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Calci in culo senatoriali! | ||
by surfer Sunday, May. 28, 2006 at 6:50 PM | mail: | |
La merda di Gentile & co. proposero un atto di sindacato ispettivo per chiedere come mai alla DIGOS di Cosenza si distribuirono solo semplici encomi, per la fantastica operazione "no global" e non altre ricompense.
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Premesso
che:
in
data 14/11/2002 è stata portata a termine a Cosenza
un'operazione
di polizia giudiziaria unica nel suo genere in Italia;
tale
operazione, alla quale, per un anno e mezzo, hanno lavorato la Procura
della
Repubblica di Cosenza, la Digos di Cosenza ed il ROS di Catanzaro, ha
consentito
di accertare l'esistenza di un disegno politico criminoso preordinato a
produrre
danni all'immagine interna ed internazionale del Governo italiano
attraverso
l'uso sistematico della violenza e danni materiali, causati in
occasione
di vertici internazionali;
in
tale disegno gli organi inquirenti e giudicanti hanno ravvisato titoli
di
reato come cospirazione politica mediante associazione al fine di
turbare
l'esercizio delle funzioni del Governo italiano durante il G8 a Genova
nel
luglio del 2001, l’effettuazione di propaganda sovversiva, la
creazione di
una più vasta associazione composta da migliaia di persone
volta a
sovvertire violentemente l'ordinamento economico costituito nello
Stato,
associazione sovversiva, associazione per delinquere, attentato contro
organi
costituzionali (sia a Genova che a Napoli), porto di oggetti atti ad
offendere,
turbativa violenta del possesso di cose immobili, tentata violenza
privata,
propaganda sovversiva, istigazione a disubbidire alle leggi di ordine
pubblico;
tale
impostazione ha resistito al vaglio giurisdizionale, anche di
legittimità,
viste le ultime notizie secondo cui, a seguito di una recentissima
decisione
della Corte di cassazione, si è formato il giudicato
cautelare nei
confronti degli indagati che avevano proposto ricorso;
l'Avvocatura
dello Stato di Catanzaro, in rappresentanza del Governo italiano, nelle
persone
del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro della difesa e
del
Ministro dell'interno, certamente valutando la bontà delle
indagini
e la consistenza dei fatti, si é recentemente costituita
parte civile
nel relativo procedimento di udienza preliminare, previa nota di
autorizzazione
del Dipartimento degli affari giuridici e legislativi n. DAGL/22.2/4669
del
17/5/2004;
secondo
quanto risulta agli interroganti i principali artefici di
questa indagine,
individuati in una nota del Procuratore della Repubblica di Cosenza, in servizio
alla DIGOS della Questura di Cosenza, sarebbero stati ricompensati con
un
premio (encomio) assolutamente risibile in rapporto alla
motivazione, allo
spessore delle indagini, ad altre ricompense attribuite in occasione
della
festa della polizia;
tale
incongruenza certamente determinerà una demotivazione del
formidabile
gruppo di persone che ha seguito le indagini, le quali
hanno avuto risonanza
mondiale, oltre che dei loro colleghi delle altre Questure e dei
comandi
dei Carabinieri che si trovano quotidianamente a combattere con una
minoranza
politica violenta ed agguerrita,
si
chiede di sapere quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano
intraprendere
in favore del personale citato, se non sia il caso di gratificarlo
così
come ha auspicato il Procuratore della Repubblica di Cosenza e se
magari
non ritengano opportuno applicare il dettato degli articoli 73 e 74 del
decreto
del Presidente della Repubblica 24/4/1982, n. 335, con riferimento
all'ipotesi
del merito straordinario, per aver effettuato un'operazione di servizio
di
eccezionale rilevanza mettendo in luce il possesso delle
qualità necessarie
per adempiere alle qualifiche superiori. |
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