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Marcia per le ferrovie
by la locomotiva Tuesday, Nov. 07, 2006 at 11:03 PM mail:

Appello

MARCIA PER LE FERROVIE

L’assemblea dei ferrovieri della provincia di Ragusa, riunita a Modica il 7-10-2006 per discutere del gravissimo stato del trasporto su rotaia in provincia e in tutto il versante della Sicilia Sud-Orientale, dopo ampia e articolata discussione, ha deciso di promuovere una
MARCIA PER LE FERROVIE DA MODICA A RAGUSA per sabato 11 novembre 2006.
I marciatori partiranno dalla stazione di Modica alle ore 8, percorreranno la vecchia statale 115 per arrivare a Ragusa attorno alle 12,30 e confluire in una sala cittadina dove avrà luogo una assemblea popolare.

A questa iniziativa i ferrovieri, che si considerano promotori, invitano i cittadini, i pendolari, gli studenti, le organizzazioni sindacali, la associazioni ambientaliste, sociali, produttive, gli enti, le amministrazioni comunali e provinciali dell’intera tratta Siracusa-Ragusa-Gela, a dare il loro fattivo contributo con una presenza concreta ed un coinvolgimento nella vertenza sulle ferrovie.
Al centro della mobilitazione vi sarà una piattaforma articolata in fase di elaborazione, Punti salienti della stessa saranno comunque:
- Il rilancio di interventi che diano al nostro territorio le infrastrutture che non ha mai avuto, e collegamenti ferroviari con il Porto di Pozzallo e l’Aeroporto di Comiso.
- Nuovi collegamenti ferroviari dalla provincia di Ragusa con Palermo e Catania, e collegamenti di tipo metropolitano fra i comuni.
- Nuova politica per il trasporto merci su rotaia, a partire dal potenziamento e rifunzionalizzazione degli scali, abbandonati dalla Divisione Generale Operativa Logistica di Trenitalia.

Modica, 7-10-2006
Assemblea ferrovieri “7 ottobre”

Per adesioni: cell. 338 2818189 – fax 0932 651612


Piattaforma rivendicativa dell’Assemblea ferrovieri “7 ottobre” per la Marcia dell’11 Novembre 2006


Esigere una ferrovia al passo con i tempi, con una velocità media di 120 km/h, elettrificata, non ci sembra essere una rivendicazione fuori dal mondo, in tempi in cui si costruiscono ferrovie ad alta velocità e treni superveloci. La tratta Siracusa-Ragusa-Gela è ancora quella di fine ‘800, a binario unico, trazione diesel, con una velocità media di 70 km/h, tempestata di rallentamenti perenni per mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria, inserita in un contesto in cui analogo degrado si riscontra nel sistema viario stradale, malgrado serva un’area altamente produttiva e a forte vocazione turistica.
Per questo le rivendicazioni sotto elencate rappresentano il giusto risarcimento dopo anni di emarginazione e di abbandono.

1 - I finanziamenti stanziati per la tratta non si toccano!

2 a - Ripristino dei treni soppressi.
b - Assicurare le coincidenze con i treni nazionali in partenza e arrivo da/a Siracusa.
c - Collegamenti diretti da Ragusa con Palermo e Catania.
d - Rimodulazione delle corse locali a livello metropolitano per favorire la mobilità tra i comuni e le province.
e - Attivazione della metropolitana di superficie a Ragusa.

3 a - Cessazione della politica di abbandono del trasporto merci.
b - Riacquisizione del traffico merci attraverso la riapertura e/o il potenziamento di scali e gestioni merci di Ispica, Scicli, Modica, Ragusa,Vittoria.

4 a - Presenziamento delle stazioni di Vittoria, Comiso, Donnafugata, Ragusa, Modica, Scicli, Pozzallo, Ispica, Rosolini, Noto, Avola, anche con l’utilizzo del personale inidoneo appositamente riqualificato.
b - Riapertura dei servizi igienici e delle sale d’attesa.
c - Collegamenti urbani in coincidenza con gli orari dei treni.

5 a - Raccordo ferroviario con il Porto di Pozzallo.
b - Raccordo ferroviario con l’aeroporto di Comiso.

6 - Ruolo degli enti locali:
Partecipazione attiva alla formazione degli orari. Incentivazione dell’uso del treno attraverso abbonamenti agevolati e promozioni. Contribuire con risorse economiche e umane alla riattivazione dei servizi nelle stazioni. Scelte politiche che favoriscano il rispetto dell’ambiente attraverso il decongestionamento delle strade e lo spostamento di quote di traffico merci e viaggiatori su rotaia, ovvero: creazione di un Piano Provinciale dei Trasporti serio e articolato.

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