dimissioni del prefetto e del questore di napoli

Comunicato stampa 16/11

SUBITO DIMISSIONI DEL PREFETTO E DEL QUESTORE DI NAPOLI

LA BARBARIE REPRESSIVA CONTRO I CORSISTI PER L’AVVIO DEL PROGETTO I.SO.LA. !


Il Prefetto Profili ancora una volta si è dimostrato indifferente ed estraneo nell’accogliere le preoccupazioni e le sollecitazioni dei corsisti riguardo al ritardo e le garanzie per l’avvio del progetto I.SO.LA., che nei giorni successivi alla chiusura del bando per le imprese, ancora non si conoscono le aziende né la loro denominazione che dovranno prendere in gestione i corsisti post-formazione.
Durante il corteo svoltosi ieri ( 15 / 11/ 06 ) nel centro di Napoli, all’ ennesimo rifiuto del Prefetto di ricevere la nostra delegazione, i corsisti hanno fatto salire la loro rabbia invadendo la “ zona rossa “ del lusso e dell’affare di via Roma indirizzandosi verso il palazzo prefettizio dove era in corso una seduta del comitato dell’ordine pubblico.
Quando all’ improvviso ( con tanto di provocazione disegnata ad arte ) si è scatenata la macchina repressiva della Questura con subito 3 fermi dei corsisti trasportati in Questura prelevati dalla Digos come da strategia per far liquidare il movimento dal salotto buono della città ed indirizzarlo presso via Medina, quando in corso di trattativa per richiedere l’immediata liberazione dei compagni arrestati ed il movimento in presidio statico senza intralciare la viabilità delle auto, in maniera vile e subdola subito partivano cariche e pestaggi a sangue con calci e manganelli da parte dei “ cani da guardia del sistema “ nei confronti dei militanti del movimento che si opponevevano e resistevano a questa assurda barbarie, riscontrando 3 disoccupati soccorsi presso l’ ospedale vicino dove alcuni riportavano fratture alle gambe da richiedere l’ingessatura e ad una compagna di 55 anni è stato richiesto il ricovero urgente e la sottoposizione di un intervento chirurgico al volto per le fratture multiple causate dalle infamie dei calci di qualche vile agente che colpiva la donna in totale stato di difesa inerme e passiva, prelevando dalla piazza e trasportati in negli uffici Digos altri 4 corsisti. . Questo è l’alto impatto richiesto dalla Amministrazione cittadina ed il paraddosale piano del ministro Amato contro l’ emergenza Napoli: usare l’apparato repressivo e la brutalità degli interventi contro le masse popolari che rivendicano il giusto diritto alla casa, al lavoro, ed una migliore qualità della vita, mentre si lasciano inviolati i “ santuari “ ed i feudi della criminalità che sempre più è in odore di collusione con le forze politiche e giornalisti asserviti al potere, che attraverso i loro pomposi proclami mediatici esaltano pseudo-blitz di militari per un arresto di qualche immigrato senza permesso di soggiorno o un povero tossico usato come cavia o venditore in cambio di una dose.
Il coordinamento di lotta x il lavoro da subito chiede le dimissioni del prefetto Profili, del Questore Fiorolli ritenuti responsabili ed agenti provocatori di trasformare le questioni politiche in questione di ordine pubblico.
Chiediamo che il dirigente dell’ordine pubblico Luigi Peluso che ha scatenato la vile aggressione contro i corsisti venga subito allontanato dai cortei e dalle mobilitazioni che rivendicano per Napoli un “ altro impatto “- LAVORO, REDDITO, SERVIZI SOCIALI GARANTITI E GRATUITI PER TUTTI.
La nostra lotta non sarà domata da qualche fermo, arresto o vile pestaggio.
La nostra resistenza sarà la nostra determinazione per l’ immediata soluzione delle nostre condizioni economiche
Nei prossimi giorni indiremo una conferenza stampa sulla questione con tanto di prove fotografiche e testimonianze

www.disoccupati.org

le barbarie di questo governo "amico"già si stanno già abbattendo sui pensionati lavoratori e disoccupati, corsisti,purtroppo non solo più tasse ma anche più repressione per tutte quelle realtà come la vostra che non ha mai accettato di archiviare la lotta di piazza,spero che i cosidetti compagni che si trovano a napoli sappiano fare un passo maturo mettendo da parte animosita personali per fare posto ad una unità di tutte le parti sociali che esistono a napoli per cominciare a prepararci per gl'attacchi futuri che questo governo fara alle fasce proletarie.

sono un lavoratore della alenia iscritto alla cgil vi porto tutta la mia piena solidarietà per quello che vi è accaduto in piazza,le cariche sono luniche risposte che questo governo sa dare,purtroppo anche a livello locale sembra che la situazione stia peggiorando licenziamenti vedi la iacorossi il proggetto i.so.la che sembrava essere una valida alternativa per i tanti corsisti della vostra citta,prepariamoci al peggio,una nuova staggione di lotta è appena iniziata

solidarietà a tutti i compagni del coordinamento di lotta ,il vile pestaggio da parte della celere e la risposta che questo governo intende dare a chi vuole cambiare le propie condizioni di vita ed economiche attraverso la richiesta di un lavoro,lo squallido proggetto del Ministro Amato e reppressione per le fascie sociali e piena libertà per camorristi e politici corrotti.

solidarietà militante ai compagni del coordinamento di lotta per il lavoro, colpiti dalle criche poliziesche del governo Prodi D'Alema Bertinotti, la repressione non fermerà la lotta per il lavoro.

piena solidarietà ai corsisti del coordinamento di lotta sempre in prima linea colpiti dalla furia del governo Prodi

anche se non milito all'interno del vostro movimento vi do tutto il mio apporto morale per l'ignobile carica da voi subita mercoledi,certo battagliare per via roma per tre ore non è da tutti complimenti,anche se la mia ideologia e molto distante dalla vostra ma riconosco nel coordinamento e in Monteleone una macchina di lotta inarrestabile auguri per i corsisti feriti.

Solidarietà con i corsisti feriti selvaggiamente dalle forze dell'ordine



Una ceto dirigente sempre più delegittimato si fa scudo dei manganelli per coprire l'assoluta mancanza di un progetto politico che corrisponda al dramma della città..
Mai come adesso, però, questo livello di risposta è inaccettabile! Troppa l'arroganza per un potere che governa col 60% di disoccupazione giovanile, con la "città di sotto" affossata dall'inflazione che ha accompagnato l'euro, con una fetta di proletariato napoletano agganciato a un'economia di pura sussistenza, ricattato dal lavoro nero e dalla precarietà.
Il rischio è che si cerchi un'uscita ancor più autoritaria dalla crisi, negando agibilità alla protesta sociale.
Oltre le legittime differenze e in diversi casi anche i dissensi che hanno diviso i movimenti in questi anni ( e che sarebbe ipocrita nascondere) urge perciò un ricompattamento nei confronti della repressione, rispetto alla quale già il risultato della manifestazione del 17 novembre può essere un primo punto di partenza.
Esprimiamo ancora la nostra solidarietà a quanti mercoledì hanno subito la violenza di istituzioni che di fronte alla "questione Napoli" si rivelano sempre più armate solo della propria ottusità!

Laboratorio Ska, Area antagonista, centro sociale Officina 99

la vostra lotta e giusta ma dovete essere più maturi in certe circostanze,do il mio pieno conforto a tutti i corsisti feriti nella vile furia poliziesca di mercoledi.

ma come gli sll vi danno la solidarietà per le mazzate subite in piazza e poi dall'altro lato stanno cercando di smantellare il vostro movimento iscrivendo i vostri corsisti,strumentalizzandoli o addirittura garandendogli un percorso nelle società miste,ma allora siete tutti uguali per fare qualche tesseramento all'interno del vostro misero sindacato tradite la lotta e i compagni,Giggino Sito fai più scifo di raffaele e michele franco,pensate solo a sfasciare i movimenti pezzo di merda tu e quella bucchina di Susi Buono.