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Ancora una volontaria italiana fermata a Tel Aviv
by Servizio Civile Internazionale Thursday, Aug. 05, 2004 at 11:26 PM mail: info@sci-italia.it

UN ALTRA VOLONTARIA ITALIANA BLOCCATA ALL'AEREOPORTO BEN GURION DI TEL AVIV A distanza di otto giorni dall'ultimo episodio di arbitraria applicazione delle regole del diritto internazionale, con l'illegittimo diniego d'ingresso nei confronti di Cittadini Italiani,

UN ALTRA VOLONTARIA ITALIANA BLOCCATA ALL'AEREOPORTO BEN GURION DI TEL AVIV

A distanza di otto giorni dall'ultimo episodio di arbitraria applicazione
delle regole del diritto internazionale, con l'illegittimo diniego
d'ingresso
nei confronti di Cittadini Italiani, lo Stato d'Israele si ripete: alla
volontaria dello SCI, Servizio Civile Internazionale italiano, Dr.ssa Giulia
Palego, 25 anni di Ancona, è stato negato il diritto d'ingresso nel Paese.
Giunta oggi 5 agosto intorno alle 2 pomeridiane all'aereoporto Ben Gurion
di Tel Aviv con un volo di linea Alitalia, la Dr.ssa Palego, laureata in
psicologia, si è vista prima sottrarre illegittimamente il passaporto ed
il telefono cellulare, quindi perquisire i bagagli - senza, ovviamente,
alcun esito di qualche rilievo.
Dopo un'attesa estenuante di oltre 7 ore, le è stato infine appena
notificato
il diniego d'entrata in quella che si autodefinisce come l'unica democrazia
del MedioOriente. A Giulia non è stata fornita alcuna spiegazione, nè nel
corso dell'interrogatorio a cui è stata sottoposta, senza l'ausilio di un
legale nè di personale consolare, nè al momento della notifica del diniego,
con l'unica laconica e generica "giustificazione" delle ormai consuete
quanto
inspiegate "ragioni di sicurezza".
Giulia Palego è già stata due volte in Palestina, entrambe le volte
svolgendo
attività di volontaria con l'ISM, International Solidarity Movement,
organizzazione
di volontari Internazionali, Palestinesi ed Israeliani a guida palestinese
che opera da tre anni in Palestina, chiedendo la fine dell'occupazione
militare
israeliana, utilizzando metodi di protesta esclusivamente basati sull'azione
diretta non-violenta. A nulla sono valsi gli sforzi per far comprendere alle
autorità israeliane
che la Dr.ssa Palego non rappresentava certo una minaccia sul versante della
sicurezza, dal momento che la stessa era giunta là in veste di operatore
ed osservatore umanitario. Questi ultimi aspetti, però, preoccupano
evidentemente
in profondità il Governo Israeliano che ormai da mesi sta rendendo
difficilissimo
- quando non impossibile - l'ingresso nel Paese a chiunque sia intenzionato
a protestare pacificamente - secondo quanto peraltro previsto dal diritto
internnazionale - verso l'illegittima occupazione militare di Tel Aviv,
sia portando aiuto alla popolazione civile Palestinese che semplicemente
assistendo da testimone alle quotidiane azioni di forza dell'esercito della
stella di David.
Se, d'altronde, questo esercito non avesse nulla da nascondere non si
spiegherebbe
il sistematico diniego ad oltre un migliaio di pacifisti negli ultimi due
anni ad accedere alle zone di conflitto.
Ma l'atteggiamento delle istituzioni Israeliane è irremovibile, noi dobbiamo
proteggere la nostra sicurezza. La domanda allora sorge inevitabile: perchè
non farvi aiutare da chi applicando e praticando la metodologia della
non-violenza
non può che coadiuvare un reale processo di pacificazione? Purtroppo sono
i fatti, macroscopici, a rispondere: oltre 3000 civili Palestinesi uccisi
in tre anni dall'inizio della seconda Intifada, un muro che - al di là della
spiegazione che gli si voglia dare - penetra per decine di chilometri in
un territorio che il Diritto internazionale ha fissato con la Green Line
fin dal 1967 (con le recenti sentenza della Corte dell'Aja erisoluzione
ONU a stigmatizzarlo), il progressivo inaridimento di ogni prospettiva di
autodetrminazione politica e/o economica per la società civile Palestinese.
Questi ed altri fattori sono aspetti scomodi da mostrare, tanto scomodi
quanto opprimente è l'occupazione militare che li genera con metodo
scientifico.
A Giulia Palego la nostra solidarietà e i ringraziamenti per aver provato
a far conoscere ed ad aiutare la difficilissima situazione del Popolo
Palestinese.
Non si hanno al momento ulteriori notizie su dove verrà tenuta in custodia
la cittadina Italiana, ed in quale modo ne verrà disposto il reimpatrio.
Provvederemo ad informare tutti i mezzi d'informazione non appena disporremo
di novità su questo caso.
SCI Servizio Civile Internazionale

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ISM Activist Held in Detention; To Be Deported
by International Solidarity Movement Friday, Aug. 06, 2004 at 12:00 AM mail:



Action Alert:
ISM Activist Held in Detention; To Be Deported

Your calls make a difference!

Italian woman, Giulia Palego is being detained at the Tel Aviv, Ben
Gurion airport. She has been told that she is "not welcome" in
Israel and will be deported tomarrow, Friday at 4:00pm.

Giulia is 25 year-old student from Ancona, Italy who recently
graduated with a degree in psychology. She has been to Israel and
Palestine twice before and was an activist with the International
Solidarity Movement, (ISM). Giulia had planned to join the ISM
Freedom Summer Campaign and stay one month in Israel/Palestine.

Giulia arrived today at approximately 2:00pm from Ancona, Italy.
She was detained upon arrival without any explanation. She was not
told anything for nine and a half hours. At 9:30pm she was informed
she could not enter Israel and would be deported Friday at 4:00pm.

Tomarrow a human rights activist will be threatened with
deportation. She is being barred from entering the country because
she is associated with an organization that works to expose the
injustices of the Israeli occupation and because she had planned to
march, peacefully in protest of the Wall, recently ruled illegal by
the International Court in The Hague.

Giulia Palego should be allowed entry into Israel and Palestine.
Please contact via phone, fax or e-mail the following officials and
demand that the Israeli government allow Giulia entry. Demand that
they end their illegal policy of detaining and deporting those who
stand for justice and decency:

Prime Minister Ariel Sharon,
Fax: +972 2 6705475
Telex: 25279 MPRES IL
E-mail: pm_eng@pmo.gov.il
Salutation: Dear Prime Minister

Spokesperson of the Prime Minister <dover@pmo.gov.il>
Foreign Minister Silwan Shalom sar@mofa.gov.il
Fax: 011-972-2-530-3367
Email: sar@mfa.gov.il

Minister of Interior: Avraham Poraz
(fax: +972-2-5666376)(fax: 972-2-6701628)(fax: 972-2-6701585)
Email: sar@moin.gov.il

Minister of Justice: Enav Golomb
State Attorney's Office
Fax: 011-972-2-646-6655


url for nearest Israeli Embassy:
http://www.embassyworld.com/embassy/israel.htm

In addition, please contact your local Israeli mission and inform
them that the world is watching and demand that the Ministry of the
Interior abort this illegal deportation of a non-violent
humanitarian activist.

The contact details for Israeli Missions around the world are as
follows:

• Australia: 02 6273 1309 / 1300
• Canada: 613 567 6450
• France: 01 40 76 55 00
• Germany: 0228 934 6500
• Ireland: 01 668 0303
• Netherlands: 070 376 0500
• New Zealand: 04 472 2362 / 8
• UK: 020 7957 9500
• USA: 202 364 5500

Your calls, e-mails and faxes make a difference for Giulia and all
of us who work for justice!

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