20 Agosto da nablus

20 Agosto
Nablus. Andiamo in un villaggio accompagnati da un tassista coraggioso dopo che tre hanno rifiutato, perchè lungo la strada i soldati sparano a tutte le auto, e un taxi non fa eccezione. Arriviamo incolumi, qualche santo ci protegge forse! Andiamo a visitare alcune famiglie e un medico del paese ci informa sulle carenze alimentari e i disagi di cui soffrono, consegnamo alcuni alimenti freschi, verdura e frutta, comprate prima di arrivare asl villaggio, portiamo anche alcuni soldi alla mamma (vedova) di Nabil, un ragazzo che lavora all'albergo di Gerusalemme dove sono allogiati A., T., e Th., che ci ha pregato di farlo per lui che non può andare a casa dalla madre, visto che nessun palestinese è libero di muoversi. Ritorna il tassista a prendeci che sta imbrunendo ed è spaventato perchè con il buio è più pericoloso. L'auto si blocca dopo poche centinaia di metri, la coppa dell'olio che perde, spingiamo l'auto sul marciapiede, pregando che i tank nella notte non lo facciano a pezzi, speranza vana.......... nessun auto lasciata sulla strada scampa a questo destino, ed è la sdua unica fonte di reddito, ci sentiamo avviliti e tristi per lui, camminiamo in silenzio nel buio, con l'orecchio teso ad ascoltare i rumori, temiamo l'arrivo dei tank, passa un altro taxi con una persona a bordo e saliamo tutti, 9 persone in un taxi, ci porta a Nablus Hold City e neache ci fa pagare! Dopo ci dirigiamo sempre col buio verso l'albergo dove è allogiato T., per andare insieme a Balata, nel campo profughi.
Domani alcuni di noi andranno a fare interposizione ai ceck pont e andranno a portare alimenti freschi alle famiglie che vivono nelle case occupate, case dove i soldati stanno nei piani alti e le famiglie che dormono sotto non possonio mettere il naso fuori di casa, nenache per procurasri il cibo. Non riusciamo ad arrivare all'albergo, stanno sparando come pazzi dai tank e non si capisce da quale direzione... alcuni ragazzi palestinesi armati di sassi ci indicano le strade libere, senza il loro aiuto saremmo finiti in braccio ad un tank, per qualche minuto abbiamo pensato di fare da scudo, ma poi ragionando, al buio i soldati non avrebbero fatto distinzione tra internazionali e palestinesi, il rischio era troppo grosso, Rinunciamo a raggiungere l'albergo.