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Da Scampia a Roma "la marcia dei dannati"
by Comitato di Lotta Vele di Scampia Tuesday, Nov. 07, 2006 at 2:35 PM mail:

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Comunicato Stampa : Da Scampia a Roma “la marcia dei dannati”


Stamane alcune centinaia di abitanti delle Vele di Scampia hanno manifestato sotto Palazzo San Giacomo sede della giunta del Comune di Napoli contro il blocco dei cantieri impegnati nei lavori di riqualificazione dell’area di Scampia , tra cui quelli per la costruzione di centinaia di nuovi alloggi per gli abitanti delle Vele.
La mobilitazione e’ seguita all’assemblea generale degli abitanti delle Vele che si e’ tenuta mercoledi’ scorso e’ che ha proclamato lo stato di agitazione generale a causa del blocco dei lavori, ed a causa degli enormi disagi che stanno subendo gli abitanti delle Vele. Infatti al mentre si arriva al termine dell’uscita di 120 nuclei familiari che si sono trasferiti nei nuovi alloggi in Via Labriola , nei sotterranei delle Vele sono stati accatastati sacchi di amianto frutto della dismissione degli alloggi di coloro i quali si sono trasferiti nelle nuove abitazioni. Dunque oltre la beffa del dover rimanere nelle Vele e vedere i cantieri dei nuovi alloggi bloccati , anche il danno di dover convivere con l’amianto sotto l’uscio di casa.
Una delegazione del Comitato di Lotta delle Vele di Scampia e’ stato ricevuto dal Vice Sindaco Sabatino Santangelo a Palazzo San Giacomo. L’amministrazione comunale ha comunicato al Comitato di Lotta delle Vele di Scampia che il governo centrale ha bloccato i fondi per i cantieri di tutta la citta’. Un atto inqualificabile di un governo che e’ venuto a Napoli e’ non ha portato nessuna iniziativa efficace per il rilancio della citta’. Un governo che gia’ a settembre si era rifiutato di finanziare i 120 progetti speciali per Napoli sottoposti dagli enti locali. Un governo che scappa da Napoli , che non intende investire nel reddito di cittadinanza, nella riqualificazione e nello sviluppo delle aree periferiche , che non intende mettere un euro per il riscatto della citta’ e che anzi blocca i fondi per i cantieri e le opere pubbliche. Una situazione allucinante che arriva proprio quando Napoli e’ al centro delle attenzioni dei media nazionali e della cronaca nera per un emergenza di violenza e barbarie che intanto e’ diventata quotidianeita’.
Il Comitato di Lotta delle Vele di Scampia ha dato un ultimatum di 7 giorni all’amministrazione comunale per far ripartire i lavori dei cantieri attualmente fermi, scaduto il quale passera’ ad un terreno di lotta piu’ dura per la riqualificazione di Scampia e dell’area nord di Napoli.
Cio’ che avviene a Scampia e su Scampia e’ paradigmatico della situazione generale della citta’ , un silenzio del governo rispetto alle politiche sociali , alle politiche per il lavoro ed alla riqualificazione dei quartieri , un silenzio assordante che fa il paio con le corresponsabilita’ degli enti locali incapaci di lanciare un segnale forte e deciso di denuncia del mancato operato del governo. Per questo facciamo appello ai movimenti, alla societa’ civile, ai cittadini sinceramente democratici di questa citta’ affinche’ ci si incontri e si promuovano forme di mobilitazione dal basso contro la barbarie e la violenza ma innanzitutto per un piano sociale d’emergenza per Napoli che significa rivendicare la riqualificazione delle periferie, il reddito di cittadinanza per tutti, l’avvio dei progetti di formazione e lavoro, lo sviluppo economico e commerciale dei nostri territori.
Lanciamo un’appello per una mobilitazione che parta da Napoli e dalle periferie ed arrivi fino a Roma a Palazzo Chigi.

Comitato di Lotta Vele di Scampia

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