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Gallerie galere private.
by Domingo Aniello Thursday, Apr. 06, 2006 at 6:50 PM mail:

Gallerie galere.

Quante sono le galere/gallerie Abu Ghraib private del nostro sistema privatizzato anarco liberista?
Esiste forse un diritto internazionale per gli artisti che espongono in una galleria privata?
L'accresciuta acculturazione pop artistica media dei paesi uniti europei (?) non è assolutamente un antitodo naturale al populismo artistico degli specialisti sistemici dell'arte, ma non vi viene da ridere quando liquidano problematiche complesse con frasi lapidarie che affondano la loro unica certezza nel mercato?
In prospettiva (dal basso) è possibile immaginare un ribaltamento, visto che artisti precari e sommersi di tanto in tanto prendono la parola e si sentono liberi di dire la loro, forti unicamente delle implicazioni comunicative socio culturali presenti nel loro lavoro e nella loro ricerca artistica permanente.
Figli dei centri sociali di terza generazione ripudiano i loro padri, quegli artisti che hanno consacrato ad emeriti studiosi figure situazioniste come Collant, Benito Ulivo e Bonodiato, artisti (i nostri padri) finiti per essere mesto oggetto passivo di studio, figli e schiavi di illuministiche task force di marketing globale imperiale.
I miei fratelli-compagni artisti sommersi, scartati di produzione, cassintegrati e studenti di Accademie dal futuro precario hanno riscoperto la forza del lavoro artigianale ed hanno elevato a loro laboratorio produttivo la periferia suburbana metropolitana.
Esiste forse oggi un altra palestra possibile per un artista invisibile e sommerso come me che non sia la zona di frontiera e terra di nessuno dei movimenti sociali?
Manipolano come me saperi e linguaggi artistici? Vero, anzi verissimo, ma solo perché hanno chiaramente compreso che oggi il lavoro artistico specializzato altro non è se non manipolazione di saperi e di linguaggi artistici, ragion per cui saggiamente rifiutano di essere schiavi di politiche culturali sociali nazional popolari e rifiutano di considerarsi semplicemente merce (KOOONSSS, KOOONSSS, LA SENTI QUESTA VOCE?).

Domenico Di Caterino

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