Questa mattina l’ufficiale giudiziario ha notificato al Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito l’intimazione a rilasciare l’immobile entro e non oltre il 15 settembre prossimo, data per la quale la proprietà ha, per la sesta volta, richiesto con forza l’ausilio della forza pubblica.
La possibile soluzione di questa vertenza è in realtà un laboratorio che ha coinvolto le associazioni operanti all’interno di via Watteau, la Fondazione “La città che vogliamo” costituita nel 2004 e la Provincia di Milano.
Stiamo parlando di un prototipo potenzialmente utile anche per altre realtà disseminate sul territorio nazionale. Il conseguimento di un risultato positivo significherebbe l’apertura di una fase nuova per l’esperienza degli spazi pubblici autogestiti. Viceversa, l’insuccesso correlato con lo sgombero ci riporterebbe indietro di decenni.
E’ evidente come questa seconda ipotesi trovi numerosi supporter nel centrodestra e anche in coloro che, altrove collocati, ne sono oggettivi alleati.
E’ per questa ragione che da oggi al 15 settembre ci prepariamo ad una mobilitazione di carattere politico e culturale che solleciti la città di Milano, anche nei suoi attori non ancora in campo, a lavorare verso la definitiva consegna dell’area di via Watteau agli usi sociali e collettivi per cui 30 anni fa il Leoncavallo fu occupato.
LEONCAVALLO Spazio Pubblico Autogestito
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