Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2006/06/1098371.php Stampa i commenti.

Anno zerosei.
by Domingo Aniello Tuesday, Jun. 20, 2006 at 5:13 PM mail:

Anno 2006.

Anno zerosei....
ritratto_da_fra_luca.jpgfbp43v.jpg, image/jpeg, 764x1024


Tommaso Aniello:

L'anno zero sei era un anno particolare, caotico ed ipermoderno, hacker ed attivisti artistici pensavano di essere avanti e di potere volare alto rispetto ad una inqualificabile bassezza quale era l'escrementizio sistema dell'arte.
Sistema dell'arte che dalla fine dell'ottocento fondava la sua esistenza su di una rete di relazioni mercantile clientelare e nepotica, amplificata in epoca iper moderna dalla potenza dei new media (che rimanevano però vecchi nei contenuti, semplicemente si trattava di ricampionamento del già visto e vissuto).
Oramai era diffusa e consolidata la revisionistica teoria secondo la quale nessuno oggi saprebbe dell'esistenza e del passaggio terreno di Vincent Van Gogh non fosse per le fortunate circostanze, le quali lo hanno fortunatamente collocato di fianco ad un noto, encomiabile e stimabile mercante, gallerista e padre di famiglia, il fratello Theo, un rapporto quindi non proprio al di sopra delle parti e disinteressato.
Il problema grosso nell'anno 2006 era che tali comunità ipermoderne, estetiche e virtuali erano così etiche ed elitarie da ignorare completamente tutto quello che il mondo reale (il loro microcosmo quotidiano così come il sistema mercantile dell'arte anarco liberista).
In queste comunità funeree della memoria presente attivistica e piratesco artistica virtuale regnava imperante un dogma scolpito nei bit: negare l'esistenza del sistema mercantile dell'arte, ometterlo e non considerarlo mai.
All'interno dello stesso sistema dell'arte però questi pirati, artisti improbabili ed attivisti sterili si autoreputavano scomodi ed ingombranti, operavano all'interno del sistema galer/ristico dell'arte sollevando con l'aiuto di aziende editoriale specializzate problemi di risonanza ultrapopolare distraeno gli artisti ed il loro pubblico dai quotidiano soprusi e mortificazioni subiti.
Tali pseudodenuncie, ampiamente denunciate dagli attivisti (quelli veri), miravano semplicemente a smuovere anime consumiste di utenti appassionati d'arte etici, arricchendo così all'interno del sistema dell'arte i medesimi futuristi e futuribili pirati del nuovo sciacallaggio artistico economico globale.
Tali artisti (presunti), terribili e scomodi hacker artistici (?) ed attivisti erano sorprendentemente d'accordo con gli addetti ai lavori specialistici e specializzati mercenari al soldo dell'Impero del Nuovo Ordine Globale dell'Arte Transnazionale su di un argomento, ad unanimità.
Quale era l'argomento? Pesce a Fore ed il suo maledetto e tarlato P.A.AFF. (Posse Precaria Artisti AFFanati), erano datati, noiosi, patetici e superati sostenevano, con incredibile omogeneità di giudizio critico.
In realtà Pesce a Fore ed il P.A.AFF. agivano nell'anno zero sei da autentici cani sciolti, da artisti privi di qualunque forma di controllo, attaccando così criticamente, artisticamente ed attivisticamente qualsiasi cosa attenti alla libertà di ricerca artistica ed alla sua autodeterminazione.




versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.