Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1184803.php Stampa i commenti.

Esperienza anarco-ciclistiche
by al Sunday, Nov. 19, 2006 at 11:37 AM mail:

Tra bici e repressone...rivoluziona!lavita

Esperienze anarco-ciclistiche
di E.L.

http://www.anarchaos.it/Articoli/esperienze_anarcocicliste.htm

E' circa un ora che pedalo. Il giorno prima, sarei dovuto uscire in bici, ma il sonno ha avuto la meglio; perciò oggi, domenica, mi sento riposato e motivato. Sensazioni ottime, mi sento come un cane che fa la sua uscitina igienica... Penso, che probabilmente bucherò una ruota, come spesso accade quando tutto...sembra...andare...troppo...bene.

Sono arrivato quasi a Marsciano, ridente città del laterizio; ho affrontato diversi sali-scendi, degni di un percorso che non posso non definire "collinare", paragonabile ad una giostra da baraccone che procede alla giusta velocità.

Manca solo l' ultima discesa, dopo si cambia schema, come nei videogiochi si passa ad altro percorso; il giro di boa è previsto al Monte Peglia. Ma come nei giochini, arriva inaspettato il mostro da affrontare per meritarsi il passaggio ad altro livello: Una macchina si intraversa improvvisamente nella mia corsia; la sensazione immediata è che non stia rispettando la mia precedenza come occupande della strada principale (certo non ho potuto sfogliare il libretto di scuola guida), perciò io, fiero dei miei diritti, proseguo imperterrito nella direzione del percorso giusto. La macchina è ancora lì, ferma, come una barriera, come un ostacolo, senza frecce, si è immessa senza, a mio parere, sapere dove andare senza un percorso GIUSTO...GIUSTO! GIUSTTIZIA! Mi sembrava, è un fuori strada dei carabinieri e, in effetti (virgola), dentro la strada non ci sta!! LO SCHIVO PASSANDO PER LA CORSIA OPPOSTA, in bicicletta si è agili, più liberi che in macchina; complice anhe la velocità della discesa, la mossa mi riesce facile e precisa nonostante la forte sensazione che il mezzo dei puffi, mi stesse puntando come se fossi Gargamella. Mi avrebbero probabilmente stecchito se non fosse contro la legge, ma io conosco le abitudini dei puffi ed ho sperato cinicamente che non lo facessero. ARMI: clacson, prima, seconda, vasi sanguigni del volto che richiamano linfa al viso rendendolo saturo di rabbia repressa (ma non hanno la legge dalla loro parte?...che non si fidino?...), volante del mezzo, occhiali da sole tipo Costantino (l'attore un pò cretino), gasolio di stato, motore rombante e, soprattutto una noia addosso, da far rimpiangere a puffetta di essere l'unica donna di un unico popolo di impotenti! IO: sopravvissuto, la loro legge mi ha salvato la vita, non mi hanno investito! Proseguo sapendo di essere inseguito da tanto frastuono di ferraglia da armamento moderno, mi giro e...li mando a cagare! In questo caso fuoriesce il lato BIRBA che è in me, ma si sà che non esiste Gargamella senza Birba. E che cazzo, solo sì, ma almeno una compagnia felina, animale, dotata di artigli, la voglio, la esigo (i puffi si sà, sono almeno un centinaio...). Il pilota mi chiede ad alto volume chi diavolo stavo mandand o a fare in culo, che tradotto in italiano significa: non ti accorgi che indosso la divisa da operaio d'onore della comunità degli ometti blu e sono pieno di privilegi che tu non hai, o non dovresti avere e che la tua reazione non è assolutamenete prevista ma fortemente desiderata? Scusate un attimo cari lettori: " Puffetta, ti prego, lasciami stare, ora stò scrivendo, non è colpa mia se i puffi desiderano solo figli maschi da arruolare nell'esercito e gettano le donne appena nate nella spazzatura!... appellati al sindacato!". Ritorniamo alla scena principale... I due cojoni privi di vita, seccati, mi invitano a fermarmi. NO, rispondo io, trovatevi qualcosa di meglio da fare, io stò semplicemente andando in bicicletta... possibile che non abbiate altro da fare che inseguire un ciclista nel suo allenamento? ACCOSTIACCOSTIACCOSTIACCOSTI....!NO NO NO NO NO NO...! PER ALMENO 5 KILOMETRI (sono abituato ad essere inseguito...nelle gare...). POSTO DI BLOCCO!! Puffo "Buffon" esce dalla caserma, si fionda in mezzo alla strada dove stavo passando inseguito dai gendarmi, apre le braccia, prova a parare LA PUNIZIONE (la palla in questo caso ero io...), ma non ce la fa. FERMATIFERMATIFERMATIFERMATI...! NO NO NO NO...!

Le ho provate tutte: ho comunicato le mie generalità durante il penoso tragitto, schivato tentativi di speronamento, forzato posti di blocco, spiegato le mie ragioni in vari modi ma, alla fine, mi sono dovuto fermare. DOCUMENTI? NO! SAPETE BENISSIMO CHE SONO GARGAMELLA (& BIRBA)E NON UN PUFFO, quindi...niente carta d' identità! DEVE VENIRE IN CASERMA PER L' IDENTIFICAZIONE! FINE DELLO SHEMA, SI PASSA AL PROSSIMO, QUELLO PIU' DIFFICILE, QUELLO PIU' RISCHIOSO: "NEL VILLAGGIO DEI PUFFI, A CASA DEL GRANDE-PUFFO!" ................



La seconda parte vorrebbe essere poco prevedibile e non troppo noiosa; per questo racconto quello che è realmente avvenuto:

Comincierei dal momento in cui ho staccato le scarpe dai pedali per arrendermi (in teoria, avrei dovuto mettere i piedi a terra, almeno 2h più tardi...). La situazione è diventata ormai ridicola, i due tromboni fiatano come i polmoni di un fumatore incallito e il loro alito mi stà privando di aria respirabile ( mi girano più i coioni delle gambe...). Parte una discussione tipo Tolk-Show, ognuno ha le sue ragioni, l' arbitro e' probabilmente venduto e, guarda un pò, vince la Juve! Il pubblico in strada, probabilmente si interroga sul perchè un ciclista qualunque, sia circondato da quattro gendarmi che invece di essere a scuola, stanno in giro a cazzeggio tutto il giorno, ma dagli spalti non si discute, altrimenti la squadra a strisce bianche e nere non avrebbe vinto tanti scudetti. L' ARBITRO: un ometto di un certo fascino, lineamenti dolci, naso piccolo e regolare, occhi profondi e vispi, ben vestito, distinto...insomma non il classico arbitro! Peccato che somigli terribilmente a PACCIANI! Il suo aspetto, in realtà è orribile ma...capisco da subito che è lui a comandare: "adesso lei gira strada e viene in caserma; non glie lo ripeto 2 volte!". Non è vestito come gli altri, indossa infatti indumenti verdi tipici dei cacciatori, quei tipi buffi che si aggirano per la boscaia sterminando tutto quello che si muove e respira, ma sicuramente, addosso a lui quegli stracci fanno un effetto diverso..............

Giro la bici e mi incammino verso l' edificio che ospita quotidianamente cotanta giustezza, loro mi seguono con le auto e mi indicano la direzione corretta (fantastico! propio come in una parabola del vangelo...). Mi fanno lasciare il mezzo fuori, appoggiato a un muro (ho temuto per la sua fucilazione...) e mi hanno accolto nella loro tana. Il sudore comincia a freddarsi, il grande puffo (l'arbitro), deve essersene accorto e decide di riscaldarmi con le sue sentite parole da padre di famiglia: " LEI QUANTI ANNI HA? QUANDO LA SMETTERA' DI NON CAPIRE UN CAZZO? E SE IO ORA LE DESSI UN CEFFONE DA FARLE CADERE TUTTI I DENTI? LEI DICE CHE NON ABBIAMO NIENTE DA FARE, CERTO NOI SIAMO I CARABINIERI DI CAMPAGNA.... SI DROGA? FA USO DI ALCOOL? Il volpone aveva capito tutto riguardo il mio conto...e allora, mi domanto a cosa cazzo gli serva la carta d' identità!! Per fortuna non hanno perquisito la borraccia contenente del pessimo tavernello da osteria...per fortuna dimostro meno anni di quanti ne ho... per fortuna non capisco ancora perchè un cazzo, dopo una certa età, debba necessariamente entrarti nel culo, per fortuna vengo da una metropoli come New York, dove i polizziotti, fanno addirittura attraversare le vecchiette per strada.

Vabbè, ora abbasso la cresta, tira aria di denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale (gli ufficiali esistono ancora, ma i BAGNI pubblici, che fine hanno fatto??); mi fanno firmare le generalità, che ho scritto su di un foglio bianco, mi hanno fatto sedere su tutte le sedie in loro possesso l'ultima doveva essere quella della denuncia...invece no, mi chiedono di alzarmi e seguirli; uno in particolare mi dice di riprendere i mie beni: barrette (state tranquilli, non se le sono mangiate), cellulare e mi fa strada verso l' uscita. Mi invita a riprendere il mio utilissimo girovagare su due ruote; lui è Costantino, ora senza occhiali, mi fissa dritto nelle lenti a contatto (sono nato miope o ci sono diventato? governo ladro!?).Stà molto vicino quando dice: "VADA, VADA PURE, CONTINUI CON IL SUO CAZZO DI ALLENAMENTO...HA RAGIONE LEI, NON ABBIAMO ALTRO DA FARE CHE STARE DIETRO AI COIONI COME TE!!!..... Beh, sappiate pure che Costantino è, in fondo, un bravo attore, soprattutto senza occhiali! Detto fatto!Questo si che è un ordine -- ripiglio la bicicletta e parto, arrivo n cima al monte, giro per tornare a Perugia, FORZA JUVE!



Gli errori grammaticali sono per gentile concessione di: COMUNE DI PERUGIA; PROVINCIa DI PERUGIA; REGIONE LAZIO; MINISTERO PER GLI AFFARI PUBBLICI; ONU; NATO; FEDERCALCIO; LIPU; PISCINA COMUNALE GRIFETTO; LA MIA PROF. DI ITALIANO ecc. ecc.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.