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CONCLUSIONI DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DEL 25 MARZO 2006 A NAPOLI
by Slai Cobas Wednesday, Mar. 29, 2006 at 4:26 PM mail: slaimilano@slaicobasmilano.org 

Proposta di un coordinamento permanente e di una manifestazione nazionale su salario, precarietà, pensioni, democrazia nei posti di lavoro

CONCLUSIONI DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DEL 25 MARZO 2006 A NAPOLI
SU SALARIO, PRECARIETA', PENSIONI, DEMOCRAZIA NEI POSTI DI LAVORO
E CONTRO LA REPRESSIONE PADRONALE
 
 
Il licenziamento politico degli 8 operai di Pomigliano da parte della Fiat e della TNT  (rei di aver “capeggiato” la contestazione ai sindacati confederali e la solenne bocciatura in assemblea del contratto-bidone dei metalmeccanici) è non solo un tentativo di decapitare la struttura di fabbrica dello Slai Cobas di Pomigliano, ma soprattutto il tentativo del padronato (e dei consenzienti CGIL-CISL-UIL) di impedire con una illecita repressione da “regime”  il  rilancio e l’organizzazione della diffusa volontà dei lavoratori di opporsi alle politiche in atto di concertazione e precarizzazione dell’intero mondo del lavoro dipendente.  Una pratica liberticida che non è della sola Fiat ma che si accentua di pari passo al progredire della crisi (e dell’autoritarismo delle politiche di guerra commerciale e guerreggiata) e dell’esigenza padronale di recuperare margini di profitto agendo sulla costante riduzione del costo di lavoro. Eventi che prospettano, nel prossimo futuro post elezioni politiche (indipendentemente dalla vittoria del centro-destra o del cosiddetto centro-sinistra) il rilancio della concertazione sindacale ed un rinnovato e devastante attacco alle condizioni lavorative e sociali. Questi licenziamenti sono stati solo gli ultimi atti di repressione padronale e statale: basta ricordare il licenziamento dei 5 lavoratori del Collettivo Precari Atesia di Roma o le misure restrittive nei confronti di lavoratori aderenti al Sindacato dei Lavoratori in Lotta di Napoli, o l’inasprimento delle normative antisciopero e la criminalizzazione dei lavoratori dell’ATM di Milano o quella degli aeroportuali, solo per fare alcuni esempi.
 
 
Per combattere i licenziamenti di rappresaglia politico-sindacale e i licenziamenti tout court, occorre andare oltre la solidarietà, e adoperarsi, collettivamente, per costruire organizzare e rilanciare insieme un forte movimento di massa e unitario, “di resistenza e controffensiva” nei posti di lavoro e nel territorio (come in questi giorni sta avvenendo in Francia) per contrastare le politiche antiproletarie che continuano ad indebolire e fiaccare i lavoratori in tutti i settori, condannandoli, insieme alle loro famiglie, al ricatto della precarietà a vita e la collocazione in fascia di povertà, a “sotto-diritti e sotto-salario”.
 
Un nuovo movimento di massa per rompere i confini delle specifiche categorie ed andare oltre la “resistenza” su temi ed obiettivi anticonsociativi ed intercategoriali sulle questioni fondamentali del recupero salariale adeguato ai bisogni reali (aumenti consistenti e egualitari, recupero automatico dell'inflazione reale, rivalutazione pensioni e servizi pubblici ecc.), e garanzia del reddito, lotta alla precarizzazione in atto del lavoro dipendente (con l’abrogazione del pacchetto Treu e della legge 30 e per la stabilizzazione dei lavoratori variamente "atipici"), e per la democrazia nei posti di lavoro (con conferimento di diritti sindacali forti ai lavoratori e da loro esigibili).
 
Un movimento di massa in cui tutti coloro che si oppongono alla concertazione e allo sfruttamento partecipino pienamente con pari diritti, senza prevaricazioni e rompendo le logiche di appartenenza che hanno spesso segnato le esperienze di resistenza e di organizzazione nel corso di questi anni che hanno tra l’altro contribuito a rendere difficoltosa una risposta di massa da parte dei lavoratori.
 
Partendo da queste considerazioni, comuni  ai partecipanti all'assemblea, le proposte operative formulate nelle conclusioni sono:
 
- adesione e invio di delegazioni da parte delle realtà partecipanti alla manifestazione romana di venerdì 31 marzo "Per l'unità delle lotte sociali e contro la precarietà", quale primo segnale di una condivisione degli obiettivi e di apertura di un percorso verso una mobilitazione comune e sempre più di massa.
 
(La manifestazione è indetta da Collettivo Precari Atesia, Cobas Telecontact center, Lavoratrici/tori Cobas XCOS, Lavoratrici/tori autorganizzati ACI Informatica, Cobas Lavoro Privato – settore comunicazioni, Cobas Atesia, Assemblea coordinata e continuativa contro la precarietà, Coordinamento lavoratrici e lavoratori Roma Ovest,  Comitato Precari Roma Est, COCITTOS - Coordinamento cittadino operatori sociali, CSOA “I PO’ “, Corrispondenze Metropolitane,  e partirà da Piazza Barberini alle ore 17.00.)
 
- stesura di una bozza di piattaforma sui punti discussi in assemblea: salario, precarietà e democrazia sindacale. Una piattaforma che, approvata dagli organismi che hanno partecipato all'assemblea e da quanti altri vorranno unirsi a questo percorso, sia usata quale strumento comune di intervento nei posti di lavoro e nel territorio e per promuovere una manifestazione nazionale entro maggio.
 
- manifestazione nazionale entro maggio quale inizio di un percorso comune stabile tra tutte le realtà, finalizzato a coordinare tutte le forze sindacali e politiche che non accettano le politiche della concertazione.
 
- utilizzo in tutte le località in cui si è presenti delle manifestazioni del 1° maggio per diffondere questa piattaforma e l'appuntamento della manifestazione nazionale.
 
La versione definitiva della piattaforma (la cui bozza sarà inviata a breve alle realtà partecipanti) e la data della manifestazione saranno definiti in una riunione che proponiamo di tenere a Roma o giovedì 13 aprile o giovedì 20 aprile.
 
L'assemblea nazionale riunita a Napoli il 25 marzo ha inoltre espresso piena solidarietà agli arrestati per i fatti di Milano dell'11 marzo 2006 e ne richiede l'immediata scarcerazione, al contempo non può che rilanciare l'allarme per il riorganizzarsi dell'estrema destra, da sempre al servizio del capitalismo e contro i lavoratori, che in questa fase usufruisce anche del sostegno derivato dalla partecipazione di suoi esponenti nelle liste elettorali del centro destra.
 
 
Copromotori e compartecipi con lo Slai Cobas dell'assemblea nazionale del 25 Marzo 2006 a Napoli:
Alternativa sindacale - Melfi 
Assemblea Coordinata e Continuativa Contro la Precarietà - Roma, 
Area Antagonista Campana, 
Campo Antimperialista, 
Centro documentazione Le radici e le ali - Aversa, 
Centro Sociale Autogestito Vittoria - Milano, 
Collettivo Internazionalista - Napoli, 
Collettivo Precari Atesia - Roma, 
Collettivo Corrispondenze Metropolitane - Roma, 
Collettivo Prendiamo la parola - Comune di Milano, 
Collettivo Red Link, 
Collettivo redazionale di Teoria & Prassi,
Comitato Iraq libero, 
Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC), 
Confederazione Cobas, 
Coordinamenti contro lo scippo del tfr e la precarietà
Coordinamento Lavoratori Comunisti, 
Coordinamento Lavoratrici e Lavoratori Roma Ovest (Claro), 
Corsisti SLL - Ponticelli (NA), 
Disoccupati e Precari RdB, 
Federazione Regionale Campana dell'RdB/CUB, 
FGCI Bergamo, 
Laboratorio resistenza sulla guerra - Roma, 
Laboratorio sociale la talpa
l'Altra Lombardia SU LA TESTA
Libreria Quarto Stato - Aversa, 
Precari Asu e Puc Enti Locali della Sicilia, 
Presidio di lotta contro l'inceneritore - Acerra, 
Progetto Comunista (ROL), 
Redazione di Roma Operai Contro-ASLO, 
Redazione Legittima Difesa di Umbria e Toscana, 
Sincobas Rsu Mirafiori Torino
Unione Sindacale Italiana
 
 
Slai Cobas
Sindacato dei Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale
Sede nazionale: Viale Liguria 49, 20143 Milano, tel.fax 02/8392117, @mail:  slaimilano@slaicobasmilano.org  http://www.slaicobasmilano.org/
Sede legale: Via Olbia 24, 80038 Pomigliano d’Arco (Na), tel.fax: 081/8037023, @ma

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