Di seguito un articolo di Fabriazia Arduini sulla questione della Postilli - Riccio

Ieri [30 Ottobre 2006] c'è stata una conferenza stampa ad Ortona, sull'esposto alla Corte dei Conti, redatto dall' Avv. Fabio De Masis vicepresidente WWF Abruzzo, con alcuni dei firmatari: On. Maurizio Acerbo, Direttore ARTA Tanino Basti e Fabrizia Arduini del Coordinamento per la Tutela della Costa Teatina. Nell'esposto si mette in luce come Il Comune di Ortona con deliberazione di C.C. del 30.9.2003 n. 222 ha inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2004-06 la realizzazione di una strada urbana di quartiere che collegasse la località di Postilli con il fiume Foro prevedendo un impegno di spesa per 1,6 Ml di Euro.

Successivamente, con la nota del 4.12.2003 prot. 29844, il settore Assetto del Territorio comunale ha inviato alla Regione Abruzzo la richiesta di un finanziamento per la realizzazione della strada litoranea di collegamento Postilli- Riccio per un importo complessivo dell’opera di 6 Ml di Euro per lo sviluppo turistico di una lunga fascia di costa ortonese, e per lo smaltimento del traffico sulla SS16 in quel tratto. Sorprende, a tal riguardo, la scelta del Comune di Ortona rispetto alle azioni intraprese dalla Regione Abruzzo con il Piano Organico per il Rischio delle Aree Vulnerabili – Rafforzamento dei dispositivi di difesa costiera - anch’esso finanziato con la stessa deliberazione C.I.P.E. 17/03 e progettato dalla stessa società MEDIF - che ha previsto un intervento di mitigazione del rischio proprio sul litorale di Francavilla al Mare sino al confine con la località Postilli (dove dovrebbe iniziare la strada). Il progetto è stato ritenuto coerente con le finalità della delibera C.I.P.E. 17/03 in ambito di finanziamento di infrastrutture destinate all’implementazione della rete dei trasporti in quanto l’intervento, creando un collegamento parallelo alla SS 16 tra la località di Postilli ed il Lido Riccio, avrebbe consentito di decongestionare il traffico sulla strada statale.

L’Asse di potenziamento delle infrastrutture era finalizzato “al superamento dei nodi infrastrutturali che ancora impediscono di fatto all’Abruzzo l’espletamento della sua naturale funzione di “cerniera” tra Nord e Sud e tra Est ed Ovest; le parti si impegnano ad realizzare interventi di questo tipo per potenziare il ruolo dell’Abruzzo quale porta d’accesso per i traffici commerciali nazionali e per quelli provenienti dall’estero (in particolare dall’Est europeo)”.

Si tratta quindi di potenziare le interconnessioni, fisiche e informative, tra sistema regionale e sistema internazionale, favorendo così la proiezione verso l’esterno degli operatori regionali. Veramente bizzarro, scegliere una spiaggia, notoriamente fragile e miracolosamente rimasta fuori da urbanizzazioni selvagge, quale punto per realizzare una infrastruttura così impattante per favorire gli scambi internazionali. In data 26.9.2003 la Giunta Regionale dell’Abruzzo con delibera n. 793 ha stabilito la ripartizione delle risprse complessive assegnate alla Regione Abruzzo dalla deliberazione CIPE 17/03 tra i settori prevedendo un Accordo Mobilità per 13.500.000,00 €.

Intanto il progetto definitivo redatto dalla società di progettazione MEDIF ed approvato dal Consiglio Comunale di Ortona, però, prevede che l’intero costo dell’opera non sarà più di 6 Ml di Euro, come inizialmente ipotizzato nella richiesta inviata alla Regione Abruzzo, bensì di 18 milioni di Euro.
Cionostante, in violazione delle disposizioni della L. 104/94, il Comune di Ortona ha deciso comunque di spendere i 6 Milioni di Euro concessigli dalla Regione Abruzzo per realizzare un intervento del tutto diverso da quello per il quale gli era stato concesso il finanziamento e del tutto inidoneo a realizzare gli obbiettivi dell’APQ.
Infatti la strada che potrà essere realizzata con 6 Ml di Euro si riduce ad essere una strada urbana di quartiere. In sintesi oltre allo sperpero di denaro pubblico, perchè oltre alle spese dell'opera si andranno ad aggiungere le spese di manutenzione di una strada che in dei punti è a 60 metri dalla battigia, quest'ultima notoriamente soggetta a variazioni. Senza commenti l'impatto che provocherà una strada larga 8 metri più servizi, in un luogo con flora e fauna pregiate.


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