In un articolo di fine luglio, Robert X. Cringely prende in esame la pubblicazione di contenuti rilasciati sotto licenze Creative Commons presso siti di social networking come YouTube.
Analizzando le condizioni di uso del servizio, Cringely evidenzia come pubblicare un video su YouTube significhi cedere a YouTube la possibilita' di realizzare con quel video trasmissioni commerciali, compilation, spot che ne usano solo la colonna sonora, versioni doppiate in maniera da capovolgerne il senso e naturalmente la possibilita' di inserirvi qualsiasi messaggio pubblicitario.
Accettare queste condizioni significa ignorare le devastanti conseguenze che ne possono derivare e milioni di persone l'hanno gia' fatto, perche' le condizioni d'uso vengono lette raramente, sono in inglese e complesse da leggere (questa situazione peraltro non e' nuova, anzi e' molto frequente nell'utilizzo dei software o dei dispositivi digitali).
La cessione dei diritti vale anche nel caso di opere rilasciate sotto licenze Creative Commons, ma solo se a pubblicare l'opera e' l'autore.
Ad esempio, chi non detiene i diritti di sfruttamento economico su un videoclip non li cede a YouTube quando accetta le condizioni d'uso e pubblica il video; analogamente si puo' dire degli altri diritti (possibilita' di modificare l'opera...).
Per chi utilizza licenze libere, il consiglio di Lawrence Lessig agli autori e' quindi: non pubblicate le vostre opere su YouTube e siti con condizioni d'uso simili, ma non preoccupatevi se le pubblica qualcun altro.
(tra un po' arrivano i link)
