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[Palermo] corteo cittadino il 18 marzo contro la guerra
by Coord. Universitario Autorganizzato - pa Thursday, Mar. 16, 2006 at 8:07 PM mail:

manifestazione a Palermo per il 18 Marzo

CON L'IRAQ CHE RESISTE ALL'OCCUPAZIONE MILITARE
FUORI LE TRUPPE DALL'IRAQ

Sabato 18 Marzo ore 16:30
concentramento Piazza Bologni.

Sabato 18 Marzo giornata mondiale contro la guerra. Una guerra per la sicurezza collettiva , per l'esportazione della democrazia e soprattutto....per la libertą.
E' infatti per la sicurezza che si stanno stanziando milioni di dollari in armamenti.
Ci si dota delle bombe fra le piu' intelligenti in circolazione in grado di scovare, distruggendo interi villaggi, il terrorista di turno , e si dotano i popoli bombardati di strade illuminate al fosforo bianco.....
E per la esportazione della democrazia, infatti, che si perpetuano guerre neo-coloniali che costruiscono sulle macerie e sulle morti di popolazioni inermi , governi fantoccio ,che hanno come unico diktat il non ostacolare la conquista ed l'occupazione manu militari di risorse e territori fino al totale saccheggio di cio' che resta in un paese distrutto dalla guerra.
Una guerra per la liberta'..... ma la liberta' di chi? per gli alleati liberta' di conquista e per gli oppressi liberta' di subire le torture piu' atroci,
che avvengono dentro carceri speciali, o su di una normale strada di Nassirya.
E a questa falsa liberta' che ci opponiamo , difendendo piuttosto la liberta' di un popolo oppresso a resistere all'invasore con qualsiasi mezzo necessario.
In questo contesto globale di esportazione della democrazia poteva il governo italiano stare a guardare?.
La risposta sta nei 40.000 soldati italiani, eroi nazionali di uno stato di parate e medaglie al valor militare che a colpi di fucile si impegnano come possono, dai Balcani, all'Afghanistan fino all' Iraq, a sparare democrazia in svariate missioni di pace.
Il clima elettorale si surriscalda e quella che allo scoppio della guerra si spacciava per una sinistra
che "senza se e senza ma" si opponeva alla guerra , si mostra in tutta la sua sfacciataggine come proseguio naturale del governo Berlusconi. Si moltiplicano frasi su un ritiro graduale dilazionato nel tempo e sul dovere morale di non abbandonare il futuro di un paese alla guerra civile. Figuriamoci se gli stessi politicanti si permetterebbero mai di porre in discussione la presenza
delle basi Nato e Usa sul territorio Italiano.
In una delle piu' grandi basi militari , purtroppo situata in Sicilia , a due passi dalla piana di Catania, Sigonella, danno il via libera ad investimenti strutturali e di avviamento per 100 milioni di euro che sommate alle spese di manutenzione della base(a carico dell'Italia per il 37% andranno a gravare sulle gią dissanguate tasche dei contribuenti.

PER IL RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE DI OCCUPAZIONE
DALL'IRAQ

PER LA CHIUSURA E LA RICONVERSIONE AD USO CIVILE DELLE
BASI NATO E USA DISLOCATE IN SICILIA ED IN TUTTA ITALIA.



Coordinamento Universitario Autorganizzato
-Palermo-




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