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DORIGO IN SCIOPERO DELLA FAME, CHIEDE ESPORTAZIONE CORPI ESTRANEI
by da spoletonline Friday, Oct. 13, 2006 at 5:10 PM mail:

Da SPOLETO ON LINE 9-10-2006 http://www.spoletonline.com/index.php?sezione=articolo&azione=leggitutto&id=33724&from=articoli&paginafrom=

Da SPOLETO ON LINE 9-10-2006

http://www.spoletonline.com/index.php?sezione=articolo&azione=leggitutto&id=33724&from=articoli&paginafrom=



"alcuni membri dell'ex comitato DORIGO LIBERO"

(dell’ex Centro giovanile Bobby Sands ed altri, Spoleto, 2004-2005)


Ricordate di Paolo Dorigo?
Dorigo è stato, suo malgrado, nostro concittadino mentre
era ingiustamente rinchiuso nel carcere di Maiano.
L'ingiustizia con cui è stato carcerato è stata
sottolineata dalla Commissione Europea dei diritto dell'uomo
durante gli anni della sua reclusione, che ha più volte
chiesto all'Italia di scarcerarlo immediatamente già dal
'98.
Ora, che la sua carcerazione era ingiusta lo ha riconosciuto
anche la giustizia Italiana,
ufficialmente infatti il 13 Marzo la Corte di Bologna ha
sospeso la pena a Paolo e il 12 Luglio la Corte di
Cassazione recependo la sentenza di Bologna ha decretato che
il processo subito da Paolo nel '94 dovrà essere rifatto.
Si tratta di concetti giuridici molto importanti dato che da
questo momento i processi italiani possono essere
revisionati da decreti CEDU.
Una grande vittoria, arrivata troppo tardi, dopo lunghi anni
di carcere, decisi in un processo dove la defesa di Paolo
non ha neanche avuto il diritto a controinterrogare il
testimone dell'accusa.

Dorigo era tornato a casa già nel Marzo 2005, quando gli
vennero concessi i domiciliari. In quei giorni si concludeva
un anno di lotte indimenticabili per la nostra città.
Ricordano tutti la clada estate del 2004, quando Paolo
scelse di cominciare uno sciopero della fame ad oltranza che
andò avanti per 54giorni. Ricordano tutti a Spoleto i
numerosi presidi sotto il carcere, il sin-in quotidiniano la
sera in Corso Mazzini davanti al Tribunale, le azioni di
disturbo al Festival. In quei giorni si manifestava in tutta
Italia e non solo a Spoleto, da Mestre a Livorno, da Roma a
Perugia.
Poi nell'autunno c'è stato il secondo sciopero della fame,
questa volta di 70giorni. Una protesta interminabile, ancora
presidi sotto il carcere, contestazioni in Trubunale durante
la sfilata del corteo studentesco al Corso, il consigliere
Briguori che si incatena e digiuna per un giorno alle porte
di Maiano con gli avvocati Trupiano e Simpatico.

A due anni di distanza ci sentiamo il dovere di informare
gli spoletini sull'evoluzione della situazione di Paolo.
La sua lotta infatti non è solo la lotta contro una
carcerazione ingiusta, ma soprattuto la lotta contro una
forma di tortura terribile.
Dorigo, come ricordete, sostiene infatti di essere vittima
di tortura tecnologica, ovvero di avere dei chip in testa
che gli leggono il pensiero e gli trasmettono voci, suoni,
insulti, lo processano di cose assurde e gli trasmettono
violenti stimoli sessuali.

Sembra fantascienza, si stenta generalmente a credere a
queste cose. Eppure ci sono importanti novità su questo
fronte.
Abbiamo il dovere di informare gli spoletini, che per un
anno direttamente o indirettamente sono stati coinvolti dal
"gran polverone" provocato dal "caso Dorigo", che finalmente
ci sono delle prove che attestano l'esistenza di queste
forme di tortura. Anche il capitolo più incredibile di
questa vicenda sembra si stia dimostrando vero.

Ricordiamo che Paolo denuncia questa tortura già dal 2002,
ipotizzando che i chip siano stati inseriti nel 1996. Lo
stesso otorino che lo visita in carcere dichiara che il suo
orecchio sinistro percepisce 1000hz di acufene, quando la
norma è 400. Inoltre lo psichiatra che lo visita attesta
la sua sanità mentale. Ma queste sono notizie già note,
passiamo alle importanti novità:

Dalla sua casa Dorigo comincia a fare delle analisi con
risultati sconvolgenti. Pur non essendo ancora stata trovata
una camera anecoica con sintonizzatore universale in grado
di provare con certezza l frequenze emesse da questi corpi,
ci sono delle TAC che fotografano evidenti corpi estranei
nella sua scatola cranica.
Si tratta di 5 punti in particolare per un totale di 22
oggetti non identificati, che somigliano a degli elettrodi
circolari. Uno di questi oggetti è del tutto simile al
cluster a grappolo reperito nella scatola cranica di
Larsson, un noto caso internazionale.

L'esistenza di queste forme di controllo mentale non è
affatto una novità, già Clinton nel 1995 ammise
ufficialmente che esperimenti del genere erano stati fatti
dalla CIA, chiedendo scusa alle vittime e promettendo che
non si sarebbe più fatto nulla del genere.
Ma ci sono delle ammissioni anche in Italia, anche se
vengono fatte molto sottovoce. C'è un libro scritto da un
Tenente Colonnello della Guardia di Fianza, Rapetto, e da un
giornalista consultente dello Stato Maggiore dell'Esercito,
Di Nunzio, in cui si ammette l'esistenza del "mind
controll".

Dorigo ha fondato un'associazione che raccoglie intorno a se
ben 28 casi simili al suo. Si tratta di 28 persone in Italia
che credono di essere vittime di queste forme di tortura.
Uno di loro è già stato refertato, si tratta di
D.B.(preferisce non divulgare il suo nome), i medici
guardando le sue lastre hanno scritto che "si segnala la
presenza di immagine spiraliforme radioopaca proiettantesi
sull'acetavolo sinistro".
Un altro caso è quello di Maurizio Bassetti, l'ex economo
di Montecitorio che afferma di essere vittima di torture
simili a queste da quando ha denunciato alcune truffe nel
palazzo.

Paolo Dorigo da alcuni giorni è di nuovo in sciopero della
fame, chiede che un medico referti questi strani oggetti
nella sua testa e chiede che venga operato e che venga
estratto uno di questi.
Se un oggetto estraneo dovesse essere estratto dal cranio di
Dorigo, Paolo riuscirebbe a dimostrare in maniera
inconfutabile che in testa ha dei microchip scatenando sulla
politica, sulla magistratura, sulla scienza e sulle carceri
italiane una tempesta senza precedenti.

Come membri dell'ex comitato DORIGO LIBERO, come amici, come
compagni e come ex concittadini di Paolo siamo preoccupati
da questa nuova protesta e siamo preoccupati sulle
conseguenze che un'eventuale operazione di esportazione
potrebbero avere sulla sua salute. Ma in ogni caso siamo e
saremo sempre solidali nei confronti di Dorigo e di tutte le
vittime della tortura, appoggiando sempre le loro lotte.

Oggi (9-10-2006) Paolo è al 17°giorno di digiuno, ha perso circa
9 kg.

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