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Iraq: Confermata la marcia per domani
by la stampa Friday, Mar. 17, 2006 at 6:37 PM mail:

dalla stampa

POLITICA
Iraq, confermata per domani la marcia
per la pace a Roma
17/3/2006





Manifestazione per la pace a Roma
Manifestazione per la pace a Roma
ROMA. Nessun cambiamento di programma: gli organizzatori confermano, al termine di una riunione svoltasi nel pomeriggio, le forme di mobilitazione già previste per il 18 marzo, in occasione del terzo anniversario dell'inizio della guerra in Iraq. Incluso il corteo a Roma, da piazza della Repubblica a piazza Navona che alcuni (il Pdci, ad esempio) avevano 'suggeritò di trasformare in una manifestazione-presidio senza marcia. Il Comitato18 marzo rinnova l'appello alla «serenità» e a scendere in strada con le bandiere arcobaleno. Lo striscione di apertura del corteo sarà 'La pace prima di tutto.

La conferma del corteo era prevedibile ma non scontata. La riunione organizzativa di questo pomeriggio, riferisce chi ha partecipato, ha affrontato i possibili rischi: legati sia alle «strumentalizzazioni politiche» che all'ordine pubblico, dopo i recenti segnali non tranquillizzanti (gli episodi di intolleranza, seppur limitati, un mese fa durante la manifestazione per la Palestina; e gli incidenti gravi di sabato scorso a Milano). Considerato però che arriveranno sia autobus che treni speciali da fuori Roma, «anche per i problemi legati alla sicurezza» la scelta di non cambiare i programmi è stata considerata la migliore. Ci saranno assenze non di poco conto.

Alfio Nicotra, responsabile Pace del Prc glissa sulla Cgil (che aderisce alla giornata per la pace, con un propria piattaforma, e non al corteo) ma critica duramente i Ds, che come partito hanno confermato il loro distinguo: «È un errore politico grave non essere a fianco del movimento per la pace. La guerra in Iraq continua: mi auguro che rivedano la loro posizione, alla luce anche degli avvenimenti di queste ore che confermano come la guerra continui. E con i nostri soldati sul posto».

Ma ad imbarazzare potrebbero essere anche le presenze. Se i Cobas invitano a scendere in piazza 'con la resistenza del popolo iracheno e palestinesè, e il Campo Antiimperialista stenta a essere inquadrato, ci sono sigle che non figurano nella lista delle adesioni e pubblicizzano comunque la loro presenza. Con parole d'ordine proprie, come i Proletari Comunisti (marxisti-leninisti-maoisti, è l'autodefinizione) che danno appuntamento nel pomeriggio di sabato e a piazza della Repubblica per manifestare «contro i crimini dell'imperialismo italiano».

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