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Costruiamo un Comitato italiano Capanamur.
by Fulvio Vassallo (by way of killerina) Monday, Jul. 05, 2004 at 1:09 AM mail:

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La pratica generalizzata dei respingimenti in frontiera, adesso anche ai limiti delle acque internazionali, vanifica il diritto di asilo previsto dalla Convenzione di Ginevra, dalla Carta di Nizza e dalla Costituzione italiana.
La vicenda ancora in corso della nave tedesca Capanamur, carica di profughi sudanesi salvati in mare, bloccata al largo delle coste siciliane ed alla quale viene negato persino il diritto di attraccare in un porto italiano, dimostra ancora una volta come le autorità italiane considerino i profughi, potenziali richiedenti asilo, come immigrati clandestini da criminalizzare o, peggio, come possibili terroristi.

Quanto avviene in questi giorni nel Canale di Sicilia, luogo di stragi continue e di esercitazioni militari, è conseguenza diretta dei nuovi accordi di cooperazione ( di polizia) e di riammissione, oggetto di direttive all’interno della Unione Europea allargata ( anche a Malta e a Cipro), e regolati da intese di vario tipo con i paesi di transito o di provenienza, del Nord-Africa ( come l’Egitto, la Libia, la Tunisia, l’Algeria, il Marocco) dell’Europa orientale, come l’Albania, la Moldavia e l’Ucraina), dell’estremo oriente ( come lo Sri-Lanka, il Pakistan o l’Arabia Saudita). Tutti questi paesi non garantiscono il riconoscimento effettivo del diritto di asilo previsto dalle Convenzioni internazionali e dalle Costituzioni nazionali.
In base a questi accordi, che sono adesso invocati dal governo italiano per negare l’ingresso della Capanamur nelle acque territoriali, e per negare il diritto di asilo ai profughi che vi sono imbarcati, si limita drasticamente l’accesso alla procedura d’asilo ( ed al territorio italiano), si diffondono procedure sommarie e luoghi di detenzione amministrativa anche per i richiedenti asilo, si creano centri di trattenimento forzato per migranti irregolari già nei paesi di transito.

E si inventano anche nuovi centri di detenzione temporanea “galleggianti” in acque internazionali, per richiedenti asilo ai quali non si riconosce neppure l’accesso alla procedura, luoghi al di fuori del diritto internazionale e del diritto umanitario, come è in questo momento la nave tedesca Capanamur a seguito delle decisioni di chiusura assunte dal Governo italiano.
Lo stesso Governo che non è stato ancora capace di fare approvare una normativa organica sull’asilo e la protezione umanitaria, dando attuazione all’art.10 della Costituzione italiana, lo stesso governo che non ha ancora emanato i regolamenti di attuazione della legge Bossi-Fini, affidando esclusivamente alla discrezionalità dell’autorità di polizia ( e dei suoi vertici ministeriali) la gestione del contrasto dell’immigrazione clandestina e la delicata questione dell’ammissione in procedura dei potenziali richiedenti asilo, costretti all’immigrazione clandestina.


Chiediamo per tutte queste ragioni:

Che sia consentito immediatamente l’attracco della nave Capanamur in un porto italiano. E questo per ragioni umanitarie e di diritto internazionale.

Che, come previsto dal regolamento comunitario Dublino II, n.343 del 2003, l’Italia conceda il diritto di asilo ai profughi che sono stati salvati da questa nave.

Che si verifichino in tutti i paesi di transito ( anche nei paesi di nuova ammissione nella Unione Europea, come Malta) le condizioni di accoglienza e di effettivo accesso alla procedura di tutti i potenziali richiedenti asilo, in fuga da guerre e conflitti etnici

Che il Parlamento italiano approvi al più presto la nuova legge sul diritto di asilo e sul regime di protezione umanitaria, abolendo la detenzione amministrativa dei potenziali richiedenti asilo

Che il Governo italiano sblocchi i lavori della Commissione centrale i cui ritardi ( ormai oltre 18 mesi), oltre alle ben note modalità operative, costituiscono un ulteriore negazione sostanziale del diritto di asilo in Italia.

Che -al fine di un più rapido riconoscimento del diritto di asilo, o per il rilascio della “raccomandazione” per il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari- la Commissione centrale conduca le audizioni dei richiedenti asilo in sede decentrata, come previsto dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri del 6 settembre 2002

Fulvio Vassallo Paleologo
ICS ( Consorzio italiano di solidarietà)

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cap anamur
by Aden Arabia Tuesday, Jul. 06, 2004 at 12:08 AM mail:

Caro Fulvio non fare come sempre il solista cerca di coinvolgere le realta' Antirazziste Siciliane. Sappiamo tutti che lavori con abnegazione e spirito di servizio gli individualismi non sempre sono sufficienti alla risoluzione vincente delle lotte. Con Affetto e Stima Aden Arabia.

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Come mai
by Alex Thursday, Jul. 08, 2004 at 11:50 AM mail:

Come mai questo vostro finto interesse verso queste persone??? che quasi sicuramente vengono dal Darfur dove i vostri amici islamici stanno sterminando cristiani e animisti

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next in line
by l'amico islamico Friday, Jul. 09, 2004 at 9:13 AM mail:

Si chiama solidarieta', ci rendiamo conto che molte persone tra cui te ne sono prive di tale sentimento. Pero' tant'e'...che ci vuoi fare.

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Mi sembra
by Alex Friday, Jul. 09, 2004 at 3:07 PM mail:

Mi sembra che siete voi a non capire, voi da una parte sostenete il terrorismo islamico e le guerre che fanno, e dall'altra vi preoccupate di questa gente che cerca di venire in Italia scappando dallo sterminio che stanno perpetrando gli islamici di questo paese. Cercate di connettere il cervello con quello che dite e fate

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ma chi minchia è...
by anarkik Sunday, Jul. 11, 2004 at 1:14 AM mail:

...che sostiene il terrorismo islamico?! Ma va' caca va'...

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Ah no..
by Alex Sunday, Jul. 11, 2004 at 11:07 AM mail:

Ah no!!! voi non siete i trogoloditi che sostenete la resistenza irakena, il terrorimso palestinese e altre forme di guerriglia. Io certe cose le conosco caro anarkik siete voi ad essere contradittori

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Alex che cazzo ridi?!
by holiday in rafah Monday, Jul. 12, 2004 at 3:23 AM mail:

Se tu conoscessi i fatti di cui parli, ti renderesti conto che non sono altri che problemi politici, che fa comodo far passare per diatribe religiose. Sulla questione palestinese il maggior artefice di atti di terrorismo e' il governo israeliano, sanzionato persino dalla corte internazionale dell'aja. Difendere la causa dei popoli oppressi, non vuol dire entrare nella logica di chi vorrebbe due schieramente contrapposti, BENE CONTRO MALE, CRISTIANI CONTRO ISLAMICI. Le questioni apparentemente religiose fanno comodo a chi comanda, da sempre.

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