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6 precario, siamo ribelli, reddito per tutt@
by G.A,P. Monday, Nov. 01, 2004 at 6:30 PM mail:

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6 precario, siamo ribelli, reddito per tutt@

Il 6 novembre è la nostra giornata. Giornata per il reddito, giornata d’espressione e di conflitto del sindacalismo di base e del precariato sociale diffuso, delle vertenze sul lavoro così come delle lotte che siarticolano sul terreno della casa, dei migranti, dei saperi. Si tratta di un passaggio importante, dopo mesi significativi di lotte emerse sututto il territorio nazionale ed europeo: dai autoferrotranvieri, agli scontri interni ad aziende in via di ristrutturazione, dai lavoratori delle cooperative sociali ai ricercatori precari, dagli studenti ai disoccupati meridionali. Una giornata di conflitto, appunto, che sia in grado di tenere assieme la variegata costellazione della precarietà attraverso forme di lotta e obiettivi comuni. Non soltanto un corteo, ma un processo che partirà fin da domani con azioni e apparizioni di San Precario dislocate nelle diverse realtà territoriali. Con l’occupazione dei treni per il diritto alla mobilità gratuita, le azioni della mattina e del pomeriggio sul tema del caro-vita, la Street Parade pomeridiana, costruiremo un’intera giornata di lotta su reddito e precarietà. Questo momento unitario darà voce alle tante istanze di conflitto territoriale con l’obiettivo di determinare materialmente un nuovo spazio pubblico, un nuovo percorso sociale, in grado di contrastare l’offensiva iper-liberista berlusconiana, ma respingendo, altrettanto, le opzioni “temperate” e concertative della Gad, pacchetto Treu insegna, o di chi, riscoprendo d’improvviso il valore della presenza dipiazza, si appresta a Governare o spera di farlo.

Milano, NoWorkFestival Assemblea Rete per il reddito e i diritti (24 ottobre) Rete Precog

 

Appello della Rete per il reddito: REDDITO PER TUTTI/E, GUERRA PER NESSUNO

CUB: IL 6 NOVEMBRE IL CONFLITTO SOCIALE IN PIAZZA

 

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San precario
by Alessandro Tuesday, Nov. 09, 2004 at 1:15 PM mail:

Vorrei fare una riflessione su quento accaduto sabato alla manifestazione.
Approvo l'iniziativa contro il precariato,la finanziaria e in generale le enormi difficolta economiche che tutti, da studenti a lavoratori, affrontiamo.
Ma non accetto che un intero movimento possa essere messo in ombra per colpa di esibizionisti come Casarini,Caruso,D'Erme etc.
Ho apprezzato altri gesti dimostrativi dei Disobbedienti, ma l'ultimo è inaccettabile.
Prima di agire bisogna usare la testa.L'espropio proletario si è trasformato in una rapina in piena regola con il solo effetto, e lo ripeto così è più chiaro, di aver aperto le danze alla critica di destra che da ora in poi accomunerà il Movimento a dei rapinatori, negando ancora di più la sua importanza nel paese.

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San precario (2)
by Oddio un'altro santo Tuesday, Nov. 09, 2004 at 11:03 PM mail:

Cari amici, se i padroni rubano non vanno in galera, Tanzi per fare un'ultimo esempio. Se rubo un'arancia o una pagnotta, io vado in galera. Quindi il problema non si pone neanche se condannare o no l'esproprio proletario e dimenticarsi gli esprori ai proletari!!

Non è neanche giusto dire che fare delle azioni di esproprio causa la reazione dei padroni, perchè di fondo siamo tutti d'accordo che i padroni rubano ai lavoratori in proporzioni sempre maggiori reddito e vita.

Anche se non si facessero azioni di questo genere i padroni continuerebbero a rubare, quindi è inutile stare a condannare chi di sua propria natura è ladro inveterato.

Invece il pericolo è il movimento senza idee, per esempio in Argentina di espropri ne hanno fatti in quantità industriale, ma purtroppo non hanno risolto molto i problemi degli argentini, in quanto di natura la gente non nasce ne ladra ne delinquente. Questo non ci esime dall'essere all'altezza del nemico che abbiamo di fronte e di difenderci nella giusta maniera.

Ritorniamo alle idee, che idee ci sono dietro l'esproprio proletario?
Intanto c'è l'idea che questo esproprio lo fa chi è precario, ma non è vero, leggendo le cronache gli espropriatori non sono solo precari. Quindi già eleggere i precari ad avanguardia organizzata del movimento rivoluzionario italiano è una grossolana approssimazione. Altre idee che sono non idee è che trasformandoci tutti in delinquenti mettiamo lo Stato in minoranza a causa della forza del movimento che monta irresistibile e senza limiti. Ma allora perchè ogni anno c'è un santo nuovo a cui votarsi, oggi è san precario, ieri era la mariagiuana per tutti, ecc.
Le tutine bianche sono finite in lavanderi sporche di sangue, eppure quello si che era scontro vero, violento e sanguinoso. Ma allora si può dedurre che la via è quella pacifica degli espropri. Haime lo Stato e suoi fascisti in divisa rimarranno tranquilli, non si scateneranno contro chi anche ingenuamente a approfittato per prendersi un computer. I fieri rivoluzionari hanno già specificato gli oggetti che non sono di sinistra nell'esproprio. I Rolex non si possono espropriare!!!
Ma via siamo seri con arzigogoli e azioni che di organizzato non hanno che la presenza dei fotografi e della stampa che involontariamente saranno la fonte di schedature poliziesche che il movimento "rivoluzionario" ha esso stesso messo impiedi.

Senza un'idea generale del futuro di questa società e una svolta rivoluzionaria continueremo a pensare che con la trattativa potremmo conquistare il "reddito di cittadinanza", san redditto, un'altro di quei santi ricorrenti. Ma allora perchè non mettere a capo un sindacalista, i professionisti della contrattazione?

Se la via rivoluzionaria è la riproduzione di una contrattazione con lo Stato, ecco un san casarini a portata di mano!!

Saluti (spero) solidali e rivoluzionari a tutti i lavoratori precari e che si sviluppino lotte rivoluzionarie che mettano le basi per cambiare in modo radicale la nostra società!!

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