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Una proposta di legge contro i brevetti software | ||
by ctrl+v collective Wednesday, Jun. 29, 2005 at 11:13 AM | mail: | |
Il 24 Giugno è stata depositata presso la Corte di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare, per cui nei prossimi giorni partirà la raccolta delle almeno 50.000 firme necessarie e richieste dalla Costituzione, per la tutela e la valorizzazione dei beni comuni.
Per beni comuni si intendono quelli di tipo tradizionale come l'acqua, l'aria, le terre e quelli di nuova generazione come i programmi informatici, la sicurezza alimentare, l'istruzione. La proposta di legge è disponibile sul sito di una delle organizzazioni promotrici dell'iniziativa popolare: il Forum Ambientalista, insieme ad altri come Attac Italia, Legambiente, le Rdb, l'Arci, la rivista "Quale Stato" della Cgil, Rifondazione Comunista. |
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Unione Europea: il 6 luglio si vota per la brevettabilità del software | ||
by ctrl+v collective Wednesday, Jun. 29, 2005 at 11:15 AM | mail: | |
La proposta di normativa europea sui brevetti software sarà votata al Parlamento europeo il prossimo sei luglio, in seconda lettura, nonostante i tentativi di modifica proposti dal parlamento europeo e gli emendamenti, rigettati, di Michel Rocard in Commissione giuridica, risultati dal movimento d'opinione che si è organizzato negli ultimi due anni contro tale direttiva. Un esempio è la proposta di legge di iniziativa popolare che il 24 giugno scorso è stata depositata presso la Corte di Cassazione per la tutela e la valorizzazione dei beni comuni, per cui nei prossimi giorni partirà la raccolta delle firme necessarie. Anche alcune amministrazioni pubbliche sono contrarie a questa direttiva, come nel caso del comune di Pisa che ha recentemente approvato una mozione in cui si legge che "la protezione brevettuale quasi illimitata che il testo approvato in Consiglio accorda al software non soltanto non è utile per la competitività delle imprese europee, ma al contrario finisce per porle sotto la minaccia di un continuo e spesso pretestuoso contenzioso legale". D'altro canto, durante il recente convegno «Il futuro del software», la Confindustria ha sostenuto che la direttiva non riguarda il software come tale, che non è brevettabile per la convenzione di Berna del 1973, ma che essa è necessaria per la competitività del mercato, in particolare per gli investimenti in innovazione e ricerca. In vista della prossima votazione, il 4 luglio a Bologna si terrà un incontro presso la Sala Farnese del Comune, in Piazza Maggiore, dalle ore 16; ne parleranno lo scrittore Franco "Bifo" Berardi, il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana e Alessandro Rubini della Free Software Foundation Europe. |
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