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[BRASILE] Lula vince le elezioni !
by Radio Ribelle Monday, Oct. 30, 2006 at 10:18 AM mail:

BRASILIA - Luiz Inacio Lula da Silva ha stravinto le elezioni presidenziali brasiliane. L'andamento del voto ha sostanzialmente rispettato tutti i sondaggi di opinione che davano a Lula un vantaggio del 20 per cento sul suo avversario nel voto di ballottaggio, il socialdemocratico alleato con la destra Geraldo Alckmin.

BRASILE: ELEZIONI, HA VINTO LULA

La rapidita' con la quale sono stati scrutinati i voti e' stata impressionante. Alle 19:00 locali si sono chiuse le ultime urne nello stato amazzonico dell'Acre, e alle 19,01 si conosceva gia' quasi l'80 per cento dei voti validi. Lula si e' assestato attorno al 60 per cento mentre Alckmin restava sotto di 20 punti percentuali, al 39-40 per cento. Poco dopo il Supremo Tribunale elettorale sanciva la vittoria di Lula.


Il presidente in carica, bandiera della sinistra, ha atteso lo spoglio dei voti in un hotel di San Paolo vicino a quella Avenida Paulista nella quale si e' sviluppata la grande festa delle elezioni del leader del Pt (Partito dei lavoratori) nel 2002. ''La rielezione e' una cosa importante - ha detto il''presidente operaio'' parlando gia' come un vincitore al momento di votare questa mattina a Sao Bernardo do Campo, citta' satellite di San Paolo -. Sono felice perche' il popolo brasiliano ha saputo riconoscere il lavoro di questi primi quattro anni ed e' stato molto generoso con me''. In realta' gli scandali a catena che hanno colpito il suo governo e il suo partito dei lavoratori in questi ultimi due anni hanno dato molto filo da torcere a Lula e lo hanno costretto al secondo turno. Pero' alla fine, dopo che si e' presentato a tutti i dibattiti televisivi, il popolo brasiliano ha dato di nuovo fiducia all'ex sindacalista, ignorando il battere costante sull'etica e contro gli scandali di Alckmin.

''Il paese esce da queste elezioni piu' unito che mai - e' l'impressione di Lula che puo' dimostrarsi piu' forte nel voto che nel 2002, epoca della sua prima elezione -. Cuciremo tutte le alleanze che saranno necessarie per avere tranquillita' e per potere approvare i grandi progetti di cui il Brasile ha bisogno''. Il presidente ha insistito che pretende negoziare con tutti i partiti, compresa l'opposizione dei socialdemocratici (Psdb) alleati con la destra (Pfl), e condurra' personalmente la trattativa con il Pmdb, il partito ago della bilancia in Brasile fra progressisti e conservatori.





''Dobbiamo discutere il Brasile con molto piu' amore - ha sentenziato Lula - con un maggiore coinvolgimento di tutti per i prossimi anni''. Lula e' stato portato a braccia in trionfo fuori dalla scuola nella quale ha votato: un gesto spontaneo della sua gente e non certo un qualcosa di organizzato dal Pt, partito dal quale l'ex tornitore meccanico sembra allontanarsi sempre piu': ''E' il piacere di sapere che il tuo lavoro e' riconosciuto dalla societa''', ha detto. Lula, che ha compiuto due giorni fa 61 anni, governera' sino al 31 dicembre del 2010. Poi sara' non rieleggibile come si usa anche negli Stati Uniti. E' la terza volta che un presidente brasiliano viene eletto per due mandati: il primo e' stato Getulio Vargas che fu presidente nel 1930 e nel 1950, e poi Fernando Henrique Cardoso, che e' rimasto in carica dal 1995 al 2002. I votanti sono quasi 126 milioni e premieranno Lula con una votazione record in numeri assoluti. Questo suffragio sara' superiore a quello del 2002 in cui votarono per Lula oltre 52 milioni di persone. Con il 94 per cento dei voti scrutinati Lula ha gia' ricevuto piu' di 55 milioni di voti.



Alckmin ha perso quel vantaggio che aveva su Lula nelle regioni piu' ricche del Brasile: San Paolo e il Rio Grande do Sul, regione a forte presenza dell'emigrazione italiana dal Veneto. Lula si e' rafforzato sempre piu' nel nord-est, la zona dell'arido ''sertao'' raccontata da Jorge Amado, e nell'Amazzonia, regione che spera in Lula per poter ridurre la deforestazione rafforzando l'economia sostenibile. Poveri contro ricchi si sono affrontati in queste dure elezioni: uno strappo che pero' Lula ha detto di voler ricucire nel corso di questo faticato e agognato suo secondo mandato.

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