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Lettera aperta alla città di Roma
by Assemblea romana del 30 Agosto Thursday, Aug. 31, 2006 at 11:17 PM mail:

prime adesioni

Questa lettera parla di: territori, cultura, fascismi,la morte in una sera di festa.
Questa lettera parla a tutti coloro che non riescono a chiudere un occhio.

Roma, pur avendo un tessuto democratico consolidato, come molti altri territori del nostro paese, è da qualche tempo e con una forza significativa, aggredita da proposte politiche che usano stereotipi, banalizzazioni, negazione della diversità, autoritarismo, che costruiscono valori e morali basati sulla supremazia. Che, nella fantasie di onnipotenza definiscono nemici tutti quelli che stanno fuori da queste logiche. La destra sociale e politica ha avuto per molto tempo troppo spazio per potersi insinuare e attestarsi sul territorio romano, sostenuta nella sua avanzata da un’idea di normalizzazione e di equidistanza che passa anche attraverso la riscrittura di una storia che vede i torturatori assomigliare sempre più ai torturati.

Questo strano obiettivo della normalità, o piuttosto della normalizzazione, ha visto e vede alcuni attori protagonisti e altri spettatori.

I protagonisti sono tutti coloro che negli ultimi anni hanno voluto riscrivere pezzi di storia, costruendo nel presente giustificazioni ideologiche per la rifioritura di tutti i fascismi; tutti quelli che hanno alimentato il tessuto per le aggressioni, intimidazioni, limitazioni della libertà di esprimere creatività e opinioni sui corpi come nelle parole; tutti quelli che hanno fatto alleanze con forze politiche di estrema destra per candidarsi a governare.
Quelli che hanno fatto campagna elettorale viaggiando su camionette di camicie nere in giro per la città.

Roma quindi, allo stesso tempo città dei movimenti, dell'autogestione, dei conflitti sociali e laboratorio di una destra neofascista che qui sta tentando di mettere in atto una strategia politica chiara, con obiettivi precisi. Un laboratorio sociale e politico che crea loghi, slogan, linguaggi e azioni ormai ‘normalmente’ inclusi e compresi nel suo paesaggio.

Una città che vorremo riconoscere capace di rompere questa normalità tornando a scandalizzarsi, a rifiutare l’idea che è possibile far convivere sullo stesso territorio il museo della Shoah, il mausoleo alle fosse Ardeatine accanto ai i covi di organizzazioni neonaziste.

Gli spettatori sono invece tutti quelli che di fronte a questo processo non hanno saputo guardare con la dovuta attenzione.

Agli spettatori si propone una storia, quella della morte di Renato dopo una sera di festa. Un ragazzo di 26 anni aggredito e assassinato all’interno di questo contesto, per mano di questa cultura. Una morte che non ha più bisogno di individuare nel suo assassino il militante neofascista per gridare a un nuovo allarme.
Il silenzio prodotto da questa idea di normalità, l’indifferenza che ha avvolto la città in un clima in
cui la diffusione della cultura della sopraffazione emerge dal centro fino alla periferia, questa volta ha prodotto morte.

Questa lettera aperta alla città di Roma vuole cominciare ad essere uno spartiacque, una presa di
parola di tutti quelli a cui invece non appartiene il silenzio. Che sentono l’urgenza di interpretare questo fenomeno in una chiave sociale, culturale, diversamente politica, che sentono la necessità e vogliono reagire.
Questa lettera vuole affermare che l’indifferenza non può essere la nostra, che la voglia di vivere e
cambiare il mondo significa innanzitutto opporsi a qualsiasi forma di sopraffazione, ai diversi modi in cui i fascismi si esprimono, togliendo loro ogni spazio di legittimazione ed agibilità.


Al sindaco, alle forze politiche e sociali e a tutti i cittadini, questa lettera chiede di rompere questo muro di indifferenza, di chiudere con la falsa idea dell'equidistanza condannando le violenze neofasciste e reagendo attraverso una forte mobilitazione democratica che sappia attraversare e riconquistare ogni angolo di questa città.


<b>Sabato 2 Settembre 2006 ore 17:00
Appuntamento a Porta San Paolo Roma</b>

Assemblea pubblica del 30 Agosto

Prime adesioni:

Roma:
LOA Acrobax,
All Reds Rugby Roma
Coordinamento Cittadino Lotta per la Casa,
CSOA Forte Prenestino,
CSOA Corto Circuito,
Action,
RadioOndaRossa,
CSOA La Torre,
CSOA Intifada,
Vittorio Occupato,
CSOA ex Snia,
CSOA La Strada,
Spazio sociale 32,
C.S.O.A. Ricomincio dal Faro,
Angelo Mai Okkupato,
Comitato Popolare di Lotta per la Casa,
CSOA MacchiaRossa, ,
CSOA Auro e Marco,
Spina City Lab,
Strike SPA,
Esc atelier occupato,
Officina Libere Espressioni,
Idee Lab 06,
Laboratorio Sociale la Talpa,
Astra 19,
Infoxoa
Confederazione COBAS,
Laboratorio Sociale Centocelle ,
RDB-Cub,
CLARO (Cordinamento Lavoratori Autorganizzati Roma Ovest),
Collettivo precari Atesia,
Rete ricercatori precari,
Cocittos (Cordinamento Cittadino degli operatori sociali),
Operatrici e operatori sociali autorganizzati nel terzo settore,
Coordinamento collettivi universitari,
Arci Solidarietà Lazio,
Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli,
Corrispondenze Metropolitane,
Radici nel Cemento,
Braincorp,
Women in Reggae,
VPN Roma,
Associazione Sportiva Popolare,
Comitato di quartiere Centocelle,
Associazione Ex Lavanderia,
Gridalo Forte
Libreria Almayer,
Federazione Romana PRC,
Liberazione (quotidiano)
Giovani Comunisti,
Sinistra Critica,
Sinistra Giovanile XIII Municipio,
ANPI
Fiom



Resto d’Italia:
Chainworkers (Milano),
Officine della resistenza Sociale Orso (Milano),
Assemblea Studenti Statale Occupata (Milano)
Eterotopia ( S. giuliano Milanese)
Officina Ska (Napoli),
CSOA Ex Carcere (Palermo),
Area Antagonista Campana,
Crash (Bologna),
Movimento di Lotta per la Casa (Firenze),
Movimento Antagonista Toscano,
Case occupate Cecco Rivolta (Firenze),
CSOA Ex Emerson(Firenze),
Antifa Boxe (Palestra popolare Torino),
CSOA Askatasuna (Torino),
CSA Murazzi (Torino),
Collettivo Universitario Autonomo (Torino),
Centro di Documentazione Senza Pazienza (Torino),
CSOA Godzilla (Livorno),
Precaut (Livorno),
CSO Rivolta (Marghera) ,
CSO Pedro (Padova),
Laboratorio Sociale Morion (Venezia),
Capannone Sociale (Vicenza),
C.S. Rebelde (Conegliano),
Rete Cosenza Antifascista (Cosenza),
Aula Carlo Giuliani,
ASK 191 Occupato,
Coordinamento degli Universitari in Lotta Palermo,
Centro Popolare Occupato Experia (Catania),
Senzaconfine,
Rete Antirazzista Catanese,
CSa Paci Paciana (Bergamo),
CSOA ex Mercato 24 (Bologna),
Collettivo lotta per la casa Habit_Azione (Bologna),
International Peace Observatory,
Officina Shake Castellanza,
Comitato Chapas Castellanza (VA),

Singoli e rappresentanti:
Rosa Pira (mamma di Dax),
Haidi Giuliani (mamma di Carlo)

Massimiliano Smeriglio (Segretario Federazione Romana PRC),
Alessandra Tibaldi (Assessore alle politiche del lavoro Regione Lazio, Prc),
Luigi Nieri (assessore al bilancio regione lazio)
Ivano Peduzzi (Capogruppo Prc regione lazio)
Enrico Lucani (consigliere prc regione lazio)
Anna Pizzo (Consigliere Regionale regione lazio),
Nando Simeone (Vice presidente del Consiglio provinciale di Roma PRC),
Dante Pomponi (Assessore al lavoro e alle periferie Comune di Roma)
Adriana Spera (Capo gruppo PRC Comune di Roma)
Nando Bonessio ( Capo gruppo Verdi Comune di Roma)
Andrea Catarci (Presidente del XI Municipio Roma PRC),
Gianluca Peciola (Assessore Politiche giovanili Municipio Roma XI),
Alfonso Perrotta (Assessore politiche sociali Municipio Roma I),
Claudio Ortale (Consigliere PRC Municipio Roma 19)
Fabio Nobile (Segretario Federazione Romana PDCI)

Paolo Cento (Verdi Sottosegretario al Ministero dell’Economia),
Stefano Boco, (Sottosegretario all'agricoltura Verdi),
Giovanni Russo Spena (Senatore PRC),
Graziella Mascia (Deputata PRC)
Daniele Farina (Vice Presidente della Commissione Giustizia),
Salvatore Bondonna (Senatore PRC),
Francesco Caruso (Deputato PRC),
Giorgio Cremaschi (Segretario Nazionale Fiom),
Elvira Sabbatini Paladini (Direttrice Museo Storico della Liberazione),
Matilde Ferraro (Assessore Comune di Cosenza),
Sergio Bianchi (Derive Approdi),
Militant A (Assalti Frontali),
Paolo Didonè (Presidente Assoli Associazione Software libero),
Francesco Tupone (Linux Club Roma),
ISF (ass Io Sto con Falcone),
Alfonso di Stefano (Attac Italia),
Stefano Pennacchietti (coordinatore RSU Filt Cgil ferrovie)
Radici nel Cemento
Punkreas (gruppo musicale),
Africa Unite,
Marco Messina 99 Posse,
Tano D’amico (fotografo)
Alberto Grifi (regista)

Guido Caldiron,
Lanfranco Caminiti ,
Saverio Ferrari
Filippo Gatti,
Alfio Nicotra,
Fiorello Cortina
Libera Velo (Napoli),
Lorenzo De Tomasi.
Giovanni Castagna,
Emiliano Mallamaci,
Stefano Simoncini Iperinico,
Massimiliano Coccia




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adesione alla manifestazione di roma
by centro sociali del nordest Friday, Sep. 01, 2006 at 9:13 AM mail:


Basta fascisti, basta lame!
Global Project Venezia - Venerdì 1 settembre 2006

Quando, nella notte tra il 27 e il 28 agosto, ci sono arrivate le prime frammentarie notizie circa l’assassinio di Renato e del ferimento di altri due compagni sul litorale di Ostia vi abbiamo immediatamente letto il segno di un’aggressione fascista.

Il luogo, le modalità dell’aggressione omicida e le persone che ne sono state vittima non lasciavano spazio ad altre ipotesi se non quella dell’ennesima azione squadrista, dell’ennesima lama nazi che nel buio colpisce chi viene identificato come “differente”, come “altro da sé”. Il fascismo è nato e continua a riprodursi sul disprezzo della vita degli “altri” e sull’attacco continuo e devastante nei confronti di coloro che, al contrario, lottano quotidianamente per farla finita col razzismo, col nazionalismo, con la discriminazione.

Sappiamo bene che oggi il neofascismo non è fatto tanto da tessere di partito ma consiste principalmente in una mistura di hooliganismo e comportamenti intolleranti, di machismo ed esaltazione della violenza sul più debole, si basa sulla più rozza e retriva cultura del risentimento.

Crediamo sia, già da tempo oramai, arrivato il momento di dire basta. Basta alle lame, basta al fascismo, basta a chi protegge dall’alto gli squadristi, gli permette di coltivare le loro fogne e di dilagare.

Esprimiamo la massima solidarietà e fratellanza ai familiari, agli amici e ai compagni di Renato.

Con tristezza e rabbia

CSO Rivolta – Marghera
CSO Pedro – Padova
Laboratorio Sociale Morion - Venezia
Capannone Sociale – Vicenza
C.S. Rebelde – Conegliano

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Adesione alla manifestazione
by Eterotopia Friday, Sep. 01, 2006 at 12:23 PM mail:



dolore e rabbia per Renato,per l'ennesima aggressione fascista.


dolore e rabbia perchè la pacificazione vuole spiegare questo agguato fascista come una guerra tra bande di balordi

dolore e rabbia perchè dopo Dax anche Renato e non siamo ancora riusciti a ricacciarli nelle fogne

dolore e rabbia perchè viene continuamento alimentato quel clima sociale a base di razzismo e deliri securitari di cui si nutrono le carogne fasciste

dolore e rabbia perchè non possiamo esservi vicino fisicamente, per abbracciarvi tutti

Amore, amore, e ancora amore e ciò che ci fa dire che dobbiamo continuare a respirare insieme per ricacciarli nelle fogne con un sol fiato

Pensavamo che era necessario rivederci in autunno per affrontare i fascismi a partire dai fatti dell'11 marzo.
Pensiamo che dobbiamo vederci al più presto per dare una risposta collettiva.

A Sabato

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adesione csp roma 3
by Collettivo Scienze Politiche Roma Tre Friday, Sep. 01, 2006 at 4:30 PM mail:

aderiamo con forza alla lettera aperta e continuiamo la nostra lotta contro ogni fascismo e violenza.

CSP Romatre

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solidarietà
by crash_bologna Friday, Sep. 01, 2006 at 5:20 PM mail:

siamo vicini alla famiglia e ai compagni e alle compagne di Renato, vittima dell'ennesima aggressione da parte di intolleranti.

CON LA RABBIA NEL CUORE!
SOLIDARIETA ANTIFASCISTA!

CRASH
MovimentoAutorganizzatoOccupanti
CollettivoUniversitarioAutonomo
CCA_BOLOGNA

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adesione
by Collettivo Lavori in Corso Friday, Sep. 01, 2006 at 6:41 PM mail:

Come collettivo "Lavori in Corso" dell'università di Tor Vergata aderiamo all'iniziativa di sabato ribadendo con determinazione i messaggi contenuti nella lettera aperta.
Con rabbia e con affetto.

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aderiamo
by Coord. Spazio Sociale Ciampino Friday, Sep. 01, 2006 at 6:43 PM mail:

Il Coordinamento per lo Spazio Sociale di Ciampino aderisce al corteo di sabato.
Mai più fascismo, mai più razzismo !
Ciao Renato

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adesione al corteo
by csa vittoria (milano) Friday, Sep. 01, 2006 at 6:55 PM mail: vittoria@ecn.org

I compagni e le compagne del csa vittoria aderiscono e partecipano al corteo indetto dai compagni e dalle compagne di acrobax e del movimento romano a seguito dell'assassinio del compagno renato.

un forte abbraccio

csa vittoria

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adesione
by laboratorio aq16 Friday, Sep. 01, 2006 at 11:11 PM mail:

Aderiamo alla lettra dell'assemblea delle realtà romane ed esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia, ai compagn* e agli amici di Renato.

Questa morte è frutto di quella mentalità dilagante qualunquista, fomentata da determinate politiche e mezzi di informazione che da anni attaccano e condannano culture che fanno delle diversità punti di incontro e di arricchimento del vivere insieme, Questa mentalità ha permesso che si minimizzassero e quindi si favorissero atteggiamenti intolleranti alimentati dall'ignoranza, che cercano e vedono nel "diverso" un nemico, un qualcosa o qualcuno da combattere o meglio abbattere, senza nessun rispetto per la vita altrui.


Con la rabbia nel cuore
i compagni e le compagne del laboratorio aq16

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Comunicato Assemblea romana 30 agosto
by Assemblea romana Friday, Sep. 01, 2006 at 11:29 PM mail:

L'assemblea romana riunitasi il 30 agosto 2006 ha ritenuto necessario esprimersi e dare indicazioni su diversi punti:

Sabato 27 agosto tre ragazzi sono stati aggrediti a freddo fuori da una dance hall a Focene.
Un ragazzo, Renato è morto.
La tesi dei futili motivi e della rissa tra balordi va rifiutata a partire dalle
testimonianze raccolte che portano ad individuare l'omicidio di Renato come
un'aggressione. L'aggressione fuori un locale gestito da alcuni attivisti di
rifondazione comunista, una serata reggae, la modalità rapida dell'esecuzione. Questa è
avvenuta all'interno di un contesto e in un territorio che vede la presenza di
organizzazioni neofasciste che producono atteggiamenti di emulazione e pratiche che riteniamo fasciste.
Inoltre denunciamo l'inadempienza dei soccorsi e in particolare dell'ospedale Grassi al
quale Renato è stato portato.
L'assemblea romana ritiene per questo necessario attivare tutte le forme possibili per
costruire un'altra verità che non sia disturbata da elementi esterni a partire dal
coinvolgimento stesso dei carabinieri locali.
Il coinvolgimento di due giovanissimi, che per chiarezza, riteniamo di non dover indicare come due
militanti organizzati, non ci fa ritrarre dall'inserire questa aggressione all'interno di
un contesto più ampio che ormai vede questa città attraversata da episodi che denunciamo
da anni. Dagli assalti ai centri sociali alle camionette di camicie nere in campagna
elettorale; dai diversi accoltellamenti a giovani semplicemente vestiti in modo diverso
ai pestaggi agli immigrati.
I luoghi principe da cui partono queste mode sono le occupazioni non conformi, triste
specificità romana, spazi che vengono equiparati in tutto e per tutto agli spazi sociali,
la cui unica differenza risiede nell'appartenenza politica: gli opposti estremismi.
Ma noi sappiamo che questi spazi sono i bacini di incubazione di batteri che poi si
diffondono nella normalità dell'agire quotidiano attraverso la produzione di forme di
socialità e di relazione della violenza, della sopraffazione, dell'intolleranza e oggi ne
abbiamo la più dolorosa prova.
C'è una porzione di responsabilità politica in quanto è accaduto che tocca a chi crede di
poter governare questa città mettendo tutto sullo stesso piano e cercando
di rendere compatibile la presenza dei covi neofascisti con la democratica
amministrazione della città, anche se il prezzo da pagare è il dilagare della violenza e
delle aggressioni ai danni di chi vive la città di Roma.
Il silenzio intorno a questi fatti ha prodotto la legittimazione di queste bande
neonaziste e la diffusione di pratiche e azioni che vanno definite come fasciste.
Siamo consapevoli che l'arresto di due ragazzi di 17 e 19 anni non ci restituisce nemmeno
in minima parte il fatto che Renato non ci sia piu', così come sappiamo che la nostra
idea di giustizia non è assimilabile a quella punitiva della reclusione. Il sapere che
gli assassini di Renato hanno un volto, un'eta', placa certamente un'innegabile ansia di
sapere, ma poi?
La manifestazione indetta per sabato 2 SETTEMBRE vuole essere un momento che
permetta a tutti di poter esprimere il proprio bisogno di rompere il silenzio, vuole ribadire
la necessità di avviare un processo di iniziativa politica che combatta questa barbarie,
che denunci il silenzio dentro il quale questo clima cresce, che restituisca chiaramente le
responsabilità politiche che rendono possibile la legittimazione di alcune organizzazioni
neofasciste che hanno alimentato tale barbarie, che sappia riprendere la parola e che
sappia far esprimere tutti e tutte nella totale condanna di forme e pratiche di sopraffazione
e violenza fascista.


Concentramento per la Manifestazione
Sabato 2 settembre ore 17
Roma, Porta S.Paolo

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adesione
by capo horn Saturday, Sep. 02, 2006 at 10:07 AM mail:

Aderiamo come cooperativa a questa lettera per non dimenticare mai atti come questi.

Un abbraccio a chi come noi prova rabbia e stupore.

Capo Horn - Mariangela e Matteo

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adesione
by CSA Sisma Macerata Saturday, Sep. 02, 2006 at 1:42 PM mail:

Con la famiglia, gli amici, le compagne e i compagni di Renato, vittima dell’odio e dell’ignoranza.
Con rabbia e amore.
Le sorelle e i fratelli del CSA Sisma (Macerata)

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