DA TEHERAN A MILANO, CONTRO IL LAVORO PRECARIO
Diritti Umani Diritti Umani, Brief
Camion e manifestanti della ‘May Day Parade’, a Milano, e migliaia di iraniani in piazza a Teheran, in entrambi i casi per protestare contro il lavoro precario; quella iraniana è stata, a quanto pare, la più vivace manifestazione per il primo maggio da anni nello stato islamico. Nel capoluogo lombardo, uno degli autocarri recava una statua di San Precario, ‘protettore’ e simbolo del problema giovanile del lavoro. In Iran - che ha in corso una “confrontation” con l’Occidente sui suoi programmi per la produzione di energia nucleare - i circa 10.000 manifestanti hanno chiesto le dimissioni del ministro del lavoro Mohammad Jahromi e hanno issato cartelloni e striscioni su cui si potevano vedere forme di pane e scritte come "il lavoro a termine è una legge schiavista" o "ripristiniamo gli scioperi dei lavoratori". I contratti a termine erano stati introdotti dal riformista Mohammed Khatami ma hanno incontrato una netta opposizione sindacale e popolare. [MB]
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