L'ennesimo processo all'autogestione a Firenze..

sotto processo :

La casa occupata Cecco Rivolta si trova all'interno dell'area delle Montalve di proprietà dell' Università di Firenze dal 1992 quando l'allora Rettore Blasi mise a tacere, con l'acquisto con i soldi pubblici, la scandalosa gestione che dell'area avevano fatto per anni i suoi colleghi della vecchia Democrazia Cristiana arrivati ad accumulare un debito di bilancio di miliardi di vecchie lire. Dal 2000 in poi all'occupazione ed ai lavori di autorecupero della casa colonica è seguita l'occupazione di parte della terra. Da una parte sono nati gli orti sociali: recuperati e coltivati direttamente per l'autoconsumo dagli stessi "contadini", dall'altra è nato il campino sociale: autorecuperato dagli occupanti per sè e per chiunque volesse utilizzarlo gratuitamente.
La casa è tuttora occupata ma...E' in corso il processo in cui 7 compagni saranno giudicati per l'accusa di Occupazione Abusiva. L'Università non si vergogna nemmeno di richiedere agli occupanti un risarcimento di circa 15.000 euro per il mancato affitto di una casa che senza l'occupazione ed il conseguente autorecupero della struttura oggi sarebbe poco più di un cumulo di macerie.

perche' firmare "imc toscana" qualcosa che non e' prodotto di "imc toscana" (al di la' del merito della questione)?

non e' corretto.
ma soprattutto non ce n'e' alcun bisogno.

si, te hai anche ragione...
dopodiche' questi sono post che servivano per mandare in produzione la ftr. in un certo senso provengono proprio da imc toscana quindi.
ad ogni modo se ti senti cosi' disturbato da questo sopruso la prossima volta firmiamo con un nome farlocco.

in ogni caso: capisco lo zelo e ci puoi avere anche una parte di ragione, dopodiche' non mi sembra una cosa cosi' tremenda. e forse se ci pensi vedi che aldila' della formalita' la sostanza non cambia di parecchio.

magari ci sono cose piu' importanti da notare in giro.. no?

dio zelante

SOLIDALI CON I COMPAGNI DEL CECCO,HASTA SIEMPRE LA VITTORIA
COLL.TELEFONO VIOLA DI MILANO -T28 OKKUPATO

Io non condivido le occupazioni coatte, però, se effettivamente lo stabile era in stato ti abbandono...

Ciò che risulta intollerabile è che a fronte di un ordine di sgombro (e un processo) si continui a occupare, e a pensar di avere ragione.

ciao

un ultimo appunto

non mi pare corretto, e anzi strumentale e fuorviante, parlare di processo "all'autogestione".

l'autogestione te la fai a casa tua, e nessuno di processa... cerchiamo di essere onesti, per lo meno con le parole.

ciao

Cosa vuol dire 'occupazione coatta'?
Se è OCCUPAZIONE è per forza coatta (nel senso di non autorizzata), altrimenti è un'altra cosa topo elettro+ che NON è un occupazione ma un balocco per figli di papà!
Autogestione vuol dire rompere la netta separazione tra istituzione e collettività: io ti governo e tu ti fai governare! Vuol dire gestione collettiva degli spazi sociali, ma in questo sistema è impossibile (a meno che tu non sia uno dei tre poveri illusi che credono nella democrazia partecipativa del comune di firenze, oltre a babbo natale e alla befana) allora l'occupazione intesa come gestione pubblica di uno spazio non è solo l'unica alternativa, ma diventa addirittura indispensabile!
Se non ci fossero alcune (poche!) realtà sociali a firenze (TUTTE OCCUPATE) non ci sarebbe alcuna possibilità di poter sperimentare l'autogestione di uno spazio, qualunque esso sia (teatro, cinema, sport, musica, politica etc). Dovremmo rassegnarci al ruolo di cittadino-consumatore-spettatore che ci viene imposto dalla giunta di turno pronta a farti pagare anche l'aria che respiri (ancora non l'hanno messa una tassa sull'aria, ma ci stanno pensando).
Per un proletario (sicuramente non è il tuo caso) uscire un sabato sera con pizza e cinema o per vedere un concerto è diventato un lusso che non ti permette di arrivare in fondo al mese; gli spazi sociali vogliono ovviare anche a questo oltre ad essere luogo di riflessione e confronto politico.
Quindi ben vengano 10, 100, 1000 occupazioni.

Solidarietà al CECCO, al MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA, a TUTTI I COMPAGNI E COMPAGNE arrestate o denunciate, a tutti coloro che lottano e si mettono in gioco per una società diversa.

"Troppe cose ci sono ancora in questo paese che devono essere distrutte con il ferro e con il fuoco"