Il clima di crescente tensione sociale, scatenato nella nostra città da Cofferati, la sua giunta e i suoi galoppini, hanno questa volta colpito il Livello 57.
Le dichiarazioni dell’ex consigliere alla sicurezza Pavarini - ...la street e i centri sociali svolgono attività di spaccio... - seguite con la presentazione in consiglio comunale di un documento bipartisan del consigliere Lonardo (D.S.) contro le droghe, surrogate dall’entrata in vigore della legge Fini-Giovanardi, hanno spianato la strada alla Procura per condurre quest’operazione repressiva. Hanno colpito il Livello 57 che è dichiaratamente antiproibizionista e che lavora ed interviene , volontariamente e senza finanziamenti pubblici, nella tutela dei consumatori di sostanze su tutti i fronti: da quello della riduzione del danno e informazione, a quello legale di cui Maria Pia è tra i fondatori.
La perquisizione del Livello57 è stata un flop, delle 35 persone e stanze perquisite: 30 sono risultate con esito negativo, solo 4 imputate per consumo personale. Il caso di Maria Pia ci ha indotto a credere che questa operazione sia tesa ad incastrare il Livello 57 ed uno dei soci fondatori. La nostra compagna è stata arrestata alle 18.00 dopo 12 ore dal ritrovamento di 514 gr. di hashish avvenuto alle 7.00 di mattina. In tutto questo tempo ha potuto girare tranquillamente in città ed andare da sola nella caserma dei carabinieri per chiedere il dissequestro del proprio computer. Se fosse vero che è stata vista lanciare i panetti contenenti l’hashish dalla finestra, come mai i carabinieri non l’hanno arrestata subito in flagranza di reato e non dopo quasi 12 ore? Ci viene il forte sospetto che quell’hashish fosse stata lasciata apposta sotto la macchina in corrispondenza della sua finestra. Il blitz si è risolto con nulla di fatto, a dimostrazione della volontà persecutoria e repressiva che sta dietro questa operazione. Denunciamo il modo barbaro con cui sono state effettuate le perquisizioni personali durante le quali le donne, compresa una nostra compagna incinta di otto mesi, al contrario degli uomini, sono state costrette a spogliarsi completamente e a fare le flessioni.
Maria Pia ha ottenuto gli arresti domiciliari e il suo processo si svolgerà il 6 giugno a Bologna. Sebastien, il nostro compagno arrestato insieme a Maria Pia, è stato scarcerato poichè il principio attivo contenuto nella sostanza sequestrata era inferiore a quello indicato nelle nuove tabelle.
Questa intimidazione tesa a denigrare, a delegittimare e chiudere questa esperienza lunga tredici anni e la nostra storia antiproibizionista, non ci fermerà!
Confermiamo la Street rave parade antiproibizionista e contro la repressione, che il comune di Bologna e la Procura portano avanti a braccetto da due anni, per Sabato 1° Luglio con concentramento alle ore 17 in piazza Maggiore e diamo a tutti appuntamento a Pisa domani 27 maggio per l’assemblea nazionale antiproibizionista alle ore 11.00 presso il C.S.O.A. Rebeldia e alle ore 16 per il Canapisa.
Bologna, 26 maggio 2006 Livello 57
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