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A Bologna ci si occupa di chi pisci per strada
by mentre si muore di overdose Friday, Nov. 10, 2006 at 6:04 PM mail:

MDMA

A BOLOGNA AUMENTANO LE OVERDOSE
(MENTRE CI SI PREOCCUPA DI CHI PISCIA PER STRADA!)
Il
rapporto dell’osservatorio epidemiologico di Bologna da anni parla molto
chiaro:overdose in aumento, da almeno 3 anni(nel 2005 19, nel 2004 15 e nel
2003 13), 6ooo tossicodipendenti che gravitano intorno ai Servizi pubblici. Si
stima un consumo di 1000 kg di eroina,
1500 di cocaina, 3500 di cannabis, per un valore complessivo prudenziale che si
dovrebbe avvicinare ai 25 milioni di euro.Aumenta a 3.216, contro i 2.508 del
2005, il numero di soggetti seguiti dai SERT, che sono per la quasi totalità
residenti. Del numero complessivo, 731 sono seguiti in carcere e, all’interno
di questo, sono in aumento i cocainomani. Da rilevare che il rapporto utenti
SerT/popolazione residente a Bologna è il doppio rispetto a città come Roma,
Milano e Torino.Insieme a questi dati, assai poco noti alla popolazione, come
movimento antiproibizionista denunciamo la carenza dei Servizi pubblici (di cui
nessuno parla) che dal
2003 affrontano la pesante questione delle dipendenze con sole 3 sedi (in
passato erano 5) peraltro con gravi carenze di personale e operatori che non
vengono sostituiti neanche in caso di maternità, un centro crisi perfettamente
funzionante ed efficiente
chiuso improvvisamente e senza possibilità di appello, la chiusura di uno
sportello
sociale che rappresentava un importante punto di riferimento per chi soffre di
dipendenze di vario tipo e, a volte, primo passo per importanti percorsi
terapeutici, la chiusura altresì di strutture intermedie tra carcere e
territorio oltre che le eterne scandalose prassi all’interno del carcere
dove crescono alla velocità dei batteri, disagio psichico, malattie, carenze
nell’assistenza oltre all’ipocrisia imperante che di fatto impedisce la
distribuzione di siringhe pulite e profilattici nelle Case Circondariali.





E’ drammatico capire
che in questa città qualcuno pensa che il degrado non sia questo.





Per quanto riguarda l'abuso di droghe aumenta il consumo
critico (giovani, scolarità medio alta e lavoratori, ), in aumento in
particolare il consumo di cocaina, anche se la cannabis rimane la sostanza più
utilizzata: "19 persone su 1.000 fanno di uso di varie sostanze, 11 usano
cannabinoidi, sei sono dipendenti da eroina e quattro dalla cocaina". Si
tratta di una stima realizzata dall'Ausl tra la popolazione di Bologna e
provincia e il numero di consumatori presenti sul territorio.

Il trend del consumo sta cambiando: nel 2005 sono aumentati i sequestri
di cocaina e gli arresti per spaccio di questa sostanza, così come sono di più
le persone segnalate per uso di cocaina rispetto a chi “si fuma le canne".
Vogliamo porre l’attenzione sul fatto
da anni centri
sociali, operatori di strada, centri giovanili hanno denunciato questa
situazione (anche attraverso 10 anni di Street!!) organizzandosi proprio per
ridurre i danni di questa ondata(ne sono un esempio gli sportelli legali e
i laboratori del Livello 57 che tentano di mettere a tacere)e chiedendo di far
venire allo scoperto il fenomeno per poter pensare ad azioni concrete.Le
ricerche che
riportiamo sul consumo diffuso di stupefacenti sono in linea con l’andamento
europeo come riportato anche
dall’Osservatorio Europeo di Lisbona .Di conseguenza non possiamo pensare di
ignorare questi dati nella necessità di
costruire un servizio per i consumatori di droghe che, pur non avendo un
rapporto di dipendenza con le stesse, possono incorrere in rischi legati
all’inesperienza, all’alta tossicità della sostanza, al mercato clandestino,
alla mancanza di informazioni corrette. Riteniamo che questo servizio per i
consumatori debba essere un servizio ad alta accessibilità (bassa soglia) e che
utilizzi strategie di educazione tra pari perché la comunicazione ed i
linguaggi possano essere incisivi.


Intanto,
però, il problema resta e le strutture di assistenza vengono smontate, in un
silenzio assordante mentre una legge infame come la Fini Giovanardi non scuote
le coscienze dei politici.

E’ molto più semplice, per certi politici (sia di destra che di
centro-sinistra) scrivere qualche banale appello moralista contro le droghe che
affrontare concretamente i problemi sociali legati al fenomeno della
dipendenza, con le pratiche securitarie che sono diventate l’unica risposta ai
bisogni delle culture giovanili.



Miopia politica? Forse qualcosa di peggio…Di queste idee, di queste
riflessioni, di un modo diverso di guardare alle droghe e ai fenomeni connessi
vorremmo parlare in questa città.


Non
solo di spazzatura, percorsi, controrave,
il tutto condito dalla più ripugnante intolleranza…








BUONA STREET A TUTTI

MDMA-Movimento
di Massa Antiproibizionista -BO

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