un'occupazione di senza tetto a Goiania in Brasile, si è risolta nella repressione della polizia militare. Un appello
12 morti, 32 dispersi, molti feriti, questo il bilancio del massacro commesso dalla Polizia Militare del governatore di Goias, Marconi Perillo del PSDB. Ancora una volta lo stato risponde ad una domanda sociale con la violenza e la repressione. L’occupazione ha avuto inizio nel maggio 2004, in un’aurea abbandonata da 40 anni. Rapidamente il movimento ha raccolto tremila famiglie che chiedevano solo il diritto alla casa. Ma la giustizia ha preferito fare appello ai proprietari che devono più di 3 milioni di reais di imposta alla prefettura ed ha concesso un margine di reintegrazione delle imposte. La polizia ha così intensificato gli attacchi all’occupazione culminati con il massacro del 16 febbraio. La colpa del massacro è del governo Lula che, con la sua politica economica, non si occupa delle aree da destinare ad uso sociale come le case, per arricchire i banchieri e l?FMI. la colpa è anche del governatore Marconi Perillo che ha prima assicurato di non voler far ricorso alla violenza ne restituire la terra ai proprietari ora non ha nessuna parola. La colpa è del prefetto Iris Resende che non ha fatto nulla per espropriare il terreno e risolvere il problema della casa per le 3mila famiglie. Ci appelliamo a tutti i singoli e associazioni perché facciano pressione sulle autorità affinché accertino la responsabilità del massacro dell’occupazione di “Sogno reale”. Marconi Ferreira Perillo J. Governatore dello stato di Goias, Brasile Governator@palacio.go.gov.br Jonathas Silva segretario sicurezza pubblica Isabela@go.gov.br
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