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P.A.AFF.
by Domingo Aniello Wednesday, Jun. 07, 2006 at 12:06 PM mail:

P.A.AFF. POSSE PRECARIA ARTISTI AFFAMATI, DALLA PARTE DEGLI ARTISTI.

P.A.AFF....
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A Cagliari viveva nell'anno 2006 una meravigliosa artista nomade, flessibile e precaria, artista a tempo determinato, dato che non aveva mai avuto la fortuna di entrare in pianta stabile e permanente in nessuno museo obbligatorio stile Benito Ulivo targato Tiscali Campus.
Artista alla quale l'autore della storia popolare quì raccontata voleva molto bene e stimava moltissimo, mai e poi mai l'avrebbe definita pubblicamente una Anatra qualunque.
Una artista prima di tutto donna, visto che bisogna badare prima di tutto ad essere donne in vita per poi essere artiste postume in questo pazzo sistema mercantile dell'arte.
Questa meravigliosa donna artista un bel giorno, dopo averci molto riflettuto, non sapendo come comunicare la propria energia comunicativa pittorica gestuale, su consiglio di una sua amica artista di scuderia privata gestita da lontano dal lider maximo isolano, aveva deciso di proporsi nello spazio mercantile dell'arte più trendy di Cagliari, gestito dalla terribile curatrice estetica (o estetista?) transgender Robby Wanda Alì.
Questa terribile, temibile ed iraconda curatrice, era responsabile per la Sardegna di una inquietante rivista specializzata d'arte contemporanea EX ART SU CARTA IGIENICA.
Il sistema dell'arte nell'anno 2006 era veramente mortificante, una professionista della creazione e della comunicazione sperimentale pittorico visiva pregna di tutta la sua ricerca pittorica, carica della sua etica e della sua dignità professionale era costretta per avere una minima visibilità alla periferia di un continente alla periferia di un impero privato era costretta a sottoporre il proprio lavoro al giudizio specializzato (ma incompetente) di una curatrice transgender con il gusto estetico di un qualsiasi estetista globalizzato.
L'Anatra fuori dal comune si è sentì così dire cose come: Non sono interessata, mi dispiace ma non è questo il target pittorico della galleria, poi io come curatrice mica mi occupo di arte astratta?
L'Anatra era veramente fuori dalla norma ed era più intelligente ed astuta di una volpe, al punto da contro argomentare: ....Simone Dulcis però lo curi, anche lui è un cazzo di pittore astratto!
Wanda Alì aggiunse così che Simone Dulcis era un discorso diverso (?).
Quanto ancora questo sistema doveva mortificare anime ed animi di artisti che credevano in buona fede che la libertà di ricerca artistica fosse un valore culturale oramai acquisito e consolidato nella grossa, grassa e corpolenta civiltà occidentale?
La favola popolare racconta che qualche anno dopo al Exmà di Cagliari, Wanda Alì si ritrovò costretta, da una raccolta di firme e petizione popolare presentata al lider maximo lucale, a curare una mostra dove Anatra si confrontò direttamente con Dulcis dimostrando a tutta Cagliari quanto il sistema dell'arte locale fosse chiuso e malato.

Domenico Di Caterino
P.A.AFF. POSSE PRECARIA ARTISTI AFFAMATI, DALLA PARTE DEGLI ARTISTI.

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