Eurpradiso o eurotruffa ?
EUROPARADISO O EUROTRUFFA ? di Francesco Cirillo pubblicato da Mezzoeuro del 4 marzo 2006
L’assessore al Turismo della Regione Calabria , Beniamino Donnici, si sarà sentito a casa sua quando ha ricevuto i giovani di Alleanza nazionale nel suo ufficio a Catanzaro. Donnici è stato dirigente del MSI negli anni 70 , consigliere regionale di questo partito fino al 1995. Nel 1991 in dissenso con i vertici del MSI diretti alla formazione di Alleanza nazionale forma un gruppo chiamato “Calabria libera”. Nel 2000 l’aggancio a Di Pietro ed eccolo nuovamente in consiglio regionale con l’Italia dei Valori, fino a diventare assessore al turismo. Nel 2005 litiga con Di Pietro, ed esce dal partito per formare un nuovo gruppo regionale chiamato “Partecipazione”. I giovani di Alleanza nazionale hanno trovato in lui, il vecchio Donnici, quello che vedeva nello sviluppo del cemento l’unica risposta alla disoccupazione. E così è stato . I giovani alleatini chiedevano l’impegno di Donnici e della giunta tutta , sul megaprogetto israeliano di costruire il mega villaggio, una specie di seconda Crotone nella foce del fiume Neto. L’assessore Donnici non si è posto alcun problema di natura ambientale ed ha subito detto sì al mega progetto. Un mega progetto che già ha l’aria di essere una grande truffa. La solita grande truffa di chi dice di portare lavoro in Calabria per poi lasciare tutto ad operazione finanziaria finita. La città di Crotone è illusa da questo grande immobiliarista israeliano , che si chiama David Appel, il quale va ricordato che ha provato a realizzare la stessa operazione Europaradiso in Grecia per vedere tutto sfumato a seguito dell’intervento dello stesso governo greco che aveva visto nell’operazione una serie di finanziamenti poco chiari. Poi l’aggancio con Alleanza nazionale ha portato lo speculatore israeliano a Crotone dove il sindaco Senatore di Alleanza nazionale lo ha accolto a braccia aperte.
La Madpit group, società con capitali americani e svizzeri oltre che israeliani, , ha già realizzato strutture del genere sparse per il mondo, gestite con i principali tour operator internazionali. A livello locale il gruppo di investitori ha creato una società per azioni, la “EuroParadiso”, che ha già cominciato a siglare i ''precontratti di acquisto'' dei terreni. Appel spiega che nella scelta di Crotone ha anche influito la vicinanza tra mare e montagna e la presenza del sito archeologico. Insomma sarà una colata di cemento enorme che sconvolgerà per un solo mese all’anno una zona ancora intatta dal punto di vista ambientale. La grande struttura, secondo quanto è stato riferito, sorgerà a trecento metri dal mare, su una superficie di mille ettari. Alla costruzione , è stato detto con enfasi, lavoreranno 4 mila operai, 15 mila saranno i dipendenti necessari per gestire la struttura a pieno regime mentre la ricaduta sull' indotto viene stimata in 50mila nuovi posti di lavoro. I posti letto stimati sono oltre diecimila con un flusso di aerei di 50-60 al giorno sullo scalo Sant' Anna di Isola Capo Rizzuto, dove arriverà l' 80% dei turisti. Il bacino potenziale, in un raggio di 2 ore e 30 minuti di volo da Crotone, è stato detto, è di oltre un miliardo di persone. Appell assicura che i voli per Europaradiso saranno gratuiti così gli alberghi, ben 16 fino a tre piani. Da dove si recupereranno quindi i denari ? Semplice per Appell. Dai Casinò, dai vari giochi che vi saranno al suo interno, dai ristoranti, dall’acquisto di case. Una specie di Truman Show, ma vero questa volta e senza Jim Carrey. Nel progetto si vedono tempietti in stile greco antico con al centro una grande piazza con una statua in gesso del Davide di Michelangelo , e poi attorno palazzine in stile neoclassico accanto a palazzoni di vetro, cemento e acciaio ; le varie piazze sono una fotocopia di paesi toscani con chiese dalle cupole stile bizantino; i grandi viali ricordano l’ EUR di Roma con palme di Washington che terminano in grandi laghetti ; ancora verrà costruito un grande lunapark ; e diversi campi di Golf; con un gran finale costituito da uno stadio con 120.000 posti ! La struttura alberghiera dovrebbe offrire 9000 camere, mentre Disneyland a Parigi ne ha 5700. Da come si può immaginare le conseguenze saranno enormi per tutto il territorio, specie per la presenza dei campi da golf che porteranno inquinamento in tutta la zona attraverso l’uso dei pesticidi che occorrono per il mantenimento del prato. Ma chi è questo imprenditore ? Il suo nome è stato ben noto alle cronache di tutto il mondo per uno scandalo che lo ha visto coinvolgere addirittura il premier israeliano Sharon. Proprio nei giorni caldi dell’evacuazione delle colonie ebraiche dai territori palestinesi ,Sharon fu costretto dai giudici ad essere ascoltato sui rapporti avuti proprio con David Appell. L’inchiesta lo vedeva sospettato di essersi fatto corrompere dall'uomo d'affari David Appel. Menachem Mazuz, procuratore generale dello Stato, valutò se vi fossero elementi sufficienti per rinviarlo a giudizio. Cosa che non fece. Sarebbe stata una grossa gatta da pelare per tutta l’opinione pubblica israeliana proprio mentre si decideva il destino di Israele. Un eventuale incriminazione avrebbe costretto Sharon alle dimissioni da premier e a nuove elezioni. Una responsabilità troppo grossa per il giudice per un semplice caso di corruzione. Ma il problema non era tanto Sharon quanto suo figlio Gilad. I sospetti sono proprio su di lui e sugli affari che Gilad avrebbe intrapreso con David Appell ed il conseguente intervento del padre per ottenere alcuni terreni vicino a Gerusalemme. Intervento richiesto non solo per terreni in Israele ma anche in Grecia fra il 98 e il 99 . Il caso fu noto come l'affare dell'isola greca , Appel avrebbe cercato di ottenere l'intervento di Sharon, allora ministro degli Esteri, per convincere le autorità greche ad autorizzare la costruzione di un complesso turistico che l'uomo d'affari voleva costruire nell'isola di Patroclo, considerata zona archeologica protetta non edificabile. A questo fine Appel avrebbe offerto a Gilad Sharon un grosso contratto di consulenza per il marketing del progetto, promettendogli un guadagno di tre milioni di dollari. L’imprenditore avrebbe anche cercato di ottenere l'aiuto del vice premier Olmert, allora sindaco di Gerusalemme, offrendogli appoggi politici e logistici nelle elezioni primarie del Likud, in cambio di pressioni su personalità politiche greche. Ma la polizia sospetta anche che Appel abbia cercato di ottenere l'aiuto di Sharon per rendere edificabile un appezzamento di terreno agricolo nei pressi di Tel Aviv. Esiste anche la registrazione di un colloquio telefonico tra i due nel quale Appel assicura che Gilad Sharon stava per guadagnare grandi somme di denaro. Insomma non arriva , come al solito brava gente. Nel senso che è gente abituata a chiedere favori in cambio di denaro e bisognerà vedere ora se la legalità verrà rispettata in un’area con diversi vincoli di protezione. E la città va proprio incontro al grande immobiliarista. Se ne frega di tutte queste storie. Fa finta di non conoscerle, aiutata in questo da una stampa silente sull’argomento. In tutta Italia ci sono mobilitazioni contro le grandi opere, dalla TAV al Ponte sullo stretto, considerate da tutti effimere e inutili, oltre che distruttive della risorsa ambiente. Qui invece si vuole l’Europaradiso e lo si dimostra scendendo a migliaia in piazza con un cartello di associazioni che investono tutto il crotonese. Dalla Confcommercio , alla Associazione Contrade Nord , al Comitato Europaradiso, all’Ordine degli Architetti, a quelli degli Avvocati , dei Dottori Agronomi e Forestali, dei Dottori Commercialisti ,dei Farmacisti, dei Geologi ,degli Ingegneri ,dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri , dei Medici Veterinari , degli Agrotecnici , dei Geometri ,dei Periti Industriali , dei Ragionieri, e poi ancora tutte le scuole della città e provincia , la Confagricoltura, la Confai, i Lions, i Rotare, il Comitato Contrade Sud , la Fondazione D’Ettoris , gli Ex lavoratori Pertusola , i Lavoratori Porto, la Casa Artigiani. Insomma un cartello vastissimo di associazioni che ha portato in piazza un migliaio di persone con un unico scopo quello di sollecitare la regione e la Provincia a togliere la Zona protetta alla foce del fiume Neto dove dovrebbero essere riversate le tonnellate di cemento. Davanti a tutti nel corteo i giovani di “Forza Nuova Crotone” l’organizzazione razzista e fascista recentemente entrata nel cartello elettorale di Berlusconi, che hanno portato in piazza dei macabri manichini “impiccati” con un cartello appeso al collo ( come si faceva con i partigiani ! ): "Loiero: europaradiso era la nostra unica speranza. Grazie per la ZPS". ( ZPS: Zona a Protezione Speciale - ndr ). Un clima che presagisce un ritorno alla Reggio degli anni 70, dei “boia chi molla”. E c’è chi soffia sul fuoco, chi vorrebbe una rivolta popolare, di disperati, di senza lavoro, contro la Regione e contro chi vorrebbe un modello di sviluppo diverso ed ecocompatibile. Ma dopo la mobilitazione quasi tutti si dicono d’accordo con l’Europaradiso. La Regione attraverso Donnici ha subito fatto sapere la sua posizione. La cosiddetta sinistra radicale ( verdi, PdCI, Rifondazione) sembra disponibile a trattare. Qualche parco verde in più , nel mega villaggio, qualche piccola oasi per i fenicotteri rosa e la cosa si potrebbe fare. Ma intanto c’è una profonda contraddizione fra le parole di Donnici e le Linee Guida dettate recentemente dalla stessa Regione attraverso l’assessore Tripodi. Proprio quella zona ricade nelle aree protette di conseguenza l’Europaradiso quella zona non potrebbe neanche sfiorarla. Salvo che non si metta in discussione tutto il piano! Un piano che quindi non potrà in alcun modo partire salvo il disfacimento dell’intera giunta regionale.
La mancanza di lavoro in Calabria e l’assenza di una politica del lavoro rivolta verso le risorse ambientali della nostra regione, rafforza il progetto Europaradiso. La situazione economica in Calabria è gravissima e lo dimostra anche la fuga degli assessori verso il parlamento e l’abbandono così delle problematiche regionali. A voglia di dire che vanno al Parlamento a Roma per rafforzare la nostra regione. Non ci crede nessuno. Il mandato avuto dagli elettori calabresi a gran voce con oltre il 60% di voti , era un mandato preciso e netto, una risposta agli scassi fatti dalla precedente giunta Chiaravalloti. Troppi impegni per la classe dirigente di centrosinistra calabrese avviata su candidature, cambi di casacca, passaggi da un partito all’altro. Intanto le ultime fabbriche aperte chiudono, nell’impotenza della classe politica e sindacale. L’elenco oramai è lunghissimo e va aggiornato giorno dopo giorno. Alla Polti di Cosenza, la Foderauto di Belvedere, la Marlane di Praia ( gli operai della Marlane hanno chiesto aiuto a Pannella che non sa neanche dove sta Praia a Mare !), l’Emiliana Tessile di Cetraro, si aggiungono gli operai non pagati come quelli della Smeco, o quelli della Sibical, o tutti gli Lsu e Lpu che non si vedono confermati i progetti. Un disastro vero e proprio che spingerà sempre di più la gente a non votare piuttosto che ad affidarsi ad una classe politica sempre più discreditata ed impotente di fronte ai gravi problemi della gente comune.
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