Nablus 19 agosto

19 Agosto
Arriviamo a Nablus in un atmosfera spettrale, strade deserte, polvere che vola sotto un sole implacabile, un ora e mezzo a piedi dal ceck point perche` c`e` il coprifuoco e non si circola. Ovunque distruzione, bossoli di varie dimensioni a terra, asfalto divelto, macchine schiacchiate come frittelle e marciapiedi deturpati, il passaggio dei tank, il solito paesaggio dei territori e ancora case distrutte e mitragliate sui pali della luce e nelle porte, case sventrate, fogne a cielo aperto e spazzatura che svolazza e imputridisce ovunque, dopo sei giorni di coprifuoco totale. Ci portiamo nella citta` vecchia dove passeremo la notte. Il mattino del 20 abbiamo una riunione con l`ISM alle 9 ma presso un albergo appena fuori della citta` vecchia dove dovevamo incontrarci con T., prima della riunione ci sono dei tank che girano da mezz`ora intorno a quella zona ristretta, decidiamo cosi` di fermarci e seguirli, nel caso volessero fare un incursione o arrestare qualcuno. Li seguiamo per un po con gli occhi mentre fanno avanti e indietro, un tank grosso col cannoncino e un baby tank, piu` piccolo che lo segue. Si fermano in mezzo ad una via. Ci mettiamo in mezzo a loro e a un gruppo di ragazzini che curiosano dietro una traversa. Alcune donne devono attraversare la strada e noi facciamo da scudo accompagnandole. i ragazzini tranquillizati dalla nostra presenza si fanno imprudenti e tirano ai tank alcune pietre, il cannone si muove minaccioso verso la loro direzione, li sgridiamo e cerchiamo di convirceli a non sporgersi troppo. Penso che siamo lì, tra due tank che ci puntano il cannone addoso e uno stuolo di ragazzini scalmati che rischiano di far innervosire i soldati, forse siamo dei pazzi a fare da scudo! Siamo nudi, senza neanche la protezione di una croce rossa sul petto. I tank riaccendono i motori si girano, si incamminano e noi li seguiamo, svoltano a destra si fermano, ci fermiamo dietro di loro a circa 20 metri. Aspettiamo, partono improvvise due cannonate e tre sventagliate di mitra, ancora qualche mitragliata e noi rimaniamo immobili in mezzo alla strada, vogliono far vedere di cosa sono capaci, ma noi non ci muoviamo anche se tremiamo un pò. Riaccendono i motori e partono. Visto che non tornano, decidiamo di allontanarci in 6 e altri 4 che ci avevano raggiunto nel frattempo rimangono in zona controllare se tornano. Alla riunione si decide che alcuni gruppi andranno presso i villaggi più isolati dal coprifuoco per vedere la situazione e poi tornare a raccontarla.