Viste e lette le seccate e prolisse risposte in difesa dei wu ming da parte di wu ming 1 e di valerio evangelisti penso di aver finalmente capito cosa pensano i lor signori, degli autori delle critiche che di volta in volta qualcuno di noi ha mosso loro. Siamo schifosi invidiosi della loro popolarità, probabilmente siamo pagati da qualche ente dello stato parallelo e più semplicemente siamo accecati dal livore. Bene, che dire? Troppa grazia s.antonio.
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In questa sede quindi a tal proposito desidero gettare la maschera e rivelare al mondo la nostra vera identità. Siamo i Visitors, siamo una coltura di piccoli insignificanti omini invidiosissimi delle vostre magnifiche opere, dentro di noi si celano dannosissimi e beceri serpenti o comunque schifosissimi rettili a sangue freddo. Cari wu minghi, vi tenevamo sotto osservazione da secoli dal nostro pianeta, ma ora che la vostra guerriglia culturale nel territorio del nemico (pressi di Arcore) si è fatta inarrestabile a colpi di reading con quartetti musicali e a colpi di dotti articoletti sul copyleft, abbiamo deciso di intervenire anche noi nel variegato mondo della cultura e dell’editoria.
AAA. Anche noi siamo in cerca di un guru sinistroide che se ne sbatte i coglioni del lavoro e dei lavoratori, che ne sò, visto che Eco è già occupato abbiamo pensato a un Ghezzi per esempio. Anche noi siamo in cerca di un bell’editore fascista che ci permetta di metterlo alle corde nel suo territorio, e checcazzo. E noi siamo pure più duri. Di Cesare Battisti ce ne sbattiamo i coglioni, per di più scrive libri brutti ed è pure scappato. Noi siamo più brutti, vecchi e invidiosi e se proprio dobbiamo sceglierci un paladino armato degli anni ’70 scegliamo il migliore, Mario Moretti, che almeno qualcosina di serio l’ha fatta, non è scappato e non scrive romanzetti noir.
Sono ben accetti altri Visitors, nessuno è precluso. L’unica condizione vincolante è l’odiare a morte la cultura borghese di sinistra, quella che si finge massimalista e quella volutamente elitaria. Non ce ne sbatte un cazzo della mitopoiesi rizomatica o delle pantere nere.
