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CONSULTA ISLAMICA: MINACCE AI MODERATI | ||
by Mario Carotenuto Friday, Oct. 13, 2006 at 11:15 PM | mail: | |
Le minacce di una fiancheggiatrice degli integralisti islamici colpiscono chiunque non si adegui alla strategia del terrore e dell'egemonia che l'UCOII vorrebbe assumere in Italia per mezzo della sua portavoce Dacia Valent
Roma, 13 ott (Velino) - Roma. “Pensaci bene, Ahmed, vuoi diventare anche tu un traditore della causa dell’islam? Vuoi far parte anche tu, come Souad Sbai, della squadra di camerieri di un nostro nemico dichiarato come Magdi Allam?”. Questo, grosso modo, l’esordio. E poi: “Te lo dico per il tuo bene, Ahmed, dovete smetterla di riunirvi di nascosto, di firmare lettere di critica e di protesta contro l’Uccoi, dovete mettervi bene in testa che non c’è un islam italiano, non esiste l’islam dei moderati, esiste un solo islam ed è l’Uccoi che lo rappresenta…”. Infine, la frase più inquietante di tutte: “Un consiglio da amica: state attenti, tutti sanno dove abiti e se continuate, tu e i tuoi amici, nelle offese all’islam, a qualcuno potrebbe anche saltare in mente di venire a cercarti…”. Queste le parole che si è sentito rivolgere, al telefono, Ahmed Jizad, scrittore, giornalista, presidente della Comunità degli immigrati pakistani, membro della Consulta islamica nonché autorevole rappresentante di quello che viene comunemente definito l’Islam dei moderati. A pronunciarle, all’altro capo del filo: Dacia Valent, eletta al Parlamento europeo nelle file di Rifondazione Comunista ed esponente a pieno titolo dell’Uccoi e delle istanze più oltranziste dell’Islam radicale. Non nuova, in verità, a performances di questo genere (proprio da Souad Sbai, Dacia Valent ha ricevuto due denunce per intimidazioni e minacce). |
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