Cos'è Blue Stream?
In Italia quasi nessuno lo sa (se non i vertici Eni), ma in Kazakistan, soprattutto a
Karachaganak, ed in Russia, sulle rive del mar Nero, lo sanno benissimo.
Osserviamo un attimo questa notizia lanciata il 23 novembre 1999, ormai tre anni fa.
Eni: Saipem firma a Mosca contratto Blue Stream
Blue Stream Pipeline Company BV, società paritetica costituita tra Eni e Gazprom
nel quadro dell'alleanza strategica tra i due Gruppi, ha firmato oggi a Mosca con Saipem SpA,
Bouygues Offshore SA ed il Consorzio giapponese a cui partecipano Mitsui Co. Ltd., Sumitomo
Corporation e Itochu Corporation, il contratto per la progettazione, l'ingegneria,
l'approvvigionamento e la costruzione della sezione offshore del gasdotto Blue Stream che
collegherà, attraverso il Mar Nero, i maggiori campi gas della Federazione Russa al
mercato turco.
La sezione offshore del gasdotto Blue Stream sarà composta
dalla stazione di compressione di Beregovaya e da due condotte sottomarine
della lunghezza di circa 380 chilometri che saranno posate ad una profondità
massima di 2150 metri.
Il trasporto del gas comincerà nel 2001 dopo la posa della
prima linea. Il completamento dei lavori è previsto per l'anno 2002.
Il valore del contratto è di 1,7 miliardi di USD. La quota di competenza Saipem
è di circa un miliardo di USD. Il contratto entrerà in vigore all'adempimento
di alcune condizioni, la principale delle quali è l'approvazione dell'accordo
intergovernativo di esenzione fiscale. Blue Stream Pipeline Company provvederà
al fabbisogno finanziario del progetto con mezzi propri (20% degli investimenti),
utilizzerà inoltre schemi di finanziamento incluso il credito all'esportazione.
La sezione a terra del gasdotto in territorio russo sarà
costruita e gestita da Gazprom, mentre quella sul territorio turco dalla
compagnia locale Botas.
Il progetto del gasdotto Blue Stream, sostenuto dal governo della
Federazione Russa e da quello della Repubblica di Turchia sulla base dell'Accordo
intergovernativo del 15 dicembre 1997, renderà possibile l'esportazione
di 16 miliardi di metri cubi di gas all'anno dalla Russia alla Turchia.
Ecco cos'è Blue Stream: è tutta qui.
Il gas del Kazakistan viaggia nella pipeline onshore costruita da Gazprom
fino a Beregovaya, sul mar Nero, dove il gas sarà ricompresso per compensare le
perdite di carico, e immesso sulla sezione offshore fino in Turchia. La
sezione offshore è Made in Italy.
La situazione, dopo il fatidico 23 novembre 1999, si è evoluta.
La seguente notizia, del 6 giugno 2000, risolve gli intoppi fiscali di cui si è letto sopra.
Eni: il Parlamento Turco approva il protocollo fiscale relativo al Blue Stream
Superato l'ultimo passaggio parlamentare dell'iter autorizzativo
intergovernativo russo-turco per la realizzazione del progetto.
Con l'approvazione del protocollo sulla fiscalità da parte del parlamento
turco avvenuta lo scorso venerdi ad Ankara, si supera l'ultimo passaggio parlamentare
del complesso iter autorizzativo intergovernativo
russo-turco per la realizzazione del progetto Blue Stream. Dopo la russa
Duma, anche il parlamento turco ha dato pienezza giuridica al protocollo
che regola gli aspetti fiscali relativi alla realizzazione delle più
grandi infrastrutture di trasporto energetico offshore mai concepita nella
storia del gas in soluzione unica. L'Eni e la russa Gazprom sono stati
gli architetti di questo grande disegno.
" Questa decisione del Parlamento turco - ha affermato l'Amministratore
Delegato dell'Eni Vittorio Mincato - rappresenta un passo di fondamentale
importanza per la realizzazione di uno dei più grandi progetti gas
mai attuati al mondo. Il crescente successo del progetto è una prova
della capacità tecnologica e progettuale dell'Eni in campo internazionale,
e da respiro al processo di espansione all'estero del Gruppo, soprattutto
nei mercati con più elevato tasso di sviluppo".
"E' un risultato importantissimo - ha proseguito Vittorio Mincato
- anche per le rilevanti potenzialità della regione del Caspio,
dove esistono grandissime prospettive di sviluppo nel settore degli idrocarburi
e questo di Blue Stream, è il primo progetto di trasporto di gas
che si avvicina alla realizzazione. Molti non ci credevano, ma tutta la
storia dell'Eni è fatta di grandi sfide".
L'opera, nella sua essenza, collega il sistema dei gasdotti
russi della regione di Krasnodar nella Russia meridionale alla dorsale
turca del gas che passa per Ankara tramite un maxigasdotto della lunghezza
complessiva di circa 1250 km articolato in tre segmenti. Al tratto di gasdotto
a terra in territorio russo (ca 370 km), segue il tratto offshore, costituito
da due linee della lunghezza ciascuna di 380 Km, che dalla stazione di
compressione di Beregovaia raggiungono attraverso il Mar Nero la costa
turca a Samsun, da dove infine un gasdotto di 470 km prosegue fino alla
capitale turca. Nell'attraversamento del Mar Nero il gasdotto raggiunge
la profondità di 2150 m, profondità mai raggiunta finora
al mondo, in condizioni ambientali assai complesse.
Le tecnologie avanzate disponibili nel Gruppo Eni, in particolare
in Saipem e Snamprogetti, hanno consentito di individuare i corridoi più
idonei, il dimensionamento e le caratteristiche dei materiali, le tecniche
di posa e le modalità di manutenzione, rendendo così possibile
la realizzazione di quella che si prospetta come l'opera di ingegneria
tecnologicamente più avanzata a livello mondiale nel settore delle
acque ultra profonde.
La Saipem e Snamprogetti vantano, infatti, più di trent'anni
di esperienza nella ricerca e nell'applicazione di tecnologie avanzate
per la progettazione, realizzazione ed impiego di grandi mezzi marini ed
apparecchiature per l'esecuzione di progetti in acque profonde. La Saipem
7000, un gigantesco pontone posatubi, attrezzata con una torre di posa
da 4500 tn, alta 135 mt e con due gru da 7000 tn ciascuna, consente l'impiego
di una tecnologia innovativa che supera i precedenti sistemi applicati
finora per la posa di tubazioni in acque profonde e permetterà di
raggiungere profondità di 3000 metri.
Per la realizzazione, il finanziamento e l'esercizio dell'opera a mare Eni e Gazprom
hanno costituito su base paritetica la Blue Stream Pipeline Company BV (BSPC).
Il gasdotto nella sua configurazione di progetto consentirà
a regime di trasportare 16 miliardi di mc di gas naturale all'anno, cui
corrisponde nel periodo degli attuali accordi intergovernativi un volume
complessivo di 400 miliardi di mc. Questa ingente risorsa contribuirà
in modo significativo a soddisfare il fabbisogno energetico della Turchia
e ne assicurerà lo sviluppo industriale ed economico. La Turchia
rappresenta il mercato gas con i maggiori tassi di crescita in Europa:
al 2010 la domanda di gas nel Paese potrebbe raggiungere i 40-50 miliardi
di metri cubi l'anno, contro i 13 attuali.
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