Nuovo uicidio nel carcere di Sulmona

L'AQUILA, 28 APR - Procede per ''istigazione al suicidio'', come nelle altre vicende simili, l'indagine aperta dalla magistratura sul caso di Francesco Vedruccio), il detenuto 36/enne, nativo di Squinzano (Lecce), suicidatosi ieri sera nel carcere di Sulmona. Il penitenziario e' ormai tristemente noto come 'carcere dei suicidi'. L'ultimo caso risale al 1/o marzo scorso: un pentito 28/enne, Nunzio Gallo, di Torre Annunziata (Napoli), si era impiccato - come Vedruccio - a una grata della cella con la cinghia della tuta. Detenuto in alta sicurezza Vedruccio, aveva da scontare una pena fino al 2010. A quanto riferito dal compagno di cella, avrebbe giocato a carte fino a un'ora prima di decidere di togliersi la vita. A scoprire l'accaduto e' stato proprio l'altro detenuto. Vedruccio -secondo quanto si e' appreso- avrebbe avuto problemi familiari, in particolare con un figlio che sembra non volesse piu' saperne di lui. (ANSAweb).

ROMA, 28 APR - L'avvio di un'ispezione amministrativa e l'ipotesi di trasferimento di alcuni detenuti: sono queste le misure che il Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap) intende intraprendere dopo l'ennesimo caso di suicidio nel supercarcere di Sulmona. Il ministro della Giustizia, Castelli ha intanto fatto sapere che 'forse oggi stesso o al massimo la prossima settimana andro' a Sulmona per vedere cosa sta succedendo in quel carcere'. In media, ogni anno - fanno notare al Dap - i suicidi in cella sono circa 50. Ad oggi, il dato statistico nazionale sarebbe nella media, ma lascia pensare il fatto che la maggior parte siano concentrati proprio nel supercarcere di Sulmona. L'inchiesta amministrativa (la sesta negli ultimi due anni dopo altrettanti suicidi di detenuti) verra' seguita personalmente dal capo degli ispettori del Dap, Leopardi.

SULMONA (L'AQUILA), 29 APR - Verranno trasferiti gia' nelle prossime ore dal carcere di Sulmona i primi detenuti, circa una decina, individuati tra quelli piu' a rischio di atti autolesionistici, e comunque con le situazioni psicologiche piu' difficili. E' il primo dei provvedimenti concordati dal Ministero di Giustizia e dal Dap, dopo l'ultimo caso di suicidio nell'istituto di pena avvenuto mercoledi' sera. Le procedure per i trasferimenti ad altri penitenziari diventeranno esecutivi tra oggi e domani.

ROMA, 29 APR - E' stata ulteriormente rafforzata la squadra che il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha inviato a Sulmona per l'ispezione straordinaria affidata al capo della direzione generale detenuti, Sebastiano Ardita, dopo i numerosi suicidi nel supercarcere abruzzese. Da Roma sono arrivati anche un medico e un educatore, per un totale di sei persone da ieri impegnate nel valutare i casi piu' 'a rischio'.

SULMONA (L'Aquila) - "Abbiamo giocato a carte fino a un'ora prima. Sembrava tranquillo. Poi l'ho trovato in bagno, impiccato con la cinghia della tuta". Il compagno di cella di Francesco Vedruccio è stato il primo ad accorgersi del suicidio, il sesto nel carcere di Sulmona negli ultimi due anni. Vedruccio aveva 36 anni. Sarebbe stato scarcerato nel 2010. Secondo il compagno di cella avrebbe avuto problemi famigliari, in particolare con un figlio che sembra non volesse più saperne di lui. La Procura della Repubblica ha comunque aperto un fascicolo per istigazione al suicidio.

Il ministero della Giustizia Roberto Castelli ha annunciato una visita al carcere: "Forse oggi stesso o al massimo la prossima settimana andrò a Sulmona per vedere cosa sta succedendo in quel carcere. Non è possibile - ha aggiunto il Guardasigilli - che ci sia un così alto numero di suicidi. E' ormai chiaro che c'è qualcosa che non va. Di certo, comunque, manderò gli ispettori".

E' un carcere di massima sicurezza quello di Sulmona, in provincia dell'Aquila, che ospita detenuti sottoposti al regime duro del 41 bis, imputati di associazione a delinquere mafiosa. Tra le sue mura, una lunga e inquietante serie di suicidi.

Due anni fa, a togliersi la vita era stata la direttrice del supercarcere, Armida Miserere, che si sparò con una pistola nel suo studio. Il 16 agosto scorso, venne trovato morto Camillo Valentini, sindaco di Roccaraso, arrestato solo 24 ore prima. L'ultimo caso, appena due mesi fa: un pentito di 28 anni, Nunzio Gallo si impiccò alla grata della cella.

"L'ennesimo suicidio di un detenuto a Sulmona, il sesto caso dall'ottobre 2003, non può offrire a nessuno il pretesto per colpevolizzare la polizia penitenziaria che lavora nel penitenziario abruzzese", dice la segreteria generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il Sappe. Che chiede "il ricambio complessivo di tutta la popolazione detenuta per interrompere questo tragico effetto di suggestione collettiva".

Del penitenziario di Sulmona si sta occupando anche il Dipartimento amministrazione penitenziaria con l'avvio di un'ispezione amministrativa. Allo studio anche l'ipotesi di trasferimento di alcuni detenuti. In media, ogni anno - fanno notare al Dap - i suicidi in cella sono circa 50. Ad oggi, il dato statistico nazionale sarebbe nella media, ma lascia pensare il fatto che la maggior parte dei suicidi siano concentrati proprio nel supercarcere di Sulmona.

"Questo è un carcere in cui si lavora dove si fanno attività a favore dei detenuti, non è solo il carcere dei suicidi", dice il direttore del carcere di Sulmona Giacinto Siciliano. Intanto per domani è stata disposta l'autopsia su Vedruccio, e in giornata è atteso l'arrivo gli ispettori del Ministero.

http://www.poliziapenitenziaria-piemonte.it/mioweb/varie/miserere.htm