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L'EX NAR ARRESTATO Ciavardini: 'Il giorno della rapina presentavo un libro'
by STATO CANAGLIA Saturday, Oct. 14, 2006 at 11:39 AM mail:

AGENZIE STAMPA ed ARTICOLI L'EX NAR ARRESTATO Ciavardini: 'Il giorno della rapina presentavo un libro' L'autodifesa: 'Ero ad Azione giovani a parlare di un saggio sulla strage di Bologna'. I legali presentano istanza di scarcerazione


Roma, 12 ottobre 2006 - "Il 15 settembre dell'anno scorso non potevo partecipare alla rapina di cui sono accusato perché ho presentato un libro sulla strage di Bologna alla festa romana di Azione giovani".
Ha detto così, anche in una memoria scritta, Luigi Ciavardin i (nella foto) al Gip Maria Grazia Gianmarinaro nell'interrogatorio di garanzia svoltosi stamane nel carcere di Regina Coeli. L'ex Nar è stato arrestato due giorni fa perché accusato di aver portato a termine, insieme con altre due persone, una rapina avvenuta alla banca Unicredit di via Duccio Galimberti.

Ma la sua contemporanea presenza all'Eur, al parco delle Tre Fontane per la festa di Atreju, indetta dalla formazione giovanile di Alleanza nazionale, rende - a suo parere - impossibile l'accusa. Gli avvocati difensori Valerio Cutonilli e Stefano Marzano hanno fatto istanza al giudice per la revoca della misura cautelare e messa e si sono riservati di produrre ulteriori elementi a discolpa del proprio assistito, come testimonianze e perizie tecniche.

Il coinvolgimento di Ciavardini nel caso si basa, fondamentalmente, su una impronta digitale dell'ex Nar rilevata su una busta di plastica rinvenuta appena fuori l'ingresso dell'agenzia
dell'Unicredit.

Questa vicenda riporta Ciavardini alla fine degli anni '80, quando, in occasione di un periodo di suo confino in Abruzzo, venne accusato di aver compiuto una rapina a Pescara. Sempre proclamandosi innocente, fu anche condannato in primo grado, ma solo successivamente si scoprì che quel colpo era stato compiuto dall'anarchico Horst Fantazzini.

I legali di Ciavardini tengono poi a sottolineare che l'attività criminale del loro assistito si è concentrata in un breve lasso di tempo, tra la primavera e l'estate del 1980, quando l'ex
terrorista di estrema destra aveva tra i 17 e i 18 anni. Ciavardini è stato condannato, fra l'altro, per l'omicidio del giudice Mario Amato e del poliziotto Francesco Evangelista detto
'Serpico'.

"Dopo quei fatti - si spiega - ha scontato tutte le pene e si è sempre battuto affinché venisse accertata la verità sulla strage di Bologna. Per questo si è sempre sopraesposto mediaticamente, avendo continui contatti con esponenti politici, giudici, avvocati e
giornalisti. La sua condotta non è quella di un criminale o di un latitante".

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ha ragione
by violinista Saturday, Oct. 14, 2006 at 1:23 PM mail:

è la condotta di un infame doppiogiochista e ipocrita fascista

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dai
by ridicolo Saturday, Oct. 14, 2006 at 4:36 PM mail:

sentite che prova :

"Il coinvolgimento di Ciavardini nel caso si basa, fondamentalmente, su una impronta digitale dell'ex Nar rilevata su una busta di plastica rinvenuta appena fuori l'ingresso dell'agenzia
dell'Unicredit. "

STATO BOMBAROLO

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pensa che cojone!
by provo pena per i poveracci Saturday, Oct. 14, 2006 at 5:49 PM mail:

Vedi, "ridicolo", io e te ragioniamo in modo diverso:

tu dopo aver letto perchè è stato incriminato il tipo, esclami: "STATO BOMBAROLO".

Io, invece, dico:

ha 45 anni e non ha ancora capito che se tocca la busta senza guanti rimangono le impronte! Pensa che cretino!


L'ho sempre detto, io, che la logica va insegnata ai bambini da quando sono piccoli, sin dalla prima elementare, così anche i più stupidi imparano a ragionare abbastanza correttamente.

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In effetti ....
by keoma Saturday, Oct. 14, 2006 at 6:06 PM mail:

In effetti l'impronta del pollice sulla busta di plastica, trovata oltretutto fuori dalla banca e non all'interno, non è una grande prova e credo proprio che, al di là dell' alibi che a naso mi sembra un pò farlocco e forzato - la presentazione del libro era di sera e la rapina all'ora di pranzo - fornito da un paio di dirigenti romani di AN, per questa storia Ciavardini se la caverà ....

questo non cambia di una virgola il giudizio sul personaggio, anche indipendentemente dall'accusa per Bologna, sulla quale è pure lecito qualche dubbio .....

uno che va all'azione davanti al Giulio Cesare che doveva essere solo un "disarmamento" ed invece ammazza senza un motivo logico il poliziotto Serpico.

uno che fa da spalla a Gigi Cavallini - già assassino del compagno Amoroso a Milano nel 75 - nell'uccisione del giudice Amato, omicidio probabilmente ordinato da qualche "potere forte" dell' epoca visto che il giudice stava indagando sugli intrecci tra mafia, servizi, i testaccini della cosiddetta banda della Magliana ed il terrorismo nero .....

uno che, arrestato insieme a Nanni De Angelis, poi morto ammazzato in cella, indica in Pizzari "l'infame" che li ha fatti arrestare ( e la cosa non era affatto certa) di fatto facendo ammazzare lo stesso Pizzari ....

uno che poi si "pente", fa arrestare una carrettata di suoi stessi camerati, qualcuno pure del tutto estraneo ai vari fatti ....

uno che, incredibilmente perdonato e riabilitato dalla cosidetta "destra radicale" di oggi - e allora Pizzari, De Luca, Mangiameli, ammazzati come cani, non erano sicuramente meno "infami" di lui ? - poi "si pente di essersi pentito" ed ancora oggi fa la "madonna pellegrina" tra feste di AN, libri compiacenti e conferenze a Casa Pound .....

insomma, una merdaccia umana anche se, come credo, non è il bombarolo di Bologna e forse nemmeno il rapinatore della Unicredit di Balduina .......

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certo
by certo Saturday, Oct. 14, 2006 at 8:17 PM mail:

ma non trovate ridicolo che uno che dovrebbe essere un grande terrorista lasci una impronta proprio mentre fa comizi sulla strage di fontana , gira l'italia rischiando l'ergastolo dopo aver gia' fatto carcere per aver ucciso uno sbirro etc etc..

e lo arrestano dopo poco che FORZA NUOVA ha fatto il CAMPO D'AZIONE ??

QUESTO RIESCE FUORI e magari ci guadagna anche in pubblicita'
piace alle donne

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ma quale Piazza Fontana ?
by Nino Saturday, Oct. 14, 2006 at 8:50 PM mail:

ma quale Piazza Fontana, il libro che oltretutto non è il suo da di un giornalista pseudo-compagno ( alla Telese, per intenderci ) è sulla strage di Bologna del 1980, undici anni dopo Piazza Fontana ( che sta a Milano).
e il libro è stato fatto apposta per scagionare Ciavardini.

pure a me l'impronta sulla busta non mi sembra una prova decisiva ma è pure vero che la specialità di Ciavardini, prima a Terza Posizione e poi ai Nar, è sempre stata quella delle rapine.

e comunque la presentazione del libro c'era alle 19 e la rapina è stata fatta alle 13 circa, quindi di che alibi parliamo ? in ogni caso, anche se fosse estraneo alla rapina e persino alla strage di Bologna, è comunque uno con svariati omicidi confessati sulle spalle, non mi sembra quindi proprio il caso di farne una vittima.

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