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Rumsfeld ironizza su Schroeder
by Jack Wednesday, Aug. 21, 2002 at 5:16 PM mail:

Il segretario di stato alla difesa degli Usa parla di un imminente attacco all'Iraq e fa ironia sull'opposizione di Schroeder

Fonte:Euronews

"La storia dà torto a chi esita". Con queste parole Donald Rumsfeld, segretario di stato alla difesa degli Usa, ha liquidato i dubbi che molti paesi alleati nutrono sulla campagna militare in Iraq.

Washington accusa il regime iracheno di sviluppare armi di distruzione di massa ma il minacciato intervento armato, contrariamente a quanto accadde con l'Afghanistan, non raccoglie consensi generalizzati e tantomeno unanimità.

"Credo che i leaders saranno chiamati molto presto a prendere decisioni. Quando si arriva a questo livello, il tono e il ritmo cambia radicalmente", argomenta Rumsfeld, che ironizza sull'opposizione del tedesco Schroeder ("è in campagna elettorale", ha detto senza nominarlo) e indica in Baghdad il vero centro delle minacce al mondo libero.

Del tutto diversa l'opinione dell'ex ispettore delle Nazioni Unite, Scott Ritter, che in una conferenza stampa a Washington commenta con asprezza le parole del segretario di Stato alla Difesa.

"Rumsfeld dice che l'Iraq va avanti con decisione e che impiega strutture nascoste e sotterranee. Ma queste sono solo ipotesi speculative"

E a conferma dell'immagine di un Iraq del tutto estraneo alle accuse statunitensi, le autorità di Baghdad hanno accompagnato i giornalisti a vedere un deposito di alimenti per l'infanzia, che secondo Washington sarebbe invece un laboratorio per produrre armi chimiche.

"Nè armi chimiche nè batteriologiche, nè qui nè altrove. L'Iraq è pulito", dice Mohammed Ameen, funzionario del governo.

Per gli iracheni, gli Usa stanno cercando ogni pretesto per giustificare quella che giudicano una aggressione al loro paese. Il vicepresidente Tarek Aziz ha detto alla CBS che qualsiasi tentativo di rovesciare Saddam "risulterà un fallimento".




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Se c'è l'attacco tutti in piazza
by PROPOSTA Wednesday, Aug. 21, 2002 at 5:28 PM mail:

Alla prima bomba sganciata da Bush sull'Iraq propongo di scendere tutti in piazza,ma stavolta senza bandiere ,ne' tantomeno rappresentanze di partiti,solo una miriade di persone di ogni età a gridare " Bush vaffanculo tu e la tua guerra di merda!"

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Perché stanno massacrando gli IRAKENI?Leggete ....
by Sa Dam Hus AiN Wednesday, Aug. 21, 2002 at 5:46 PM mail:

L'accordo di coooperazione,per un valore di 40 miliardi di dollari,rafforza i gia' stretti legami tra Mosca e Baghdad e rende piu'difficile a Bush ottenere il consenso della Russia e di altri Paesi occidentali ai suoi piani di attacco all'Iraq:Televideo 17/08 17:58 Russia e Iraq stanno per firmare un piano quinquennale di cooperazione nei settori energetico e delle infrastrutture.Lo rivela il quotidiano Usa'Washington Post',che ha appreso la notizia da fonti russe e irachene. .I termini del piano sono stati confermati a un'agenzia di stampa dall'ambasciatore iracheno a Mosca.
nOTA SEGUENTE IN SPAGNOLO
NUEVAS REVELACIONES SOBRE EL PASADO EMPRESARIAL DEL PRESIDENTE DE EE.UU.
Bush, más comprometido con los fraudes
El gobierno del presidente estadounidense George W. Bush aparece cada vez más perjudicado en su lucha contra la corrupción por asuntos que implican al mandatario, al vicepresidente, Dick Cheney, e incluso a la Comisión de Operaciones Bursátiles (SEC), creada para perseguir a empresarios inescrupulosos.Mientras su agenda se ve forzada a referirse todo el tiempo al tema, Bush intentará nuevamente hoy, durante una visita a Alabama, restablecer la confianza de los inversores con un discurso centrado en el vigor de la economía estadounidense.Casi a diario aparecen nuevas revelaciones sobre esos casos, que ponen a la administración republicana a la defensiva, mientras Bush ha lanzado una ofensiva para "limpiar" el mundo de los negocios, quebrado por los escándalos financieros.El diario The Washington Post afirmó ayer que Bush conocía en 1990 las dificultades financieras de la petrolera Harken Energy Corporation antes de vender, por cerca de un millón de dólares, sus acciones en la sociedad texana. En ese momento miembro del consejo administrador y consultor de Harken, Bush recibió, 16 días antes de vender sus acciones, un informe de Harken sobre las perspectivas financieras de las filiales, según la información del Post. La SEC, organismo de control bursátil, había abierto una investigación sobre esa venta de acciones de Bush y había llegado a la conclusión de que no había elementos suficientes para abrir un proceso por un presunto delito cometido. La oposición demócrata reclamó, hasta ahora sin éxito, que la Casa Blanca pida a la SEC que publique los resultados de su pesquisa sobre Bush. En el asunto Harken, el mandatario reconoció que recibió de la sociedad préstamos muy ventajosos. Esa práctica no es ilegal, pero Bush propuso, en su discurso anticorrupción, hace una semana en Wall Street, que los préstamos a los administradores se prohíban de ahora en adelante.Para los demócratas, Bush muestra su "hipocresía" en esta historia de préstamos al señalar a los estadounidenses "hagan lo que digo pero no lo que yo hice".Por su parte, el secretario de Comercio, Donald Evans, rechazó las críticas. "No hay nada" contra Bush —dijo ayer— en el caso Harken que no sean ataques que demuestran "la podredumbre política, de la que el pueblo de EE.UU. está cansado".Evans agregó que los mercados bursátiles de EE.UU. mejorarán "pronto" por la recuperación económica y el aumento de los beneficios de las empresas. El otro golpe contra Bush fue la denuncia en la prensa, el sábado, de que el subsecretario de Justicia, Larry Thompson, jefe de la brigada fi nanciera anticorrupción creada por el propio presidente, fue administrador de una sociedad de tarjetas de crédito implicada en fraudes.La empresa, Providian Financial, pagó US$ 400 millones para terminar con procesos por estafa a sus clientes y por inflar sus resultados financieros. Los fraudes fueron cometidos cuando Thompson era miembro del consejo de administración de Providian. A esas revelaciones se suma el caso del vicepresidente Cheney, quien estaría implicado en presuntas manipulaciones contables en la empresa texana Halliburton cuando se desempeñaba como director, de 1995 a 2000.
N.Y. Times: Reagan aiuto'Saddam Hussein
by porcello Sunday August 18, 2002 at 04:51 PM
Prima li "aiutano" ad ammazzarsi per vendergli le loro obsolescenti armi a caro prezzo, poi finito il mercato e tornati "scomodi" i loro amici perché vogliono anche loro con le armi da terzo mondo che si sono aggiudicate ad una fiera dei "diritti umani" una buona porzione di petrolio del golfo....li vogliono "far fuori":LIQUIDARE INSOMMA. VEDI NORIEGA E BIN LADEN trá gli altri, come molti dittatori africani e lo stesso Lenin, Mussolini Stalin Hitler.........
La storia dei rapporti tra Usa e Iraq si arricchisce di nuovi particolari. Il 'New York Times' scrive che negli anni Ottanta il presidente americano Ronald Reagan forni' aiuti tattici all'Iraq impegnato nella guerra contro l'Iran malgrado sapesse che gli iracheni facevano uso di armi chimiche. Le informazioni degli Stati uniti aiutarono Saddam Hussein grazie alle osservazioni satellitari.Del programma era al corrente anche l'attuale segretario alla difesa Colin Powell che ha definito 'totalmente erronee' le notizie.

italy.indymedia.org/news/2002/08/72581_comment.php#72583
Sulla russia stai toppando
by Lola 49 Tuesday August 20, 2002 at 05:24 PM
I RUSSI sono sul piano del diritto internazionale dei violatori tanto come lo sono i tuoi YANKEE:la CECENIA é ai Russi come l' IRAQ lo é per gli USA.(PER FARTI UN ESEMPIO...!!!) ;-(.
NON INTERVERRANNO MAI:LEGGI QUA CHE ROBA:
Le truppe RUSSE stanno preparandosi per un'invasione possibile della Georgia per chiudersi giù le basi usate dai guerrillas dei Checheni,ma molte forze munite ramshackle della Russia di dubbio,già impantanate in Chechnya, sono capaci di lancio della guerra nuova.Le truppe RUSSE stanno preparandosi per un'invasione possibile della Georgia per chiudersi giù le basi usate dai guerrillas del Chechen, ma molte forze munite ramshackle della Russia di dubbio, già impantanate in Chechnya, sono capaci di lancio della guerra nuova.Due anni dopo che la crisi nei militari sia evidenziata dalla perdita del sommergibile di Kursk, saltata a parte dal relativo le proprie torpedini difettose,promesse le riforme militari si sono arrestate.Il blu marino ha relative perdite di tappo complete delle mani nei reattori delle dozzine dei relativi sommergibili nucleari d'arrugginimento. L'esercito rosso una volta che-temuto ha dimostrato incapace di sottomissione dei guerrillas di Chechen, con le circostanze così torve che molti battaglioni devono coltivare il loro proprio alimento per rimanere vivi.Il Kursk che si affonda in agosto 2000 ha condotto il presidente della Russia, Vladimir Putin, ai cambiamenti della domanda, nominanti il suo amico Sergei Ivanov, capo del servizio segreto come assistere della difesa. Il suo lavoro doveva ridurre i numeri drasticamente dell'esercito da 1,2 milione - 800.000. Ma più un anno di più successivamente,le riforme sono venuto a mancare.
"[ Ivanov ] non è riuscito,tutto è conforme," l'analista che della difesa de Mosca Pavel Felgenhauer ha detto allo Scotsman."quando è entrato, ha trovato l'esercito non ha avuto 1,2 milione truppe ma 1,35 milioni.Sta provando ora a tagliarlo a 1,2 milioni."La Russia non può permettersi tali numeri: il relativo preventivo della difesa è lo stesso di quello della Svizzera.Il risultato è inevitabile. Molti militari di leva vanno non pagati ed unfed. Le armi più non funzionano, gli aerei non possono volare per mancanza di parti e di combustibile."in Russia ed altre Repubbliche sovietiche precedenti, arresto di aerei e degli elicotteri regolarmente," ha detto Alexander Golts, un analista della difesa al giornale della Russia de Mosca. La putrefazione ha raggiunto a destra alla parte superiore, infettante persino il corpo del élite dell'esercito.Le celebrazioni che annuali di giorno dei paratroopers questo mese si è concluso nel disastro,con un uomo ucciso nelle battaglie simulate caotiche in st Petersburg quando un razzo ha entrato fuori-obiettivo nella folla e dozzine dei paratroopers drunken che brawling con gli spectators.A Mosca sopra lo stesso giorno,200 ex paratroopers,anche bevuto,rampaged attraverso i mercati,commercianti knifing hanno creduto per essere Chechen.Mentre la NATO ha passare una decade che cambia le relative tattiche di guerra fredda, il remains della Russia wedded a strategia di Soviet-era."ancora è la stessa forza sovietica,ma degradato molto male,"Felgenhauer detto."ci sono rapporti costanti di fucilazione delle unità interne, soldati che uccidono gli ufficiali."Più difettoso di tutto è lo sforzo imposto dalla guerra di Chechen, ora stridente verso il relativo terzo anniversario.Più di 20 Russi sono stati uccisi nella lotta della questa settimana.Piuttosto che richiami questi problemi,i hawks nel Kremlin sembrano risoluto andare sull'offensiva. Arrabbiato che le unità di Chechen possono riposarsi e rearm nella Georgia,Mosca sta studiando la possibilità di lanciare un'invasione in grande scala. Felgenhauer ritiene che questo allungherebbe una forza crisi-strappata troppo lontano."potrebbero invadere," ha detto "ma ci sarebbe difficoltà."
news.scotsman.com/international.cfm?id=897742002

italy.indymedia.org/news/2002/08/72284.php
che vuol dire?
by sam Tuesday August 20, 2002 at 09:28 PM
Proprio perchè la russia ha il casino cecenia in casa non vuole casini fuori porta. La russia, come l'Europa non può fare a meno dei capitali sauditi: questa è una guerra per togliere di mezzo Saddam e immettere sul mercato il petrolio iracheno. E' una guerra per condizionare lo strapotere dei capitali sauditi; si ammazzano gli irakeni per battere i sauditi. Tutto il resto sono palle.
E' una guerra tra capitalismi (non dimentichiamo che ogni buon mussulmano all'estero versa i suoi risparmi alla moschea e non alle banche occidentali) ed è proprio questa anomalia che turba il "mercato", i sauditi finanziano le moschee, le associazioni e il fondamentalismo islamico? E noi facciamo scendere il prezzo del petrolio, l'operazione non costa neanche troppo: qualche centinaio di migliai di irakeni ammazzati.Per me,per voi,penso per tutti voi,la questione non è se la Russia o chi si oppone è buono o cattivo, la questione è l'eterna immoralità del capitale e l'orrore dei morti ammazzati per difenderlo

altre campane
by cico Wednesday August 21, 2002 at 09:36 AM
qui alcuni articoli sull'argomento dalla Pravda
http://english.pravda.ru/main/2002/08/20/34815.html

altre campane 2a parte
by cico Wednesday August 21, 2002 at 04:13 PM
La guerra contra el terrorismo: la Casa Blanca suma más acusaciones contra el régimen iraquí
EE.UU.: llegó el momento de atacar a Irak
El secretario de Defensa, Donald Rumsfeld, dijo que miembros de Al-Qaeda se refugian en ese país y que es la hora de actuar.Subrayó que sería ridículo pensar que Bagdad desconoce la presencia de terroristas
Comparó a Hussein con Hitler.Advierten sobre las consecuencias que tendría un ataque.

WASHINGTON.- Mientras crecen las voces de advertencia en las filas del gobierno y del Partido Republicano sobre las consecuencias que podría tener una guerra con Irak, los más duros de la administración de George W. Bush continúan desempolvando argumentos para justificar un ataque contra el régimen de Saddam Hussein.El secretario de Defensa, Donald Rumsfeld, uno de los halcones del gobierno republicano, dijo ayer que existen en territorio de Irak células del grupo terrorista Al-Qaeda y que sería ridículo pensar que el gobierno de Saddam Hussein lo desconozca.
"Algunos miembros de Al-Qaeda que salieron de Afganistán hacia varios puntos fueron a Irak", sostuvo ayer el titular del Pentágono, un día antes del inicio de una cumbre sobre la política de defensa del gobierno norteamericano en el rancho del presidente Bush en Crawford, Texas.Es la segunda vez en pocos días que el secretario de Defensa advierte sobre la presencia de militantes de la organización de Osama ben Laden en territorio del país que la administración Bush podría atacar para desalojar del poder a Hussein."En una dictadura viciosa y represiva que ejerce prácticamente el control total de su población es muy difícil imaginar que el gobierno (de Bagdad) no esté al tanto de lo que ocurre en su país", señaló Rumsfeld en una conferencia de prensa, al tiempo que declaró: "Llegó el momento de intervenir en Irak".Bush presidirá hoy una reunión de las máximas autoridades militares del país para analizar el programa de defensa contra misiles balísticos. Hasta su rancho llegarán el vicepresidente Dick Cheney; Rumsfeld; el jefe del Estado Mayor conjunto, general Dick Myers, y otros altos mandos militares.El secretario de prensa de la Casa Blanca,Ari Fleischer,reconoció ayer que la cuestión iraquí estará con seguridad en la agenda de los temas por discutir, mientras fuentes de la administración negaron que en ese encuentro se fuera a planificar un ataque contra Irak.El gobierno de Bush acusa a Saddam Hussein de ser un dictador que apoya al terrorismo internacional -lo incluyó en el "eje del mal"- y que por tal motivo podría actuar militarmente para sacarlo del poder. Rumsfeld dijo incluso que el líder iraquí representa una amenaza global, como Hitler en los años 30.Entre los duros de la administración republicana se encuentra también la consejera de Seguridad Nacional Condoleezza Rice, que la semana pasada justificó una operación militar contra Irak.
Voces críticas
En cambio, tres ex funcionarios de alto rango de administraciones republicanas han alzado sus voces para advertir sobre los riesgos que podría acarrear una operación militar.El ex secretario de Estado Henry Kissinger y el ex asesor de Seguridad Nacional durante el gobierno de Bush padre, Brent Scowcroft, señalaron que están de acuerdo en la remoción de Hussein pero advirtieron que la forma en que se está manejando el gobierno pone en peligro la política de alianzas con los países árabes y amenaza con desestabilizar aún más la región del Medio Oriente.Ambos ex funcionarios republicanos señalaron en columnas en los diarios The Washington Post y The Wall Street Journal que la Casa Blanca no está mostrando que Irak sea una amenaza urgente para Estados Unidos.A partir de ello, Rumsfeld comenzó a señalar con insistencia la presencia de militantes de la red terrorista Al-Qaeda en territorio iraquí.Incluso, trascendió ayer que Estados Unidos consideró la posibilidad de lanzar operaciones militares encubiertas en el norte de Irak, ante la confirmación de que extremistas islámicos conocidos como Ansa al-Islam y vinculados con Al-Qaeda estaban haciendo pruebas con armas químicas. Sin embargo, la operación se desechó porque el monitoreo de inteligencia demostró que no se trataba de una operación organizada, según funcionarios del gobierno.Scowcroft señaló que un ataque a Irak en este momento "podría amenazar seriamente, si no destruir, la campaña global contra el terrorismo". Scowcroft fue el encargado de las negociaciones para armar la coalición internacional,en 1991, durante la Guerra del Golfo.El ex asesor de Bush padre destacó además que un ataque podría desencadenar el uso de armas químicas por parte de Irak contra Israel, en una forma de desatar una guerra entre Jerusalén y el mundo árabe.A pesar de que Hussein "tiene en sus manos la amenaza de armas de destrucción masiva, y nuestra inteligencia en eso es clara, no entiendo por qué tenemos que lanzar ahora un ataque cuando todos nuestros aliados se oponen", dijo por su parte el ex secretario de Estado de Bush padre Lawrence Eagleburger.
Por Jorge Rosales
Corresponsal en EE.UU.
.<< Comienzo de la notaWASHINGTON.- Mientras crecen las voces de advertencia en las filas del gobierno y del Partido Republicano sobre las consecuencias que podría tener una guerra con Irak, los más duros de la administración de George W. Bush continúan desempolvando argumentos para justificar un ataque contra el régimen de Saddam Hussein.El secretario de Defensa, Donald Rumsfeld, uno de los halcones del gobierno republicano, dijo ayer que existen en territorio de Irak células del grupo terrorista Al-Qaeda y que sería ridículo pensar que el gobierno de Saddam Hussein lo desconozca."Algunos miembros de Al-Qaeda que salieron de Afganistán hacia varios puntos fueron a Irak", sostuvo ayer el titular del Pentágono, un día antes del inicio de una cumbre sobre la política de defensa del gobierno norteamericano en el rancho del presidente Bush en Crawford, Texas.Es la segunda vez en pocos días que el secretario de Defensa advierte sobre la presencia de militantes de la organización de Osama ben Laden en territorio del país que la administración Bush podría atacar para desalojar del poder a Hussein."En una dictadura viciosa y represiva que ejerce prácticamente el control total de su población es muy difícil imaginar que el gobierno (de Bagdad) no esté al tanto de lo que ocurre en su país", señaló Rumsfeld en una conferencia de prensa, al tiempo que declaró: "Llegó el momento de intervenir en Irak".Bush presidirá hoy una reunión de las máximas autoridades militares del país para analizar el programa de defensa contra misiles balísticos. Hasta su rancho llegarán el vicepresidente Dick Cheney; Rumsfeld; el jefe del Estado Mayor conjunto, general Dick Myers, y otros altos mandos militares.El secretario de prensa de la Casa Blanca, Ari Fleischer, reconoció ayer que la cuestión iraquí estará con seguridad en la agenda de los temas por discutir, mientras fuentes de la administración negaron que en ese encuentro se fuera a planificar un ataque contra Irak.El gobierno de Bush acusa a Saddam Hussein de ser un dictador que apoya al terrorismo internacional -lo incluyó en el "eje del mal"- y que por tal motivo podría actuar militarmente para sacarlo del poder. Rumsfeld dijo incluso que el líder iraquí representa una amenaza global, como Hitler en los años 30.
Entre los duros de la administración republicana se encuentra también la consejera de Seguridad Nacional Condoleezza Rice, que la semana pasada justificó una operación militar contra Irak.

Un tirón de orejas para Bush hijo
by cico Wednesday August 21, 2002 at 04:17 PM
WASHINGTON.-Los problemas personales entre los dos presidentes Bush -el actual y el ex-salieron a la luz días atrás cuando el servidor más fiel de la familia, Brent Scowcroft,escribió en The Wall Street Journal un artículo titulado"No ataquen a Saddam",que dejó a todos boquiabiertos.Scowcroft le dio la espalda a los denodados intentos conservadores de vincular a Saddam con los atentados del 11 de septiembre.Los belicosos partidarios de Bush aún tienen que ofrecer una lógica persistente y persuasiva para arremeter contra Saddam, más allá de vociferar qué"maligno"es,como si él fuera el único. Scowcroft detalló todos los motivos por los cuales invadir Irak no tiene sentido:pondría en peligro, y acaso destruiría, nuestra campaña global contra el terrorismo; uniría al mundo árabe contra nosotros;nos obligaría a permanecer allí para siempre;forzaría a Saddam a utilizar sus armas contra nosotros o contra Israel.Nadie que sepa cuán estrecha es la relación de Scowcroft con el ex presidente Bush cree que no consultó primero con Bush padre.¿Permitió el presidente N° 41 que su antiguo valet de la política exterior enviara un mensaje al presidente N° 43 por no soportar el hecho de hacerlo por cuenta propia?El padre es hipersensible respecto de intervenir y reacio a asesorar.No quiere que su orgullo se interponga en el camino de las decisiones su hijo respecto de lo que es correcto."Es una relación muy extraña", expresó un ex asesor del padre. "Es tan cuidadoso de las prerrogativas de su hijo que no creo que le diga cuál es su parecer", añadió. Pero Bush padre debe de estar harto de ser la punching ball política de su hijo. En todos los temas, desde la cuestión de los impuestos hasta Irak, el hijo ha tratado de aprovechar los fracasos del padre ante los ojos de los conservadores como una libreta de apuntes a la inversa.Debe de ser mortificante para Bush padre escuchar que los conservadores expresen que el hijo tiene que completar en Irak la tarea de la que él se apartó en forma pusilánime. Después de todo, su legado de mayor orgullo fue empeñarse en armar una coalición global para defender el principio de que ningún país puede simplemente invadir a otro sin provocación. Ahora el hijo podría destruir la coalición para poder invadir un país sin provocación.El hijo también pudo haber planteado el caso de que el aumento tributario establecido por su padre, que le causó tantos problemas, condujo a 10 años de prosperidad. En cambio, el hijo se sumó, filosóficamente, a la extrema derecha que desacertadamente piensa que el aumento tributario causó una recesión. Pero Bush hijo pasó la vida tratando de apartarse de la larga sombra de su padre, tratando de usurpar el atildado republicanismo moderado del padre con el republicanismo conservador del buen chico.
El moño se deshace
El padre legó a su hijo, neófito en asuntos internacionales, su propio equipo de confianza de la época de Tormenta del Desierto, con Dick Cheney como padre sustituto. Pero Cheney trajo consigo a Don Rumsfeld, un antiguo adversario de Bush padre, y a él se le sumaron en el Pentágono Paul Wolfowitz y Richard Perle. Este grupo es mucho más conservador, unilateral, ideologizado y beligerante que las siguientes figuras pragmáticas con una visión realista del mundo: el presidente N° 41, Scowcroft, Colin Powell, y James Baker."Bush padre y Scowcroft habían envuelto la coalición y el Nuevo Orden Mundial y estaban por ponerle un lindo moño", comentó un ex funcionario de Bush padre. "En cambio -agregó- el criterio de Wolfowitz y de Perle es: "Somos los nuevos policías del mundo. Lo haremos solos"."A los partidarios moderados del ex presidente Bush les preocupa que los ideólogos de Bush hijo aprovechen el terrorismo y lo usen de coartada para el imperialismo.Bush hijo piensa que su padre está atrapado en la autojustificación.El editor Bill Kristol escribió en The Weekly Standard que Scowcroft y Powell
son"pacificadores"que"detestan la idea de una política exterior sustentada moralmente y que trate agresivamente de promover los principios norteamericanos en todo el mundo".
¿Quién necesita un plan de combate? Lo que necesitamos es una terapia familiar.
Traducción: Luis Hugo Pressenda

http://www.lanacion.com.ar/02/08/21/dx_424265.asp

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PROPOSTA sei scemo:non ci si puó fare proprio un bel nulla
by siamo morti Wednesday, Aug. 21, 2002 at 8:20 PM mail:

SIAMO TUTTI DEI POVERI SUCCUBI DELL' IMPERO SATANICO DEL MALE:LEGGETE MISCREDENTI CHE TANTO.......ORMAI É GIÁ TROPPO TARDI PER PORVI RIMEDIO.....
IL RAPPORTO SEGRETO DA IRON MOUNTAIN E LE SUE CONCLUSIONI AGGHIACCIANTI:SE E’ AUTENTICO E’ TERRIBILE, SE E’ UN FALSO E’ UN INCUBO. IN OGNI CASO E’ VERO.
"Il rapporto segreto da Iron Mountain" è, a dir poco, sconvolgente, scioccante. Il documento, che sarebbe il frutto di due anni di lavoro svolto da un misterioso "Gruppo di studio", auspica, in uno scenario apocalittico di orwelliana memoria, un controllo sociale con avanzate tecnologie da psicopolizia, strumentalizzazione dei mass media per arrivare a pianificare una serie di spaventose minacce, tra le quali quelle di inquinare deliberatamente aria e acque; di riportare la schiavitù; di controllare con dei computer la procreazione e di reintrodurre,nella società,l’omicidio rituale.Il gruppo di 15 esperti, che avrebbe redatto il rapporto, si sarebbe riunito fra il 1963 e il 1966. E’ importante sottolineare, a sostegno della veridicità di tale documento, che il 10 luglio 1966 fu pubblicata un’analisi effettuata dal "Centro di Washington per la Ricerca di Politica Estera" e destinata alla "Organizzazione per il Controllo degli Armamenti e per il Disarmo". Ebbene, si affermava che il piano di disarmo prospettato dal presidente Johnson era pericolosissimo, perché, invece di portare la pace, avrebbe potuto destabilizzare l’equilibrio mondiale. Dopo l’inevitabile scandalo, che suscitò la pubblicazione del "Rapporto da Iron Mountain", fu decisamente negato, da organi governativi, che lo studio del "Centro di Washington per la Ricerca di Politica Estera" poteva essere stato all’origine del Rapporto.Si disse che il documento fu redatto per un non chiaramente specificato comitato governativo ad altissimo livello, da uno altrettanto Speciale Gruppo di Studio. Il compito affidato a questi esperti, da un’organizzazione ombra del governo, sarebbe stato quello di stabilire "la natura dei problemi a cui verrebbero a trovarsi di fronte gli Stati Uniti se e nel caso in cui dovesse sopraggiungere una ‘pace permanente’". Le conclusioni cui sarebbe pervenuta la Commissione dell’Iron Mountain sono spaventose.Il Rapporto, che nella sua organizzazione segue i freddi canoni burocratici ed è steso nell’esatto gergo sociologico, sarebbe stato consegnato, contro quanto stabilito dal Gruppo di Studio Speciale, da un loro stesso membro, preso da una crisi di coscienza, al giornalista L. C. Lewin e pubblicato col titolo di "Report from Iron Mountain on the possibility and desirability of pace", a cura di L.C. Lewin, dalla The Dial Press di New York nel 1967. Un anno dopo La "Bompiani" tradusse e pubblicò in Italia il terribile documento col titolo: "Rapporto segreto da Iron Mountain sulla possibilità e desiderabilità della pace". E’ dall’edizione italiana del 1968 che riporto i brani del Rapporto citati in questo articolo.La sua pubblicazione suscitò, come era logico, dure reazioni nell’opinione pubblica, alcuni esperti dissero che era tutto vero, si parlò, pure, di cospirazione governativa per mantenere lo stato di guerra, altri dissero che si era soltanto davanti ad un abile falso, tuttavia che il Rapporto sia vero o falso ha poca importanza, in quanto, corredato com’è da documenti pubblici e autentici, da studi e ricerche scientifiche, da testi di filosofia, di psicologia sociale, di economia, di sociologia, di ecologia e da discorsi e documenti politici, dimostra, al di sopra di ogni dubbio, che persone importanti, nell'ambito politico, militare e scientifico pensano proprio in questo modo. Il prof. Lee Rainwater sociologo alla Washigton University di St. Louis affermò: "Se il libro è autentico, si tratta allora di uno scandalo di proporzioni gigantesche, se è una montatura, è un lavoro certamente brillante. Vi sono persone che la pensano davvero così". Ecco perché, in ogni caso, il "Rapporto da Iron Mountain" è attendibile.Il dr. Waskow si disse convinto che "…se il libro è una montatura, allora coinvolge di certo qualcuno molto in alto". Secondo questo esperto se il documento fosse realmente autentico, come egli sembra supporre, allora dovrebbe, con grande probabilità, esserne coinvolta la CIA.
Ma cosa dice di tanto grave questo documento?
Tante cose. Afferma, tra l’altro, che la guerra è più desiderabile della pace perché è utile all’equilibrio della nostra società e ne garantisce la sopravvivenza, che è efficace "per stabilizzare e per controllare le economie nazionali" (pag. 110). Addirittura sostiene che il mondo si troverebbe dinanzi ad una vera e propria sciagura se si cercasse seriamente di raggiungere la pace. Le funzioni della guerra, leggiamo nel Rapporto, non sono da considerare uno "spreco", infatti: "senza una tradizionale economia di guerra, e senza la sua frequente eruzione in conflitti armati su vasta scala, non ci sarebbero stati, quasi, tutti i più importanti progressi industrali nella storia, a cominciare dalla scoperta e dall’impiego del ferro" (pag. 66).Si afferma, perfino, la necessità politica della guerra, che non è considerata un’estensione diplomatica ma uno dei più efficaci equilibratori politici della società: "Il sistema di guerra non solo è stato ed è essenziale all’esistenza delle nazioni come entità politiche indipendenti, ma è stato ed è egualmente essenziale alla stabilità della loro struttura politica interna. Senza di essa, nessun governo è mai riuscito a ottenere il riconoscimento della sua ‘legittimità’ o del suo diritto a dirigere un paese. (…). L’organizzazione di una società, in vista della possibilità della guerra, è il più importante stabilizzatore politico"(pag. 69).E così gli esperti in questione arrivano ad affermare che la guerra è funzionale anche come"stabilizzatore generazionale" in quanto,ciò che segue è da far rizzare i capelli:"…la guerra permette alle vecchie generazioni, …di mantenere il proprio controllo sulle generazioni più giovani, se necessario distruggendole" (pag. 84). In questo documento si scopre anche l’utilità della "…guerra come liberazione psicologica a livello sociale. E’ questa una funzione psicosociale, che ha per una società gli stessi effetti che la vacanza, la festa, l’orgia per l’individuo: la liberazione e ridistribuzione di tensioni indifferenziate. La guerra serve al necessario riadattamento periodico delle norme di comportamento sociale (il ‘clima morale’) e serve a dissipare la noia generale, uno tra i fenomeni sociali solitamente più sottovalutati o addirittura ignorati" (ibidem).Nella sua conclusione il rapporto si spinge a cercare sostituti alla guerra nel caso improbabile, ma non impossibile, dovesse "scoppiare la pace". Le soluzioni che offre sono davvero terrificanti. Vi si legge che : "per trovare un efficace sostituto politico della guerra sono necessari ‘nemici alternativi’, …Per esempio, la contaminazione massiccia dell’ambiente naturale potrebbe in futuro sostituire la possibilità della distruzione in massa mediante armi nucleari…" (pag. 96). "Un altro possibile surrogato della guerra… è il ripristino… della schiavitù" (pag. 99). "Studiosi della teoria dei giochi hanno suggerito,in altri contesti,l’introduzione di‘giochi di sangue’per l’efficace controllo degli impulsi aggressivi. …Ciò che occore cercare è,in un certo senso,quello che William James chiamava ‘l’equivalente morale della guerra’" (pag. 101).Altro sostituto dell’azione bellica consiste nel pianificare un vasto programma di controllo eugenetico:"Non vi sono dubbi sul fatto che limitando, in tutto il mondo,la procreazione ai prodotti dell’inseminazione artificiale si avrebbe un efficacissimo surrogato della guerra in quanto strumento di controllo del livello demografico. …questo sistema riproduttivo presenterebbe inoltre il vantaggio di essere suscettibile di dirette manipolazioni a fini eugenetici" (pag. 103). Ulteriori possibili sostituti della guerra, che fanno venire la pelle d’oca, suggeriti dal documento: "Un programma, di proporzioni gigantesche, di ricerche spaziali, volto a scopi irraggiungibili. (…). Una forza di polizia internazionale, onnipresente, praticamente onnipotente. Una minaccia extraterrestre ufficialmente annunciata e riconosciuta.(…).Una forma moderna e progredita di schiavitù.(…).Intensificazione della contaminazione ambientale…"(pag. 114).Ogni commento è superfluo.Questo è solo un condensato di ciò che, nella sua burocratica crudezza,dice Il Rapporto segreto da Iron Mountain.Forse si delineano scenari foschi e agghiaccianti sul palcoscenico del mondo, più terrificanti di quanto si possa lontanamente immaginare.Forse molti accadimenti di questi ultimi anni sono insiti in certe metodologie raccomandate dal documento. Dalla lettura di questo agghiacciante studio, viene in mente George Orwell che, nel suo romanzo "1984", scriveva che lo slogan dello stato totalitario di cui parla il suo libro era: "La guerra è pace".
Giuseppe Cosco
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NUOVO ORDINE MONDIALE
Alfredo Lissoni,in questo suo saggio, fruga tra le pieghe della storia recente e non, alla ricerca dei fili invisibili della Sinarchia occulta che presiede ai destini del mondo.Va avanti,nonostante la perigliosità di questi sentieri,prosegue a cercare e a legare fra loro indizi inquietanti,a mettere assieme nuovi tasselli di un puzzle intricatissmo.
Dalla prefazione di Giuseppe Cosco
Esiste, su questa terra,un governo occulto planetario, detto Sinarchia o “Governo Ombra”,che tira invisibilmente i fili della politica e dell’economia mondiale e che decide illegalmente i destini dell’umanità…
Dal capitolo I
Rrecensione di Marco Fornai
E' con grande piacere che mi accingo a recensire l'ultima fatica dell'amico Alfredo Lissoni, lo splendido volume "Nuovo Ordine Mondiale - Il governo occulto planetario", edito dalla Segno di Udine (15 euro), con prefazione di Giuseppe Cosco. Se vi piace Icke, che peraltro attinge al cospirazionismo più deteriore, questo libro, che per contro documenta con millimetrica precisione ogni dato ed ogni affermazione (ben 28 pagine di bibliografia), vi affascinerà e vi stupirà; in esso l'autore ripercorre tutte le malefatte del Governo Ombra americano da Reagan a Bush junior (ma ce ne è anche per la Sinarchia russa). E le sorprese non mancano. Viene spietatamente messa a nudo la becera politica dei Majestic 12 per la creazione di un Nuovo Ordine Mondiale, progettata sin dal 1950 e finalizzata a creare un'élite di ricchissimi e potenti che sfrutteranno come pollame da allevamento il resto dell'umanità; un progetto aberrante oggi noto come "globalizzazione", che l'autore non manca di spiegare dettagliatamente, partendo dalle violenze del G8 a Genova, passando dal terrificante "Manuale 316", con il quale gli Stati Uniti insegnano come torturare e massacrare le popolazioni del Centro e Sudamerica, ai progetti "Oracolo" e "Stargate", per lo sfruttamento di sensitivi particolarmente dotati, ai fini della Guerra Fredda. Ed il libro è tutto così, un'apoteosi di rivelazioni, di documenti segreti svelati per la prima volta e coinvolgenti sia la Sinarchia americana che quella europea (russa e nazista in particolare) che quella nipponica; ed il "Dossier Mitrokhin", al quale l'autore dedica un paragrafo, non è che la punta dell'iceberg. Si va dai rituali iniziatici della "Skull and Bones" (ricordate il film "I teschi"?) alle marce naziste della Cittadella, il prestigioso campus universiario militare; si passai dai black project e fondi neri ricavati da false prebende del Pentagono e dal commercio della droga in Sudamerica alla retroingegneria aliena; dagli impianti terrestri allo sfruttamento delle più terrificanti sette sataniche (chi conosceva la tenebrosa "Setta del Laterano" in Roma alzi la mano) sino ai movimenti New Age "infiltrati"; e se tutti ora sanno di Echelon, quanti sono al corrente che ve ne sia una propaggine in Puglia, ma anche a Como e a Pisignano, e che ne esista una versione più sofisticata, in funzione antiamericana, in Francia, (non) nota come "Frenchelon"? Chi conosce i progetti di spionaggio a distanza dell'IBM e dell'Intelli connection? Migliaia di dati, date, fatti che l'autore ricostruisce minuziosamente, dopo la crisi di potere della Sinarchia USA nell'era di Clinton, il periodo degli"scandali"che vide il più riottoso dei presidenti sottoposto a ben sei attentati personali e ad altrettanti attacchi che gli decimarono, attraverso l'eliminazione fisica o il siluramento politico,l'intero staff dirigenziale(o "Inner circle").E dunque acquistano nuova luce lo scandalo Lewinsky,la"Direttiva 55" per la fine del mondo,gli attacchi informatici cinesi,le connection sovietiche,la guerriglia in Cecenia,la bomba nel palazzo dell'FBI.Non mancano gli UFO, ovviamente;e le psicospie; e le sette segrete,ma il tutto trattato con estrema serietà, documentando ogni affermazione grazie ad un corposissimo archivio stampa.E che dire dei documenti più coraggiosi - ma "stranamente" meno conosciuti - di denunzia degli abusi condotti su scala planetaria, come la protesta vaticana per il progetto (tuttora esecutivo) condotto dalle Nazioni Unite per la sterilizzazione di massa del Centroamerica, mediante ovuli chimici? E che dire del "Movimento Europeo Popolare"? E del "Governo Illegittimo Mondiale"? Dopo la lettura di questo testo, rigorosissimamente documentato, diventerà oltremodo difficile continuare a credere alle panzane che ci rifilano i mass media... Ma attenzione, non leggetelo assolutamente, se amate il quieto vivere, se, come scrive l'autore parafrasando il romanziere USA David Gerrold, fate parte di quella maggioranza umana che "conduce una vita tranquilla da animale domestico".Dopo questo libro non sarete più gli stessi.Riflettete dunque bene,prima di acquistarlo.
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IL SIMBOLISMO ESOTERICO DEL DOLLARO
Avete mai fatto caso a quel singolare disegno che figura sul dorso dei biglietti americani da un dollaro? E’ denominato "The Great Seals" e si compone da una Piramide tronca sul cui vertice figura un triangolo con dentro un occhio. Tutt’intorno è scritto "Annuit Coeptis" e "Novus Ordo Seclorum". 72 mattoni formano la Piramide, disposti su 13 livelli. E’ il simbolo degli Illuminati e fu "stampato sul dollaro per ordine del Presidente Roosevelt massone del 32esimo grado". Così scrive Barry R. Smith a pag. 83, nel suo libro Warning (Wright and Carman LTD, Nuova Zelanda). La scritta "The Great Seal" (Il Grande Suggello) non sta certo ad indicare che si tratti del simbolo dell’America che, come sappiamo, è rappresentato dall’aquila. Qual è allora il significato occulto di questo simbolo che è presente finanche nella Sala della Meditazione del Palazzo dell’O.N.U. a New York?La valenza di questo simbolo è satanica. Infatti, "il simbolismo dell’occhio è connesso al demonio attraverso la sua affinità con la lettera ebraica Ayin, il numero 70 che, come 7 x 0, rappresenta l’aspetto più materiale del numero sette (Sevekh, Venere)", spiega Kenneth Grant che di diavoli se ne intende.L' "Ordine degli Illuminati" (Illuminaten Orden) fu fondato dal principe Jean Adam Weishaupt (1748-1830) l'1 maggio del 1776 all'età di 28 anni. Il simbolo dell'Ordine fu costituito da un "punto tracciato in un Cerchio" (rappresentante il simbolo del Sole e del dio Horus). Weishaupt, incredibile a dirsi, fu educato dai Gesuiti e, all'età di 20 anni, fu nominato professore di Diritto Canonico a Ingolstadt, città in cui era nato. In quegli anni l'Ordine dei Gesuiti si trovava sotto l'effetto di una bolla papale di scioglimento che verrà revocata molto più tardi.Weishaupt organizza una potente società segreta, col fine occulto di distruggere un mondo fondato sulle ingiustizie sociali, per poi riorganizzarlo. La regola principale di Weishaupt era che "Ogni uomo capace di trovare in sé stesso la Luce Interiore... diventa eguale a Gesù, ossia Uomo-Re...". L'insegnamento segreto che veniva impartito agli adepti asseriva che: "...tutte le religioni si fondano sull'impostura e le chimere, che tutte finiscono per rendere l'uomo debole, strisciante e superstizioso, che tutto, nel mondo, è materia e che Dio e il mondo non sono che un'unica cosa".Weishaupt ancora spiegava che "per raggiungere la società ideale si deve passare, per parecchie generazioni, attraverso l'esperienza della società autoritaria". Sui suoi appunti verranno trovate frasi come questa: "Dobbiamo distruggere tutto, senza riguardo per alcuno, pensando solamente questo: il più possibile e il più presto possibile".Cadet-Gassicourt nel suo libro "Le Tombeau de Jacques de Molay" (1797) trascrive il terribile giuramento degli Illuminati che, tra l’altro, recitava l’impegno di: "... sterminare tutti i re e la razza dei Capeti; di distruggere la potenza del papa; di predicare la libertà dei popoli... di fondare una repubblica Universale...". Haugwitz e Wollerner denunceranno il "vasto complotto degli Illuminati contro le Monarchie e contro le Chiese".Gli Illuminati sarebbero pericolosamente attivi ancora oggi, almeno così assicurano molti studiosi. Ted Gunderson, l’ex funzionario dell'FBI di Los Angeles, nella trasmissione televisiva "Arcana", del giornalista Giorgio Medail, andata in onda su Canale 5, affermò che gli Illuminati: "Sono presenti a livello internazionale, in tutto il mondo, ma sono presenti soprattutto qui negli Stati Uniti. Qui da noi c'è una rete satanica in tutto il paese...".Nella stessa trasmissione, Doc Marquis, ex sacerdote di Satana, nel corso dell'intervista rispose che: "... gli Illuminati sono la più potente organizzazione sotterranea che sia mai esistita... Il capo del movimento, a livello mondiale, si trova in Scozia...". Marquis, che vive nascosto perché teme di essere ucciso per le sue terribili rivelazioni, disse, tra l'altro, che: "I gruppi satanici ricevono ordini dagli Illuminati...".E, nel più assoluto segreto, quest'Ordine, il cui catechismo raccomanda: "La nostra forza sta nel segreto...", sarebbe arrivato fino ai nostri giorni, perfettamente organizzato e pericoloso per il mondo. Hutin osserverà che: "Questa ipotesi di una gigantesca congiura, ordita a livello europeo, doveva farsi strada. E, come abbiamo visto, pare non si tratti di un mito, ma piuttosto di una realtà".Nel XVIII secolo Jean Adam Weishaupt rivelava: "che gli Illuminati erano più una Corrente che un Ordine ed avrebbero potuto agire più efficacemente sotto altra veste -sotto altri nomi ed altre occupazioni-. ...gradualmente, assunsero il controllo di tutti gli Ordini più importanti, sino a creare una rete illuminizzata di società segrete".I simboli di questo pericoloso Ordine sono impressi nella banconota del dollaro USA. L'Ordine degli Illuminati comprende 13 gradi suddivisi in due categorie:l'Edificio Inferiore e l'Edificio Superiore. L'Edifico Inferiore comprendeva i gradi di Novizio, Minervale,Illuminato Minore,Illuminato Maggiore.Scrive Hutin in "Governi occulti e società segrete" che: L'Edificio Superiore comprendeva: "i gradi di Apprendista, Compagno, Maestro, Scudiero Scozzese, Epopte, Principe, Filosofo-Mago, ed infine il grado supremo di Uomo-Re". Tutti questi simbolismi ed altri ancora, dell'Ordo Illuminatorum, sono chiaramente presenti nella banconota americana da un dollaro.
Le tredici iniziazioni sono così simbolizzate:
- Nel bagliore, a forma di cerchio, sopra l'Aquila vi sono 13 stelle;
- Le strisce sullo scudo sono 13.
- Nell'artiglio destro dell'Aquila è stretto un ramo d'olivo con13 rami e 13 olive.
- Con l'artiglio sinistro l'Aquila tiene 13 frecce.
- La scritta "E Pluribus Unum" è formata da 13 lettere.
- La piramide è costituita da 13 strati di pietre.
- L'altra scritta "Annuit Coeptis" contiene pure 13 lettere.
L'occhio (dentro la piramide) è la rappresentazione figurata, Spiega K. Grant, del "Punto dentro il Cerchio, simbolo degli Illuminati, è .... il gerogramma del Sole e del dio Horus (figlio di Iside e Osiride, ndA)", che ritroviamo connesso all'antico culto sumero degli Yezidi che, nella Mesopotamia meridionale, adoravano il diavolo. É un simbolo satanico.La scritta "The Great Seal" (Il Grande Suggello) sotto il cerchio che, racchiude la piramide, non è comprensibile, in quanto il simbolo dell'America è l'Aquila, ma diventa subito chiaro se si considera che la piramide è, anche, un simbolo degli Illuminati. La scritta "Annuit Coeptis", sopra la piramide, significa che "La divinità ha acconsentito",come dire che è d'accordo sui disegni dell'Ordine degli Illuminati.Come non pensare allo scrittore di successo di science fiction,Philip Josè Farmer,autore del libro "Inside-Outside"?Egli scrisse che "... potenze super-umane dirigono, dalla sommità della piramide dei governanti visibili ed invisibili, l'evoluzione dei sistemi stellari e planetari e di tutti gli esseri che in essi vivono, uomini compresi".L'aquila è un altro simbolo di Horus,rappresentato, frequentemente, nei geroglifici egiziani con la testa di falco, della famiglia dei rapaci e di conseguenza appartenente alla famiglia dell'aquila. La scritta "E pluribus Unum" (Da molti, uno), impressa sul nastro che l'aquila stringe col becco significa che il verbo degli Illuminati sarà diffuso a tutte le nazioni per costituire un governo mondiale.Sotto la piramide l'iscrizione "Novus ordum seclorum" significa, infatti, "Nuovo ordine mondiale". La data MDCCLXXVI (1776), inscritta alla base della piramide, è l'anno in cui Jean Adam Weishaupt fondò l'Ordine degli Illuminati. Del perché la banconota americana sia così pregna di simbolismi esoterici è presto detto: l'uso del potere finanziario per la realizzazione del grande complotto è uno dei metodi utilizzati dagli Illuminati.Anche sull’emblema del Senato U.S.A.,scrive Epiphanius nel suo libro "Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia" si può ben osservare che "…la simboligia massonica è evidente:dal berretto frigio dei seguaci del culto di Mithra, adottato dai rivoluzionari francesi,ai 13 pentalfa dello scudo, ai fasci littori, simbolo etrusco"il cui significato esoterico è molto complesso.Caroll Quigley,professore all'università di Georgetown nel volume "Tragedy and Hope" rivela il programma di una potente lobby segreta consistente, tra l'altro, nel "Creare un sistema internazionale finanziario di controllo per dominare il sistema politico di ogni paese e l'economia del mondo nel suo insieme"."La proposta di stampare il suggello degli Illuminati sul dollaro americano" scrive Barry R. Smith nel suo libro "Warning" a pag. 83 "fu fatta dai presidenti Benjamin Franklin,John Adams e Thomas Jefferson. Quest'ultimo era un Illuminato. Ma il suggello fu stampato sul dollaro nell'anno 1933 per ordine del Presidente Roosvelt".Per meglio capire è necessario, a questo punto, dire due parole sul "Council for Foreign Relations".Esso è un organismo che ha lo scopo, tra gli altri,di unire il Giappone,il Canada,gli Stati Uniti e i Paesi del Mercato Comune Europeo in un solo governo.É finanziato da gruppi della Secret Fraternity bancaria internazionale.Il C.F.R. ha come obiettivo primario di arrivare a controllare, tramite la finanza, l'economia e la politica di tutti i paesi del mondo. Leggete a tal proposito, quanto Paul Scott, cronista del Washington Post, scriveva di un noto personaggio politico membro del C.F.R.:"Kissinger crede che controllando gli alimenti si può controllare il popolo e controllando l'energia, il petrolio, si possono controllare le nazioni e i loro sistemi finanziari. É convinto che mettendo il cibo e il petrolio sotto un controllo internazionale e istituendo un nuovo ordine monetario internazionale è possibile che un governo mondiale, almeno agli inizi sotto l'egida delle Nazioni Unite, diventi una realtà....".
Fantapolitica? Niente affatto. Nel 1951 Carl Schmitt, il grande filosofo del diritto tedesco e allievo di Max Weber, "Si riferisce appunto a questa meta politica. Schmitt parla dell'ONU, germe dell'utopia di un governo mondiale, su cui si concentrano le speranze di pace degli uomini. Ma Schmitt.... non può non vedere nell'utopia della 'Unità del Mondo' sotto un unico governo il Regno dell'Anticristo prossimo venturo". Così scrive Maurizio Blondet nel suo libro "Gli <<Adelphi>> della dissoluzione".
Rivoluzioni preparate come per il passato.E continua Blondet: "É già accaduto: ogni Rivoluzione-la francese,la bolscevica,quella rivoluzione dei costumi che fu il '68 - sono state a lungo preparate...".Sembrerà strano ma questi stravolgimenti si attuano,anche,con manovre destabilizzanti non solo politiche ma con un certa"cultura"propagata con libri,musica e strane ideologie,serve a creare nuovi paradigmi di pensiero,sentimenti collettivi e miti;in fondo,ciò che oggi chiamiamo evento culturale,in magia, era conosciuto come"l’evocazione delle potenze dell'aria".E scrive bene Giulio Setti sul n.15 della
rivista "Oltre"(Agosto 1997), quando asserisce che scopo finale del "Governo occulto", "che avrebbe avuto tra le sue fila, personaggi di spicco come Margareth Thatcher, George Bush, Ronald Reagan e quasi tutti i direttori della Cia, sarebbe provocare una crisi economina su tutto il pianeta… e sostituire tutti i governi con un Nuovo
Ordine Mondiale, retto da una Sinarchia, cioè da un governo unico composto da banchieri ed economisti".Maurizio Blondet ci informa,a tal riguardo,quanto David Rockefeller ebbe a dire quando"credendo di parlare a orecchie fidate, nel ‘91... ha ammesso: 1) che una cospirazione esiste <<da quaranta anni>>; 2) che essa ha lo scopo di instaurare nel segreto <<un governo mondiale>> e <<la sovranità nazionale>> dei banchieri; 3) che il nemico dei cospiratori è <<l’autodeterminazione nazionale>>". Eresie del Nuovo Ordine Mondiale e strategie occulte della secret fraternity bancaria internazionale.Si percepisce, a questo punto, con una certa chiarezza un disegno luciferino che vuole realizzare sulla Terra l’ "adveniat regnum viri" (la venuta del regno dell’uomo) al posto dell’ "adveniat regnum tuum" di Dio nel Pater Noster. Pochi hanno fatto caso che nella Repubblica di San Marino, da alcuni anni, girano monete da 500 lire con al centro raffigurato un tronco d’albero spezzato (forse a significare la fine del cristianesimo?) dal quale si erge un nuovo virgulto (il simbolo della nuova era che si ergerà dalle ceneri dell’era cristiana?). Fatto sta che tutt’intorno alla moneta metallica da 500 lire campeggia la scritta "Venga il regno dell’uomo".Nell’aula del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a New York, troneggia una strana opera pittorica costituita da grandi tavole. In una di queste si può osservare una piccola colomba bianca inseguita da tre corvi minacciosi e in fondo la firma del pittore e una scritta molto piccola che dice: "L’uomo trionferà su Dio" (v. "Sous la bannière" n. 55, settembre – ottobre 1994, Villegenon, Francia).
Giuseppe Cosco
linus.tre@iol.it
Note bibliografiche
-Barruel A., Mémoires pour servir à l’historie du Jacobinisme, Chiré-en-Montreuil 1974.
-Blondet M., Gli <<Adelphi>> della dissoluzione, Milano 1994.
-Blondet M., Complotti I. I fili invisibili del mondo. Stati Uniti, Gran Bretagna, Milano 1995.
-Blondet M., Complotti II. I fili invisibili del mondo. Europa, Russia, Milano 1996.
-Cosco G., Il ritorno di Satana. Il culto del diavolo dalla politica alla letteratura, dal cinema alla musica rock, Udine 1995.
-Cosco G., Politica magia e satanismo, Udine 1997.
-Cosco G., Il serpente e l’arcobaleno. La storia occulta del New Age. Udine 1998.
-Grant K., Il risveglio della magia, Roma 1973.
-Hutin S., Governi occulti e società segrete, Roma 1973.
-Lepper J. H., Les Sociétés Secrètes. De L’Antiquité a nos jours, Paris 1936.
-Vannoni G., Le società segrete dal Seicento al Novecento, Firenze 1985.

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