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SOLIDARIETA' AGLI STUDENTI DI FIRENZE CHE HANNO CONTESTATO L'AMBASCIATORE ISRAELIANO
by Forum Palestina Thursday, Feb. 24, 2005 at 7:58 PM mail: forumpalestina@libero.it

La contestazione dell'ambasciatore a Firenze. E' stata denunciata l'ipocrisia. Comunicato stampa


Gli studenti dell'università di Firenze che martedi scorso hanno contestato l'ambasciatore israeliano in Italia, Ehud Gol, hanno in qualche modo tutelato la dignità del nostro paese. Abituato ad andare oltre le righe, il sig. Gol irritato dalla contestazione degli studenti, si è lasciato andare ad un "siete tutti terroristi come Arafat". Questo è uno dei problemi che vogliamo sottolineare.
In questi anni, il sig. Ehud Gol, ha sistematicamente insolentito forze politiche, movimenti, associazioni, giornalisti del nostro paese impegnati a sostenere che la pace in Medio Oriente diventa possibile solo rispondendo alla domanda di giustizia per il popolo paplestinese.
L'ambasciatore Ehud Gol, è intervenuto ed ha interferito largamente sul dibattito politico italiano. Nel febbraio del 2003, scrisse una lettera - pubblicata integralmente da un importante quotidiano italiano - in cui con toni "biblici" e offensivi - attaccava la grande manifestazione per la pace che aveva portato in piazza milioni di persone a Roma, accusandola di essere complice del terrorismo perchè molti manifestanti avevano la kefiah e agitavano bandiere palestinesi. Quella lettera meritava repliche decise da parte dei giornalisti di quel giornale, delle forze politiche e per alcuni aspetti anche da parte della Farnesina. Ma anche in quell'occasione nessuno invitò l'ambasciatore israeliano a stare al suo posto ed a misurare le parole. Nei mesi successivi, episodi analoghi si sono ripetuti spesso. Qualsiasi altro ambasciatore avrebbe ricevuto note formali di protesta da parte del governo o dalle istituzioni finanche l'invito ad essere allontanato come "persona non gradita" e sostituito con un altro rappresentante diplomatico.
L'ambasciatore si trincera oggi dietro la nuova fase negoziale tra ANP e governo israeliano. Ed è proprio in conseguenza di questo, sarebbe auspicabile che le autorità israeliane designassero un nuovo ambasciatore adeguato a rappresentare questa "nuova fase" e non ossessionato dalla logica della guerra totale contro il nemico. Il sig. Ehud Gol, in questi anni ha goduto di una indulgenza eccessiva nel nostro paese. Gli studenti di Firenze hanno fatto quello che avrebbe dovuto fare da tempo la Farnesina o le forze politiche italiane. Per queste ragioni a loro va la nostra solidarietà e simpatia. Altrettanto dovrebbero fare le forze impegnate nel movimento per la pace se non vogliono correre il rischio di essere travolte dall'ipocrisia.

Forum Palestina
forumpalestina@libero.it

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siete dei fascisti
by marcos Thursday, Feb. 24, 2005 at 9:02 PM mail:

Oggettivamente che "impedisce" di parlare, come hanno fatto, con violenza i no global nei confronti dell'ambasciatore israeliano sono dei Fascisti.
Ovverosia gente che non rispetta neppure la libertà di parola e di pensiero.
Sono fuori dalla logica della politica e del confronto civile, come i fascisti integralisti islamici, loro alleati che infatti esultano e li eleggono quali "paladini" della lotta antisemita finalizzata alla cancellazione dello stato di israele, che significa lo sterminio o la deportazione di 6 milioni di ebrei.

Tralaltro il comportamento di chi non si confronta col dialogo ma è buono solo ad insultare (come gli admin e il 90% dei frequentatori di questo sito di merda) denota non solo fascismo, ma pure ignoranza e deficenza intellettuale intesa come incapacità di reggere un dialogo basato su argomenti logici.

Quanto poi alle critiche delle "vostre" manifestazioni per la "pace" di cui sarebbe colpevole l'ambasciatore per cui, secondo voi "democratici" andrebbe rimosso (anzi gli è andata grassa che non gli volete tagliare la testa come fanno i vostri amici) veramente non c'è limite allo scabio della faccia con il culo:
1) per ogni persona civile la "critica" di una manifestazione è fatto che dovrebbe essere consentito, rientra nella libertà di parola e di espressione del pensiero. Ma voi non siete civili.
2) per ogni persona civile non è giusto bruciare in queste manifestazioni le bandiere israeliane o americane perchè ciò dimostra un disprezzo razzista per quelle popolazioni, rappresentate dalle bandiere. Ma voi non siete civili.
3) le persone civili non sfilano travestite da Kamikaze con finti esplosivi inneggiando allo stermini di innocenti. Ma voi non siete civili.
4) le persone civili non urlano 10-100-1000 nassyria inneggiando alla strage dei loro connazionali. ma voi non siete civili.

Le persone civili non chiedono addirittura di cacciare un ambasciatore perchè avrebbe "insolentito" forze politiche, movimenti, associazioni ontroducendo un nuovo "reato" quello dell'"insolentire".

Oltre che essere fascisti siete anche profondamente illiberali e soprattutto ignoranti.

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se questo sitio ti fa' schifo che ci fai tu qui?
by x marcos Thursday, Feb. 24, 2005 at 9:29 PM mail:

Dici che e' un sito di merda: allora che dobbiamo pensare che tu sia, l' Uomo Mosca?

Non ti piace li sito?
Allora in qualita' di persona NON grata quale sei vattene, e chi si e' visto si e' visto ... non sprecare il tuo tempo e le tue preziose idee inconsulte (non richieste!).

Altrimenti penserei proprio che a te debba piacerti proprio la merda, oh coprofago mio!

Noi qui contribuiamo sul serio, perche' crediamo alla serieta' di http://www.indymedia.it .

Sei libero di scegliere:o vattene o rimani, ma a deciderlo devi essere T U !

E se deciderai di rimanere con tutti noi, cosa che ci fara' solamente piacere, cerca di confrontarti civilmente e senza volgarita' offensive o ritorna all'asilo nido ad imparare la BUONA CREANZA.

Ciao.

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Kirchner le pide a Juan Pablo II que eche al obispo castrense
by x Marcos Thursday, Feb. 24, 2005 at 9:59 PM mail:

Tu dici <<Le persone civili non chiedono addirittura di cacciare un ambasciatore perchè avrebbe "insolentito" forze politiche, movimenti, associazioni ontroducendo un nuovo "reato" quello dell'"insolentire".>>.

Ebbene, io ti dimostrerò che sbagli.
Il presidente della Republica Argentina, Nestor Kirchner ha fatto publica ed esplicita richiesta presso l'ambasciata Vaticana, di espulsione di un VESCOVO che a seguito di dichiarazioni polemiche ed offensive È STATO DICHIARATO PERSONA NON GRATA e se ne chiede LA SOSTITUZIONE INMEDIATA !

http://www.clarin.com/diario/2005/02/24/sociedad/s-03501.htm

Come vedi in un paese civile anche un vescovo si puo' rimuovere!


HACHER, se ci sei leggila, questa e' per te'!
So che questa NOTIZIA ti fara' GODERE !!!
ESPULSO VICARIO DI DIO IN ARGENTINA !

UN GESTO INUSUAL
Kirchner le pide a Juan Pablo II que eche al obispo castrense


Monseñor Baseotto se enfrentó duramente con el ministro de Salud por su opinión sobre el aborto. Y dio a entender que había que tirar al funcionario al mar. Ayer intentó una disculpa, pero ésta llegó tarde.

Sergio Rubín.
srubin@clarin.com

En un hecho con escasos antecedentes, el Gobierno le pedirá al Vaticano que remueva a monseñor Antonio Baseotto del obispado castrense. La decisión fue tomada ayer por el presidente Néstor Kirchner "cansado por una serie de actitudes y declaraciones" de Baseotto que tuvieron como punto culminante la dura carta que el religioso le envió la semana pasada al ministro de Salud, Ginés González García. En la nota, el obispo castrense le advertía —aludiendo a una cita del Evangelio— que quienes escandalizaban a los pequeños (por caso, repartiendo preservativos entre los jóvenes, según su interpretación) merecían ser "arrojados al mar".

La drástica decisión presidencial fue anunciada por el canciller Rafael Bielsa, cuyo ministerio tiene a su cargo la relación con la Santa Sede, de quien depende Baseotto, tras reunirse por la mañana a solas con Kirchner. Fuentes de la Cancillería explicaron que la fórmula que se seguirá es transmitirle a Roma que el Gobierno "no considera conveniente la continuidad en el cargo" del religioso porque el Poder Ejecutivo no puede removerlo, sino que tal medida es facultad del Papa.

De acuerdo con las normas acordadas entre el Gobierno y la Santa Sede en 1997, el presidente sólo presta su acuerdo para la designación del obispo castrense.

"No hay ninguna restricción por parte del Gobierno con esas manifestaciones (los dichos de Baseotto), excepto que quien las dijo es obispo castrense", dijo Bielsa en referencia a que aquel está dentro de la estructura militar. El funcionario destacó el deseo del presidente de que "la renuncia se concrete y luego haya un obispo castrense distinto del actual". Aunque dejó en claro que "a partir de ahora entren a expresarse las instituciones", una elegante manera de decir que la decisión está ahora en manos de Roma, donde, en principio, no parece haber ambiente favorable para hacer lugar al pedido.

Ocurre que Baseotto contaría con el respaldo del secretario de Estado del Vaticano (el virtual número dos), cardenal Angelo Sodano, y alguna otra figura de relevancia. De hecho, el presidente del Pontificio Consejo Justicia y Paz (la Pastoral Social) del Vaticano, cardenal Renato Martino, le brindó el lunes a Baseotto —a través de una carta— un fuerte respaldo a la nota que éste le envió a González García. Martino elogiaba allí la "valentía y contundencia" de los dichos del obispo castrense y lo alentaba a seguir en su firme oposición al aborto y el reparto de preservativos.

Acaso en un intento tardío por poner paños fríos, el presidente del Episcopado, monseñor Eduardo Mirás, difundió, poco antes del anuncio de Bielsa, un comunicado en el que revelaba el contenido de una carta que le envió Baseotto aclarando sus polémicos dichos. "Aclara en ella que de ninguna manera quiso alentar un acto de violencia ni ofender la autoridad de un miembro del Gobierno nacional, todo lo cual es ajeno a su intención y expresa su pesar por la confusión y malestar que produjo la inclusión de la cita del evangelio", dice Mirás.

En su comunicado, Mirás se explaya con mano de seda. Dice que decidió difundir la carta de Baseotto "dada la repercusión que tuvo el tema y después de consultarlo" al propio obispo castrense. En verdad, la conducción del Episcopado había guardado silencio frente a la polémica, en lo que se interpretó como un intento de circunscribirla a "un problema entre un obispo y un ministro". Pero, puertas para adentro, vio con desagrado los términos que usó Baseotto. Y no parece que vaya a mover un dedo para que Roma no lo remueva.

Baseotto le envió hace una semana una carta a González García ante declaraciones de éste a favor de la despenalización del aborto y el reparto de preservativos. Allí lo acusaba de cometer "apología del delito de homicidio por promover la multiplicación de abortos".


http://www.clarin.com/diario/2005/02/24/sociedad/s-03501.htm

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A MARCOS...PIA, PESA, INCARTA E PORTA A CASA
by Zippo Thursday, Feb. 24, 2005 at 10:38 PM mail:

A Marcos ma come te scaldi per il più arrogante ambsaciatore che abbiamo conosciuto in Italia negli ultimi anni. Ehud Gol è uno che - al di del protocollo - andrebbe preso a calci nel culo. Se un paese manda uno così a fare l'ambasciatore cioè a rappresnetare il proprio paese all'estero...ci si può meravigliare se l'immagine di israele in Italia è così negativa?

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versioni tradotte per marcos
by studente in traduzioni simultanee Friday, Feb. 25, 2005 at 12:00 AM mail:

VERSIONE IN IDIOMA INGLESE.
ENGLISH VERSION.


Only two cases of expulsion in history by atheistic Thursday, Feb. 24, 2005 AT 10:02 mail p.m.: The order of removal of a bishop on the part of a president of the Nation does not register antecedents in the life of the country. It has, yes, two cases of expulsion. Most recent it was in 1955, during the conflict between Perón and the Church, when the agent chief executive expelled to the general vicar and auxiliary bishop from Buenos Aires, monsignor Manuel Tato (and to monsignor Ramon Novoa, although this one was not bishop). By that fact the Vatican said that all those that had taken part in the expulsion "have incurred the excomunión". This would open a long debate about if Perón had been excomulgado. Much more back in history, in 1884, then president Argentine Julio Rock expelled during his first mandate the Apostolic Nuncio (ambassador of the Vatican), monsignor Mariano Matera, under the position of interference in the internal subjects. The historian Néstor Auza says that soon he proved himself that such accusation had been infundada. The certain thing is that the relations with Santa Sede were cut until 1897. In its second mandate, Rock worried to have a good relation with the Church. An UNUSUAL GESTURE Kirchner asks Juan Pablo to him II who throws to the military bishop Monsignor Baseotto faced the minister of Health by his opinion hard on the abortion. And it gave to understand that there was to throw to the civil employee to the sea. An excuse tried yesterday, but this one arrived late. Sergio Rubín. srubin@clarin.com In a fact with little antecedents, the Government will request to him to the Vatican that removes monsignor Antonio Baseotto of the military bishopric. The decision was taken yesterday by president Néstor Kirchner "tired by a series of attitudes and declarations" of Baseotto that they had as culminating point the hard letter that the monk sent the week to him last to the minister of Health, Ginés González Garci'a. In the note, the military bishop warned to him -- alluding to an appointment of the Gospel -- which who they scandalized to the small ones (by case, distributing preventive between the young people, according to its interpretation) they deserved "to be thrown to the sea". The drastic presidential decision was announced by the chancellor Rafael Bielsa, whose ministry has to its position the relation with Santa Sede, on whom depends Baseotto, after meeting in the morning solo with Kirchner. Sources of the Chancellery explained that the formula that will be followed is to transmit Rome to him that the Government "does not consider the continuity in the position" of the monk advisable because the Executive authority cannot remove it, but that such measurement is faculty of the Pope. In agreement with the norms decided between the Government and Santa Sede in 1997, the only quick president its agreement for the designation of the military bishop. "there is no restriction on the part of the Government with those manifestations (the sayings of Baseotto), unless who said them is military bishop", said Bielsa in reference to that that is within the military structure. The civil employee emphasized the desire of the president of which "the resignation takes shape and soon there is a military bishop different from the present one". Although it left in clear that "from now on they enter to express the institutions", an elegant way to say that the decision is now into the hands of Rome, where, in principle, does not seem to have ambient favorable to make place to the order. It happens that Baseotto would count on the endorsement of the Secretary of State of the Vatican (virtual number two), cardinal Angelo Sodano, and some other figure of relevance. In fact, president of the Pontifical Council Justicia and Peace (the Social Pastoral) of the Vatican, cardinal Renato Martino, offered to Monday to Baseotto --a him traverse of a letter -- a fort endorsement to the note that this one sent to González Garci'a to him. Martino praised "valentía there and forcefulness" of the sayings of the military bishop and encouraged it to follow in its firm opposition to the abortion and the preservative distribution. Perhaps in a delayed attempt to put cloth cold, the president of the Episcopado, monsignor Eduardo Mirás, spread, shortly before the announcement of Bielsa, an official notice in which revealed the content of a letter that sent Baseotto to him clarifying its controversial ones this. "It clarifies in her whom of no way it loved to encourage a violence act nor to offend the authority of a member of the national Government, everything which is other people's to its intention and it express its grief by the confusion and malaise that the inclusion of the appointment of the gospel produced", says Mirás. In its official notice, Mirás explaya with silk hand. It says that it decided to spread the letter of Baseotto "given the repercussion that had the subject and after consulting it" to the own military bishop. In truth, the conduction of the Episcopado had kept silence as opposed to the controversy, in which it was interpreted like an attempt to circumscribe it to "a problem between a bishop and a minister". But, doors for inside, saw with displeasure the terms that Baseotto used. And it does not seem that it is going to move a finger so that Rome does not remove it. Baseotto sent one week ago a letter to him to González Garci'a before declarations of this one in favor of the legalization of the abortion and the preservative distribution. There it accused it to commit "vindication of the homicide crime to promote the multiplication of abortions".


VERSIONE IN IDIOMA ITALIANO.

Soltanto due casi dell'espulsione nella storia entro giovedì atheistic, 24 febbraio 2005 alla posta p.m. di 10:02: L'ordine di rimozione di un bishop da parte di un presidente della nazione non registra gli antecedenti nella durata del paese. Ha, sì, due casi dell'espulsione. Il più recente aveva luogo in 1955, durante il conflitto fra Perón e la chiesa, quando l'esecutivo principale dell'agente espulso al vicar generale e bishop ausiliario da Buenos Aires, il monsignor Manuel Tato (ed al monsignor Ramon Novoa, anche se questo non era bishop). Da quel fatto il Vatican ha detto che tutto quelli che avevano partecipato all'espulsione "hanno subito il excomunión". Ciò aprirebbe un dibattito lungo circa se Perón fosse stato excomulgado. Molto di più sostenga nella storia, dentro 1884, quindi roccia del presidente Argentina Julio espulsi durante il suo primo mandato il Nuncio apostolic (ambasciatore del Vatican), il monsignor Mariano Matera, sotto la posizione di interferenza negli oggetti interni. Lo storico Néstor Auza dice che presto si è dimostrato che tale accusation era stato infundada. La determinata cosa è che i rapporti con Santa Sede sono stati tagliati fino al 1897. Nel relativo secondo mandato, la roccia si è preoccupata per avere un buon rapporto con la chiesa. Un GESTURE INSOLITO Kirchner chiede a Juan Pablo lui II chi i tiri al bishop militare Monsignor Baseotto hanno posto all'assistere di salute dal suo parere duro sull'aborto. Ed ha dato per capire che ci doveva gettare all'impiegato civile al mare. Una giustificazione ha provato ieri, ma questa è arrivato in ritardo. Sergio Rubín. srubin@clarin.com in un fatto con gli antecedenti piccoli, il governo chiederà a lui al Vatican che rimuove il monsignor Antonio Baseotto dei militari bishopric. La decisione è stata presa ieri dal presidente Néstor Kirchner "stancato da una serie di atteggiamenti e dichiarazioni" di Baseotto quello hanno avuti come punto di culminazione la lettera dura che il monk ha trasmesso l'ultima volta la settimana lui all'assistere di salute, Ginés González Garci'a. Nella nota, il bishop militare ha avvertito a lui -- alludendo ad un appuntamento del Gospel -- che chi scandalized a quei piccoli (dal caso, distribuente preventivo fra i giovani, secondo la relativa interpretazione) si sono meritati "di essere gettati al mare". La decisione presidenziale drastica è stata annunciata dal cancelliere Rafael Bielsa, di cui il ministero deve la relativa posizione il rapporto con Santa Sede, da quale dipende Baseotto, dopo avere venuto a contatto alla mattina l'assolo con Kirchner. Le fonti del Chancellery hanno spiegato che la formula che sarà seguita deve trasmettere Roma a lui che il governo "non considera la continuità nella posizione" del monk consigliabile perché l'autorità esecutiva non può rimuoverla, ma che tale misura è facoltà del papa. In accordo con le norme ha deciso fra il governo e la Santa Sede in 1997, l'unico presidente rapido il relativo accordo per l'indicazione del bishop militare. "non ci è limitazione da parte del governo con quelle manifestazioni (i detti di Baseotto), a meno che chi ha detto che loro sono bishop militare", ad esempio Bielsa nel riferimento a quello che è all'interno della struttura militare. L'impiegato civile ha dato risalto al desiderio del presidente di cui "la rassegnazione si definisce e presto ci è un bishop militare differente da quello attuale". Anche se ha lasciato in radura che "d'ora in poi entrano per esprimere le istituzioni", un senso elegante dire che la decisione è ora nelle mani di Roma, in cui, in linea di principio, non sembra avere favorevole ambientale per fare il posto all'ordine. Accade che Baseotto conterebbe sull'approvazione del ministro del Vatican (numero virtuale due), di Angelo cardinale Sodano e di una certa altra figura di importanza. Infatti, presidente del Consiglio Justicia e pace (il pastoral sociale) di Pontifical del Vatican, Renato cardinale Martino, offerto trasversalmente a lunedì al --a di Baseotto lui di una lettera -- un'approvazione del fort alla nota che questa ha trasmesso a González Garci'a lui. Martino ha elogiato "il valentía là ed il forcefulness" dei detti del bishop militare e gli ha consigliato seguire nella relativa opposizione costante all'aborto ed alla distribuzione preservativa. Forse in un tentativo in ritardo di mettere freddo del panno, il presidente del Episcopado, monsignor Eduardo Mirás, diffusione, poco prima l'annuncio di Bielsa, un avviso ufficiale in cui ha rivelato il contenuto di una lettera che ha trasmesso Baseotto lui che chiarisce relativi discutibili questo. "chiarisce in lei quale di nessun senso amava consigliare ad un atto di violenza né offendere l'autorità di un membro del governo nazionale, tutto che sia la gente alla relativa intenzione ed esprime il relativo dolore dalla confusione ed il malaise che l'inclusione dell'appuntamento del gospel ha prodotto", ad esempio Mirás. Nel relativo avviso ufficiale, explaya di Mirás con la mano di seta. Dice che ha deciso spargere la lettera di Baseotto "dato la ripercussione che ha avuta l'oggetto e dopo il consulto esso" al per possedere il bishop militare. Nella verità, la conduzione del Episcopado aveva mantenuto il silenzio in contrasto con la polemica, in cui è stato interpretato come un tentativo di circoscriverlo "un problema fra un bishop e un assistere". Ma, i portelli per all'interno, hanno visto con fastidio i termini che Baseotto ha usato. E non sembra che sta andando spostare una barretta in modo che Roma non la rimuova. Baseotto ha trasmesso ad una settimana fa una lettera lui a González Garci'a prima delle dichiarazioni di questa per la legalizzazione dell'aborto e della distribuzione preservativa. Là lo accusa per commettere "la rivendicazione del crimine di homicide per promuovere la moltiplicazione degli aborti".

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...solo teste di cazzo
by elisa Friday, Feb. 25, 2005 at 1:31 PM mail: elis@libero.it

... ma quali fascisti, questi oltre ad essere comunisti sono anche teste di cazzo!

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Bravo Nestor Kirchner
by x zippo Friday, Feb. 25, 2005 at 4:19 PM mail:

Bravo Kirchner!

Ma quando ci proverà il nostro Bertinotti o Cossutta a scacciare il Papa da Roma e dall' intera Italia, come persona <non grata>?

Io aspetto!

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