IL PROCESSO Scontri al corteo Autonomi condannati I fatti risalgono al 1999: gli incidenti scoppiarono a margine della manifestazione contro la legge scuola dell'Emila Romagna. In quell'occasione fu picchiato anche un giornalista del Carlino
Bologna, 10 novembre 2006 - Cinque condanne, emesse dal Tribunale di Bologna, per gli incidenti avvenuti nel 1999 a margine della manifestazione contro la legge scuola dell'Emilia-Romagna. Quel giorni ci furono aggressioni nei confronti di poliziotti e carabinieri e del giornalista Biagio Marsiglia (nella foto), che stava seguendo il corteo per il quotidiano 'il Resto del Carlino'.
Il collegio bolognese ha condannato P.C., A.T. e M.C. ad un anno e sei mesi di reclusione, e D.M. e G.D.B. ad un anno e due mesi. Per altri tre imputati, invece, c'è stata l'assoluzione. La sentenza prevede anche una provvisionale immediata di 10.000 euro per il giornalista e di 1.500 euro per un carabiniere che rimase ferito negli scontri.
I fatti risalgono al 27 febbraio 1999 quando a Bologna si tenne un corteo contro la legge-scuola dell' Emilia-Romagna, a cui parteciparono migliaia di persone (30.000 secondo alcune stime) e che vide la presenza anche di due ministri dell'allora governo di centrosinistra. Un corteo che ospitò nel suo corpo principale bandiere del Pdci e del Prc, di Cgil e Fiom, dei collettivi studenteschi, della Uil-scuola e dei Verdi, e di tante altre organizzazioni.
Uno spezzone marginale composto da alcune centinaia di autonomi fu protagonista degli incidenti. Secondo il capo di imputazione gli imputati con altre persone facevano parte di uno spezzone del corteo preordinato per innescare scontri contro le forze dell'ordine con ''l'intento di sfruttare la manifestazione indetta da varie associazioni a sostegno della scuola pubblica come un mero pretesto per attuare propositi finalizzati a turbare l'ordine pubblico anche attraverso azioni violente di guerriglia urbana''.
Il primo momento di forte tensione avvenne davanti alla Camera del lavoro, quando alcuni degli imputati si opposero violentemente a una pattuglia dei carabinieri con lanci di uova piene di vernice e corpi contundenti verso i militari, uno dei quali venne colpito e riporto' ferite guaribili in sei giorni. Venne anche danneggiata una 'Land Rover' dei carabinieri.
Qualche centinaio di metri oltre, poco dopo, vennero affrontati violentemente due uomini delle Digos e un maresciallo dei carabinieri , che riportarono ferite guaribili tra i 3 e i 10 giorni. Nello stesso contesto ci fu l'aggressione al giornalista, che venne attaccato da più persone e riportò lesioni per 40 giorni. Uno dei condannati, C., venne arrestato in flagranza.
