video e stadi(i)... $100,000/hr adv cash, click the pink car or b.y.o.)



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Quindi mi pare ovvio che...
by anti_spie Tuesday, Jun. 01, 2004 at 12:31 PM mail:

Quindi mi pare quasi ovvio sottolineare che chiunque verra' visto filmare o fotografare il corteo in modalita' differenti da quelle scritte nel benfatto vademecum degli Indyani verra' additato come digossino o comunque spia dei padroni e come tale trattato...

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Rappresentazione di un conflitto...
by gianni Tuesday, Jun. 01, 2004 at 2:41 PM mail:

Ve lo ripropongo perchè è sempre attuale...

RAPPRESENTAZIONE DI UN CONFLITTO:
CIAK, SI FILMA!

Nell’epoca della realizzazione della separazione, della separazione compiuta dell’uomo dalla vita e della conseguente perdita del senso dell’esistenza stessa, l’immagine funge da schermo protettivo rispetto all’agghiacciante realtà.

Foto, filmati e documenti visivi riempiono la testa e le mani non più solo di birri e magistrati ma anche, se non di più, degli attori nella scenografia delle manifestazioni del falso dissenso.

Già si è detto e ripetuto, peraltro inutilmente, quanto l’uso nei cortei della macchina fotografica e delle sue consorelle tecnologicamente più avanzate sia una pericolosa arma boomerang utile per la repressione; viene la nausea a doverci tornare sopra. Non si comprende perché si debba collaborare a raccogliere materiale utilizzabile per autoimbrigliarci nella strangolante rete delle maglie dei procedimenti giudiziari. Una foto fa da prova, e non c’è bisogno d’altro. La pratica irresponsabile della raccolta ossessiva di immagini diviene collaborazionismo, e proprio da parte di chi pretende di manifestare dissenso.

Ora non ci si venga a raccontare che le riprese vengono effettuate per incastrare gli sbirri quando esagerano nell’adempimento del loro empio dovere, davvero si pensa che possa bastare una immagine per portare alla galera un poliziotto? e poi soprattutto è nostro compito rivoluzionario fare le veci di un magistrato o i portavoce di chi è assetato di giustizia giudiziaria? quale passo avremo mai fatto in avanti una volta affidata la nostra libertà nelle mani di un magistrato, di un politico o di una nuova, e non se ne sente proprio il bisogno, legge?

Nella gara per la raccolta e diffusione di immagini si finisce poi per rivaleggiare con l’altra bella categoria, quella dei giornalisti.

La frenesia di comunicare l’evento prende il sopravvento sull’evento stesso, tanto che non è necessario nemmeno più che accada, basta che venga simulato per quei pochi istanti richiesti e dettati dai tempi televisivi. Questa smania del giorno dopo sui giornali, o meglio del giorno stesso sui TG ha preso talmente la mano da far perdere l’esserci e il fare nel momento poiché si è già proiettati verso l’immagine da proiettare.

Da questo vortice risucchiante si pensa di uscirne con le autoproduzioni da far girare nei circuiti presunti antagonisti dei centri sociali. Quale modo più semplice per dare ampiezza e risonanza ad un movimento nato morto di quello di farlo vivere internandolo nel neomoderno carcere mediatico?

Sciocchi imitatori, quali schemi rompono, che cosa portano di dirompente se non la loro rappresentazione autocelebrativa? “Contro la guerra dei potenti ora e sempre disobbedienti!” Ah… beh!

Con obiettivi che si intrecciano in un tripudio di scatti incrociati, come a costruire il set di una stanza degli specchi in cui le immagini, di cui godere narcisisticamente, rimbalzano dall’uno all’altro. In un gioco di infiniti rimandi, si allarga a piacimento la situazione fino ad alludere a uno spettacolo per forti emozioni. In scena va la tensione di una guerriglia urbana che pare sempre sul punto di esplodere… ma quel momento non verrà mai.

Basta l’accenno: un casco in testa, il volto coperto, qualche fumogeno e lo spazio predisposto per la finta ritirata. Tutti gli attori in campo conoscono bene il copione ma le comparse inconsapevoli rimangono lì con la loro rabbia in gola, ignare di ciò che realmente è accaduto, assediate, chiuse dai due lati da sbirri e bravi. L’azione è falsa e l’impotenza cresce.

Le mani morbosamente afferrano lo strumento di ripresa, non c’è ora modo di utilizzarle per altri scopi. La mente occupata dall’ansia di carpire l’attimo che al meglio esprima lo spettacolo. Gli occhi fissi nell’obiettivo ed ecco che la separazione dal vivere e dal concentrarsi su ciò che si sta facendo si concretizza nell’essere assenti nel momento in cui occorrerebbe essere presenti. Con questo corpo in tutte le sue parti appesantito da protesi tecnologiche che cosa si vuol manifestare? contro chi si vuole andare? come si può pretendere di cacciare dai cortei poliziotti mascherati da umani e giornalisti avvoltoi quando non si riesce a vedere la differenza tra loro e gli altri?

È uno scontro tra telecamere quello che ammorba le coscienze ed i coglioni.

Allora la repressione non è solo quella che viene dai fantocci in divisa o dalle prove incautamente raccolte per loro, ma anche quella che dall’interno si produce. L’istinto ricondotto a ragione, imbrigliato e annientato dall’ideologia dell’immagine, impedisce il realizzarsi dell’atto autentico della rivolta.

L’immagine svuota l’azione mentre il feticcio succhia il sangue dell’uomo.

Alcuni compagni con le mani libere

Bologna, marzo 2003

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cosiglio pratico
by mc Tuesday, Jun. 01, 2004 at 9:15 PM mail:

Onde evitare lividi, munirsi di protezioni su tutte le parti sensibili. In estate puotrebbe essere un problema..
Allenarsi a correre! Indispensabile nei casi più disperati. Prendere lezioni di arti marziali ( la miglior difesa è attaccare). Ma cazzo, se avete tanti amici, organizzate un bell'assalto frontale agli sbirri!! saprete cosa raccontare ai vostri nipoti... e anche cosa filmare..... BASTA ALLA LINEA DELLA NON-VIOLENZA!!!

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Fatemi capire...
by Vinz Wednesday, Jun. 02, 2004 at 10:02 AM mail:

Cioè, fatemi capire... Io sono romano e sono d'accordo sul fatto di:
1) vestirsi comodi per scappare
2) riprendere QUALUNQUE cosa succeda
3) non dire un cazzo agli sbirri se arrestato (me gratto)
4) coprirsi il volto non è reato

... ma il fatto di fare graffiti e "sollecitare" telecamere di sorveglianza mi sembra un pò esagerato... a mio avviso sono queste piccole stronzatine che alzano la tensione... se tensione dev'essere, che sia per una carica della polizia, non per una telecamera sfondata!
E poi... spero che nessuno dei "nostri" mi cachi il cazzo perchè riprendo con la telecamera... ma la gente pensa davvero che un pischello va alla polizia a inguaiare le persone presenti nel video? Se mi prendono è ovvio che distruggo tutto!!!!! Daje regà... Rompiamo le palle a Bush e Berlusconi, ma non devastiamo Roma! bellaaaaaaaa ;)

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mediattinvisibile
by miloz Wednesday, Jun. 02, 2004 at 2:12 PM mail: miloz@rocketmail.com

Consigli saggi e utili questi. Tuttavia danno una serie di indicazioni che rendono prevedibili i mediattivisti.
Quindi, senza nulla togliere, consiglio di impegnarsi a essere *imprevedibili*, sia tecnologicamente sia metodologicamente.
Dobbiamo essere li dove nessuno ci aspetta.
Vedere e testimoniare quello che nessuno vede.
Dobbiamo fare quello che nessuno penserebbe possibile.
Crediamo nell'incredibile, facciamo l'impossibile! (non sia uno slogan!!!)
Ovviamente senza farci inutilmente male.

Il rischio che si corre è di avere 20mila mediattivisti che fanno tutti la stessa cosa: RAPPRESENTANO LO SCONTRO! Tutti alla stessa maniera, con le stesse riprese, con le stesse parole. Fuggiamo dalla prigione manieristica e scateniamo la fantasia!

Saluti a tutt*

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mah
by Giro Wednesday, Jun. 02, 2004 at 2:29 PM mail:

Questi consigli saranno utili a salvaguardare le persone che manifestano se anche compiono qualcosa di illegale (ammesso che si tratti di azioni illegali pacifiche).

Comunque non mi sembrano dei criteri volti a fare dell'informazione "indipendente".
Se scegli arbitrariamente cosa censurare e cosa denunciare, fai un'informazione di parte (giustamente contrapposta a quella che difende solo la polizia).

Quindi ok ai consigli per ragioni diciamo "pratiche".
Ma poi non si venga a dire che questo e' un modo di fare informazione obiettivo...

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l'immagine vuota
by sediento Wednesday, Jun. 02, 2004 at 2:34 PM mail:

ah, rappresentazione autocelebrativa...il flusso vuoto dell'immagine non c'entra niente con realizzarsi dell'atto autentico della rivolta...ma quale atto "autentico"? lo scontro con gli sbirri?
mi sembra giusta l'alerta contro la spettacolarizzazione dei fatti, ma se viene anche contro la autocelebrazione delle propie azioni di rivolta. Infatti sono la stessa cosa. Le immagini dei mediattivisti e le sue forme di diffusione hanno poco che vedere coi media tradizionali, per fortuna.

Dalla spagna spero vedere inerti rappresentazioni delle protesi tecnologiche di qualche "ingenuo" mediattivista su quel che é successo sulle strade di roma.
Voglio lo spettacolo della vostra lotta.
Un occhio sul mirino, altro sul vostro fianco.
Avanti contro Bush e Berlusca
Estamos con vosotr@s

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bravo anti_spie
by cristinoide@hotmail.com Wednesday, Jun. 02, 2004 at 2:54 PM mail:

grande che simpatico c'hai proprio ragione!!

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libertà di manifestare, libertà di riprendere
by presslave Wednesday, Jun. 02, 2004 at 6:53 PM mail:

leggo indy da parecchi anni
mi è capitato di leggere pezzi contro la stampa "tradizionale" e contro fotografi "ufficiali", giudicati colpevoli di aver fatto foto "compromettenti"..
Ero, sono e penso che rimarrò dell'idea che ognuno sia libero di fare quel che vuole senza essere malmenato fisicamente per quel che fa.
Se uno spacca una vetrina, se ne assume le responsabilità, e penso lo faccia anche per passare un messaggio (altrimenti, è un vandalo cretino, non un manifestante)... quindi se non ci fosse la stampa a diffondere l'evento...
Detto ciò mi è capitato varie volte di trovarmi davanti un agente della digos che mi chiedeva le foto e mai, davvero mai, mi è saltato in mente di dargliene.
Non perchè abbia qualcosa contro di loro.
Ma perchè faccio il fotografo, non la spia.
ciao

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Be'...
by HESA sorveglianza Wednesday, Jun. 02, 2004 at 8:02 PM mail:

Noi vendiamo telecamere di sorveglianza a Roma, quindi, pertanto, se proprio decidete di far scioperare qualche CCTV... sareste cosi' gentili da indicare su indymedia indirizzo e numero civico delle telecamere scioperate?

Cosi' mandiamo un commerciale... Grazie!
Viva la Pace! Bush cativo!

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